26. Triste realtà

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Jane

"Life isn't about finding yourself.

Life is about creating yourself."

George Bernard Shaw



Five Days Later

Sono giorni che cammino senza una meta, trascinandomi da un posto all'altro non sapendo cosa fare e dove andare.

L'ultima volta che ho visto Tom e Kira è stato 5 giorni fa e la tristezza, insediata nel mio cuore, non sembra volermi abbandonare.

Non ho avuto il coraggio di affrontare nessuno di loro, mi sono limitata a lasciare a entrambi una lettera con misere e banali spiegazioni che sicuramente aumenteranno la loro delusione giorno dopo giorno.

Kira ha provato a contattarmi più di una volta, lasciandomi una marea di messaggi vocali in segreteria mentre Tom, stranamente, non ha fatto niente. Neanche una chiamata.

Sono particolarmente stupita dal suo silenzio, impaurita di averlo ferito a tal punto da odiarmi e provare rancore, affranta per non aver più sentito la sua voce calda e familiare in grado di farmi tornare il sorriso all'istante.

Sono ormai quattro notti che dormo in uno squallido motel, non molto distante da Stanford ma abbastanza lontano da non incontrare nessuno dei miei amici.

Ho scelto di non andare da mio padre quel fatidico giorno, ho scelto di non farmi più calpestare e di dare una svolta radicale alla mia vita. Tutta questa sofferenza almeno servirà a qualcosa, ho rinunciato alla mia felicità proprio per non dover più sottostare ai suoi ordini.

Ovviamente lui, a differenza di Tom, ha espresso chiaramente la sua rabbia mandandomi una serie di messaggi minatori ai quali però non ho mai risposto.

Cosa dovrei dirgli? Che è pazzo se pensa ancora di manipolarmi? Che odio anche solo l'idea di rivederlo o sentire la sua voce?

Sarebbe inutile, distruttivo per la mia anima ed una perdita di forze per il mio cuore.

Sto cercando di organizzare la mia vita, di capire come muovermi per essere finalmente felice ma ogni volta che mi ritrovo davanti a questo inutile foglio per fare una lista delle mie eventuali possibilità di fuga vedo il suo volto, il viso dell'uomo che amo e che vorrei al mio fianco in ogni momento.

E' buffo come la vita ci metta davanti a delle scelte così difficili e dolorose. E' buffo pensare che fino a pochi giorni fa vivevo la vita che ho sempre sognato, felice di studiare ed in pace con me stessa per aver trovato una persona premurosa ed incredibilmente dolce con la quale condividere le giornate.

Ho dovuto scegliere per il bene di tutti, ho dovuto rinunciare alla mia rinascita per salvare Tom ed i ragazzi, ma nonostante questo, il macigno che schiaccia brutalmente il mio stomaco mi impedisce di essere totalmente serena.

L'ho tradito, abbandonandolo come ha fatto mia madre con me, ho scelto per entrambi senza provare a trovare una soluzione, l'ho privato del suo potere decisionale. E questo non potrà mai perdonarmelo, lo conosco bene ormai, talmente tanto da sapere quanto odi non essere considerato ed interpellato.

Ho pensato di trasferirmi in Europa, sicuramente lì sarò al sicuro e mio padre non avrà più modo di trovarmi, ma allo stesso tempo sono spaventata di vivere così lontano da tutti, dai miei amici e da Tom. Rischierei di girovagare per le varie cittadine americane e di trovarmi un domani nella medesima situazione.

Con i soldi che ho da parte potrei comprare un biglietto aereo per Londra e cercarmi un lavoro come cameriera, i numerosi anni buttati al Molox serviranno pur a qualcosa.


Con la testa appoggiata al cuscino guardo il soffitto, immaginando cosa sarebbe successo se fossi nata in un'altra famiglia, se fossi stata amata e guidata nella direzione giusta, se io e Tom fossimo stati due ragazzi spensierati e soddisfatti della propria vita, privi di problemi e scheletri.

L'avrei amato esattamente come lo amo oggi, l'avrei guardato con la stessa stima e ardore, l'avrei supportato in ogni decisione, motivandolo a dare il meglio si sé, giorno dopo giorno.

Sarei stata la sua compagna di vita e non la ragazzina triste con il passato difficile, una donna forte capace di amare e di prendere decisioni ponderate, sarei stata semplicemente chi volevo essere, al fianco di colui che ha provato a guidarmi nella direzione giusta, nella mia via d'uscita.

Questi sono i miei ultimi pensieri prima di sprofondare in un sonno profondo in questa stanza cupa e poco familiare.











💫Spazio autrice 💫

Ehi ragazze tranquille non mi sono dimenticata di voi. ❤️

Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo 😍

Way outOnde histórias criam vida. Descubra agora