6. Girone infernale

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Jane

"Life always offers you a second chance. It's called tomorrow."

Dylan Thomas


Le due settimane successive sono trascorse velocemente e senza intoppi. Sono stata assunta come cameriera al "Green", il bar in cui lavora anche Mike, per 250 dollari alla settimana. Non è molto, però dovrebbero bastarmi per vivere e comprare il minimo indispensabile.

Con Mike le cose vanno bene e dopo quella sera non ha più fatto domande indiscrete. Ci stiamo conoscendo e devo dire che lavorare con lui è piuttosto piacevole, il tempo passa velocemente e scherziamo in continuazione.

Kira in questi giorni è stata molto presa dallo studio e da Gary. Inizialmente credevo mi stesse evitando per via dell'altra sera, ma quando mi ha chiamata per sapere se volessi cenare con lei stasera ho capito che mi ero agitata per niente. 

Mio padre ha provato a contattarmi due giorni fa con alcuni messaggi e chiamate, ma, nonostante i suoi infiniti tentativi non ho mai risposto. Non sono ancora pronta per affrontarlo, e soprattutto, non sono pronta per sentirmi nuovamente indifesa e impaurita dinnanzi la sua ira. 

"Ehi bella addormentata" sussurra Mike al mio orecchio per risvegliarmi dai miei pensieri mentre con la mano accarezza delicatamente la mia spalla. Un gesto quasi impercettibile che però, basta a farmi sobbalzare dallo spavento. 

"Ehm... scusa" rispondo con un piccolo sorriso imbarazzato. 

Mi volto come niente fosse per tornare a servire i cliente e, in particola modo,  per fuggire dallo sguardo inquisitorio del mio collega ma bastano pochi secondi per far sì che il mio cuore inizi a martellare nel petto. Pochi secondi per sentire le gambe incollate al suolo. Tom si trova proprio davanti a me, seduto al bancone con aria imperturbabile mentre sorseggia il suo caffè senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi. 

"Ciao" lo saluto imbarazzata senza però, ricevere alcuna risposta.

I suoi occhi viaggiano da me a Mike per alcuni secondi poi, lanciandomi un'ultima occhiata, esce dal bar, provocandomi un dolore acuto allo stomaco. 

Odio quando mi guarda in questo modo,  quando reagisce con indifferenza e superficialità,  quando mi penetra con lo sguardo pronto a scavarmi l'anima. 

"Tutto bene?" Domanda Mike.

"Sì sì, non preoccuparti" con un cenno della mano chiudo la nostra breve conversazione per poi tornare a servire i clienti.

Esco dal Green verso le due del pomeriggio e, dopo aver mandato un messaggio veloce a Cathy, mi incammino verso casa. 

Sto facendo il bucato quando all'improvviso vengo distratta dalla vibrazione del mio cellulare.

E' un messaggio di Cathy.

Cathy: "Ehi tutto bene grazie, tu? Ieri ho visto tuo padre, è venuto a cercarti al Molox."

Il cuore si ferma all'improvviso, non riesco ad incanalare aria ed ho la gola secca che brucia ardentemente. 

Mi prendo qualche secondo per pensare con lucidità anche se il compito è piuttosto arduo. Alla fine rispondo digitando poche parole.

Jane: "Cosa gli hai detto?"

Cathy non sa niente della mia situazione con lui, le ho semplicemente chiesto di non dire a nessuno dove mi trovassi, compreso mio padre. 

Cathy: "Che non lo sapevo."

Riprendo a respirare ed il mio povero cuore torna a battere regolarmente. 

Jane: "Grazie"

Cathy: "Jane so perfettamente che non sono affari miei però non penso sia giusto scappare così da tuo padre. Merita di sapere dove ti trovi, non credi?"

Ha ragione. Se fosse stato un padre amorevole avrebbe avuto tutto il diritto di sapere. Ma non è il suo caso, non merita niente di niente.

Jane: "Non sai tutta la storia e ti prego non chiedere. Fidati solo di me. Ti voglio bene."

Chiudo la conversazione con Cathy amareggiata per averla delusa e preoccupata per quello che molto probabilmente succederà.

Scappare non è la soluzione, mi permette solo di guadagnare tempo prima di pagare il mio conto, ancora una volta.

Il telefono vibra di nuovo e con la massima tranquillità lo prendo per vedere il messaggio di Cathy, solo che, con mia grande sorpresa, non è lei.

Papà: "Sei una bambina cattiva, non pensare che sia finita qui. Ti troverò sempre."

Urlo con tutta la disperazione che ho in corpo, urlo per lo sfinimento di questi anni, urlo perché, in cuor mio, so che ha ragione.

Lui mi troverà sempre.

Sarò sempre imprigionata in questo girone infernale, dove lui è il diavolo ed io, una povera anima che vaga in cerca di una via d'uscita. 



💫Spazio autrice 💫 

Ciao a tutti,

il padre di Jane si è fatto vivo... purtroppo! 

Cosa accadrà a Jane nel prossimo capitolo? E come reagirà Tom? ❤️ 


Way outWhere stories live. Discover now