52. Grande novità

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Jane

"All you need is love"

John Lennon


La testa gira vertiginosamente, il corpo non rispondere a nessuno dei miei comandi, mi sento debole e totalmente incapace di gestire questa strana sensazione.

Mi sento come se dovessi rimettere ancora e ancora e sicuramente il fatto di trovarmi in braccio a Tom mentre corre velocemente per raggiungere la nostra camera non aiuta.

"Eccoci arrivati amore, vedrai che dopo un bagno caldo starai meglio" afferma aprendo la porta della stanza.

"Grazie, puoi darmi 5 minuti? Penso di dover vomitare ancora" dico ancora imbarazzata per l'episodio della spiaggia.

"Vengo con te"  risponde premuroso.

"No ti prego, sono ancora in imbarazzo per quello che è successo. Aspettami in camera" supplico, conoscendo la testardaggine di Tom.

"Ok" risponde comprensivo.

Neanche il tempo di entrare in bagno che mi ritrovo per l'ennesima volta piegata in due a liberare il mio povero stomaco.

Non so veramente cosa stia succedendo, pensavo di aver mangiato qualcosa di avariato o di essermi presa un virus ma i sintomi non coincidono con nessuna delle due ipotesi.

Dopo aver rimesso per l'ultima volta mi sento molto meglio, apro il rubinetto della vasca osservando distrattamente e completamente assorta nei miei pensieri l'acqua scorrere all'interno della vasca.

Cosa sta succedendo? Continuo a domandarmi mentalmente. Ho escluso l'intossicazione alimentare, non posso essermi presa un virus considerando che sono stata bene tutto il giorno fino ad ora e allora, cosa potrebbe essere?

La paranoia inizia ad impossessarsi della mia mente. Forse ho un male incurabile? Forse sto per morire? No Jane, basta, cerca di calmarti. Ragiona con lucidità. Ho fatto il mio solito check up medico quattro mesi fa ed è andato tutto bene.

O mio Dio...che giorno è?

Esco dal bagno come una furia senza curarmi del fatto che Tom mi sta parlando e osservando con preoccupazione. Cerco il cellulare nella borsa con angoscia e frustrazione e non appena vedo la data del mio ultimo ciclo sul calendario il mio cuore si ferma.

Mi è saltato un ciclo, cazzo.

Non respiro, sento la terra mancarmi sotto ai piedi, il mondo intorno a me si è fermato.

"Jane mi stai facendo preoccupare, che succede?" Chiede Tom scuotendomi per una spalla.

Non rispondo, non saprei cosa dire, come dirglielo. Mi urlerebbe contro, mi lascerebbe con un problema più grande di me da dover affrontare.

Percepisco le lacrime rigarmi le guance ma, nonostante ciò, non riesco a muovermi, non riesco a parlare.

"Jane, chiamo il dottore" sento dire a Tom e rispondo scuotendo la testa in segno di negazione.

"Sì invece, cosa succede?" Domanda arrabbiato.

Gli porgo il telefono ancora aperto sul mio calendario mestruale con la speranza che capisca da solo.

"Cosa significa?" Domanda osservando il cellulare.

Poi dopo alcuni secondi, non ricevendo una mia risposta, alza lo sguardo incatenando i suoi occhi ai miei.

"Sei incinta?" Sussurra.

"Non lo so, forse" rispondo impaurita.

"Ma non prendevi la pillola?" Domanda con tono impassibile. 

"Sono successe talmente tante cose in questi giorni che mi sono dimenticata di prenderla. Cazzo" Sbraito impaurita ed arrabbiata allo stesso tempo. 

Continua a fissarmi con tanta, troppo intensità, domandandomi mille cose con un solo sguardo, chiedendomi di parlargli e di renderlo partecipe.

"Puoi andarmi a comprare un test di gravidanza?" Chiedo abbassando lo sguardo.

"ehm, si, certo. Te non ti muovere ok? Mettiti a letto, arrivo subito" e così dicendo esce dalla stanza.

Non posso pensare di essere incinta, la sola idea mi terrorizza. Non sono pronta per diventare madre. Cosa farò se dovesse essere positivo? Come reagirà Tom? E se decidesse di lasciarmi? 

I minuti passano interminabile ed ogni secondo basta a mandarmi sempre più in confusione.

"Amore, eccomi" la voce di Tom mi risveglia dal mio stato di shock.

"L'hai trovato?" Chiedo in apprensione.

"Sì, tieni" dice porgendomi il test di gravidanza.

"Posso entrare anche io?" Domanda incerto.

"E' meglio se mi aspetti qui, ci vorranno alcuni minuti, aspetterò anche io fuori. Ho troppa paura" rivelo.

"Ehm ok, stai tranquilla" prova a rassicurarmi ma in questo momento vorrei solamente urlare per la disperazione.


Cinque minuti dopo io e Tom siamo ancora seduti sul letto in religioso silenzio.

"Jane, penso che sia pronto" afferma con tono pacato.

"Non ho il coraggio di andare a vedere" replico.

"Ok, vado io allora" dice alzandosi.

"Aspetta..." provo a fermarlo ma senza successo così decido di seguirlo.

Vedo Tom prendere il test e osservarlo per un tempo che sembra infinito.

"Che dice?" Chiedo in ansia.

"Sei incinta" risponde all'istante.

"Sono incinta?" Ripeto le parole che mai avrei pensato di pronunciare.

"Sì" conferma sorridente e completamente tranquillo.

"Perché sorridi? Sei felice di questa assurda situazione?" Domando innervosita.

"No, sono felice perché sto per avere un figlio dalla donna che amo" afferma accarezzandomi il viso. 

"Sei felice veramente?" Chiedo scioccata.

"Certo che sì, cosa pensavi? Che ti avrei lasciato?" Ironizza.

"Qualcosa del genere" rivelo.

"Tu non sei felice?" Domanda titubante.

"Tom...io non sono pronta. Ho appena iniziato ad aver una vita normale e diventare madre adesso non era proprio nei miei piano. Io non so cosa pensare" Chiarisco con la voce spezzata. 

"Possiamo prenderci del tempo per metabolizzare la notizia però, Jane...io ci sono" Puntualizza deciso. 

Way outWhere stories live. Discover now