35 - Riconciliazione

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Ma questa volta non ci volle molto prima che la ragazza notasse la presenza del vampiro.

"Ferid" Sussurrò.

Il vampiro sorrise di rimando. La solita luce era sempre presente, per quanto poco se lo meritasse.

"Non credo di essere qui per portarti buone novelle."

La ragazza lo guardò un attimo con confusione. Cosa voleva dire? Cos'era successo di irreparabile?

"Temo che ci sia una data per l'inizio della guerra."

Yurika si sentì mancare. E così il gran giorno era arrivato. "Quando?" Chiese abbassando lo sguardo.

"Ci ho pensato, Yurika. Forse è meglio se resti qui."

Sollevò lo sguardo sul vampiro, confusa. "Cosa vuol dire?"

"Non posso costringerti a seguirmi, hai ragione."

Yurika fissò il vampiro senza dare alcun cenno. Si morse un labbro. In realtà cercava di contenere le lacrime. A questo punto non sapeva veramente cosa fare.

Cos'era peggio? Krul o la guerra? Si lasciò andare sullo schienale della sedia. Quantomeno la discussione del giorno precedente aveva portato i suoi frutti, per quanto percepisse il vampiro ancora distante.

"So solo che ho paura." Sussurrò, le lacrime pronte a sgorgare. "Ho paura di quello che potrebbe succedere se venissi con te. Di ciò che potrei vedere. Non sono sicura di riuscire ad affrontare tutto. Però... forse il pensiero di Krul mi terrorizza di più. Mi spaventerebbe l'idea di restare qui sola."

Ferid le lasciò del tempo per processare quanto aveva appena detto, non voleva influenzarla nella decisione.

"Forse avevi ragione. Starti vicino è la soluzione migliore."

"Ci muoveremo tra una settimana, hai tutto il tempo per metabolizzare la questione. Io ora tornerei alle mie scartoffie se non ti dispiace."

La ragazza lo fissò sorpresa. Se ne andava così?

"Ferid..."

"Che altro c'è?" Pensava che avrebbe preferito rimanere da sola.

"Te ne vai così?"

Il tono di voce era puro e innocente, eppure il vampiro percepì una strana tensione nell'aria. Desiderio? Poteva essere? Sì, Yurika desiderava qualcosa da lui.

E lui? Poteva andare avanti ancora per molto con quella specie di muro che aveva innalzato? No, certo che no. Le sue mani erano state lontane dalla sua calda pelle per troppo tempo.

Si girò lentamente verso di lei. "Non sei arrabbiata?"

Yurika scosse la testa. "Mi sei mancato un po'"

Il vampiro rise, avvicinandosi a lei. "Allora non ho perso tutto il mio fascino."

Si avvicinò alla ragazza cingendola tra le sue braccia, senza fare altro. Voleva fosse lei a fare il primo passo. Ogni tanto aveva bisogno anche lui di vederla esprimere il suo desiderio per lui.

Yurika tentennò perdendosi nei suoi occhi rossi, poi si sollevò, unendo le loro labbra.

Ferid rispose delicatamente al bacio, le braccia presto avvolte attorno al corpo della ragazza, stringendola.

"Potrei decidere di non presentarmi a quella battaglia..." Le sussurrò sulle labbra.

La mano di Yurika accarezzò la fredda guancia del vampiro. "Non credo sia una buona idea." "No, non lo sarebbe per niente. Avrei comunque degli affari da sbrigare, amore. Ora che ho soddisfatto i tuoi desideri posso allontanarmi?"

Guilty All The Same Where stories live. Discover now