49. Gran Cenote

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Tom


Tornati dal mare abbiamo avuto giusto il tempo di farci la doccia e mangiarci una cosa al bar principale dell'hotel.

Eravamo talmente concentrati a giocare e rilassarci nell'acqua che le ore sono volate come niente fosse. Credo di non aver mai visto Jane così spensierata, sembra brillare di una luce diversa, incantata dal piacevole rumore delle onde che si infrangono alla riva, inebriata dall'odore di salsedine.

"Amore ecco il taxi, dobbiamo andare" dico afferrandola per la mano.

"Non vedo l'ora di vedere il Gran Cenote" dichiara una volta partiti.

"Vedrai, ti piacerà" rispondo accarezzandole la mano.

Dopo circa venti minuti arriviamo nella piscina naturale più bella che abbia mai visto. E' uno dei posti maggiormente apprezzati della Riviera Maya, conosciuta anche come caverna circolare perché accoglie all'interno una distesa di acqua cristallina e una vastità di pesci colorati unici.

"O mio Dio. Tom, guarda che bello" Urla Jane per la contentezza, indicandomi una lunga passerella appesa tra una roccia e l'altra. 

Nonostante la maestosità del posto riesco solo a concentrarmi sul luccichio dei suoi occhi.

"Hai ragione, è proprio bello" Confermo continuando a fissarla.

"Facciamo il bagno?" Chiede trepidante.

"Va bene, piccola, andiamo" acconsento per poi levarmi la maglietta.


Dopo circa venti minuti usciamo dall'acqua soddisfatti ed infreddoliti.

"Non avevo mai fatto snorkelling, hai visto quanti pesci amore? E' stato bellissimo" Dice elettrizzata una volta usciti.

"Sì è vero, è stato proprio bello" dichiaro sereno.


All'improvviso noto il viso di Jane diventare sempre più pallido e il sorriso che le ricopriva l'intera superficie svanire nel nulla.

Mi precipito da lei preoccupato.

"Amore che succede? Ti senti bene?" Chiedo apprensivo.

"Ehm, io...mi gira la testa e..." prova a dire portandosi una mano sullo stomaco.

"Jane, andiamo a sederci"  Dico accompagnandola vicino ad una roccia.

"Scusa mi dispiace...evidentemente non ho digerito il pranzo, ho una nausea terribile" rivela bevendo un po' d'acqua.

"Piccola non ti preoccupare. Ora chiamo il taxi e torniamo in camera" Cerco di tranquillizzarla prendendo il telefono dalla tasca delle zaino. 


Una volta arrivati in camera Jane si è messa a letto per riposare con la speranza di sentirsi meglio al suo risveglio. 

Spero vivamente che non si sia presa un virus altrimenti credo proprio che la nostra vacanza proseguirà all'interno di questa camera. 

Decido quindi di andare a comprare qualcosa da mangiare per la cena nel market del resort e delle medicine, qualora dovesse stare ancora male più tardi. 

Way outWhere stories live. Discover now