24 - Ti Amo

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"È solo il vestito." Sussurrò Yurika arrossendo. "No, sei tu a essere bellissima." Le porse la mano per scendere. Lei la prese, cercando di placare i battiti del suo cuore, mentre un'unica domamda continuava a presentarsi nella sua testa. Perché tutto questo? Perché aveva deciso di organizzare una serata così diversa? Si era per caso dimenticata di qualcosa?

Il vampiro la condusse di sotto, dove la tavola imbandita per la cena li attendeva. Yurika rise. "Perché hai apparecchiato anche per te?" E si staccò dalla mano di Ferid, pronta ad accomodarsi, ma lui fu più veloce di lei. Le spostò la sedia. "Si vuole accomodare?" La ragazza sorrise. "Con piacere." "Non abbiamo mai mangiato veramente insieme, Yurika, pensavo la cosa potesse interessarti." Lei osservò il calice davanti al piatto del vampiro, rosso sangue. "Presumo che quello non sia vino però." "Perspicace." "Pensavo bevessi solo il mio." Disse con una vena di delusione. Il vampiro allungò una mano carezzando le dita della ragazza sul tavolo. "Non posso rischiare di dissanguarti, lo sai. Piuttosto. Ti piace quest' idea?" Yurika sorrise e strinse le dita in quelle del vampiro. "Tantissimo, potremmo farlo più spesso, non trovi?" "Ma certo." Rispose Ferid, forse senza la dovuta convinzione, cosa che Yurika non mancò di constatare. Eppure aveva organizzato lui tutto ciò. "Perché non ne sei convinto?" Ferid osservò la ragazza dritto negli occhi. "No, Yurika, non ti preoccupare. Stavo pensando. Sai, è passato un mese dal nostro bacio, dal nostro primo vero bacio." "Di già..." Sussurrò lei. Ferid prese la sua mano portandola alle labbra e lasciando un lieve bacio sulla sua pelle. "È stato un mese bellissimo, veramente." Yurika gli sorrise, ma prima che potesse ribattere qualcosa il vampiro decise di iniziare la loro mezza cena. Mezza perché in realtà lui si limitava a sorseggiare dal calice e assaggiare, più che veramente mangiare, ma a Yurika questo bastava. Era l'appuntamento che non aveva mai avuto.

"Hai fatto tu anche la torta?" "Certo che sì. Dovrò pur avere delle armi con le quali sedurre le mie prede, non credi?" "Non hai bisogno di questi trucchetti." Ferid sorrise. "Lo so, sono troppo affascinante e carismatico. È impossibile resistermi." La ragazza rise. Il vampiro si alzò. "Yurika, ti andrebbe di ballare? Con quel vestito sarebbe magico." Lei accennò un sì e si alzò raggiungendolo. La mano di Ferid si spostò sulla sua vita e con l'altra strinse la sua mano, quella di Yurika si posò delicatamente sulla spalla di Ferid. I due si guardarno negli occhi, godendosi quel momento, poi iniziarono a ballare. Gli occhi del vampiro erano puntati magneticamente sulla ragazza, la sua nuova indiscutibile e inesauribile fonte di vita. Ricordò suo malgrado che non era così che sarebbe dovuta andare, non erano questi i suoi piani. Eppure non poteva farci nulla, avere la ragazza nella sua vita era diventata la sua priorità, forse anche per questo ciò che si preparava a dirle non era semplice. Yurika dal canto suo si sentiva una vera principessa, forse poteva pensare che era il vestito a regalarle ulteriori emozioni, ma non era assolutamente così. Era Ferid il vero motivo scatenante, era lui a renderla così speciale.

Improvvisamente il suo principe fermò le danze. Si staccò da Yurika e andò a sedersi. "Vieni qui." Disse dolcemente. La ragazza si avvicinò titubante, ma un cenno della mano di Ferid la convinse a sistemarsi sulle sue gambe. "Hai intenzione di dirmi perché hai organizzato questa cosa?" Chiese. "Sì" sentenziò il vampiro. Calò un momento di silenzio. Si fece coraggio. "Come ti ho accennato prima è ormai passato un mese dal nostro primo bacio ufficiale e quasi due da quando sei qui con me. Vedi Yurika, non sono abituato a tenere in così alta considerazione le mie vittime. E sai perché? Perché non lo sei. Non più. Per me sei diventata qualcosa di molto di più che un semplice gioco." Intrecciò le dita della mano in quelle della ragazza. "Sei diventata la cosa più importante. Averti com me tutti i giorni, vederti riempire le mie giornate. Non potrei desiderare nulla di meglio." Prese un profondo respiro. "Io ti ho rapita. Ti ho rubato la tua vita strappandoti ai tuoi cari. Io... Non voglio che tu sia costretta a restare qua, la tua felicità e serenità viene prima di ogni cosa, quindi, quello che sto cercando di dirti è che sei libera di tornare a casa quando vuoi. Anche ora. Ti lascerò andare se è questo che vuoi." E puntò lo sguardo in quello di Yurika in trepidante attesa di una risposta.

Sembrava che il suo cuore potesse riprendere a battere da un momento all'altro talmente l'ansia lo attanagliava, non riusciva a sondare l'animo di Yurika, percepiva solo sorpresa, ma non capiva come potesse interpretarla. La ragazza liberò la mano da quella del vampiro e la spostò sul suo collo, accarezzandogli con dolcezza la pelle. Ferid rabbrividì, finalmente era lei a spingersi verso di lui. Con sua immensa sorpresa la ragazza chinò la testa sulla sua unendo le loro labbra in un bacio. Il vampiro si lasciò condurre dalle labbra di lei quasi estasiato, quanto aveva desiderato che per una volta fosse lei a prendere l'iniziativa? Un altro pensiero attraversò la sua mente. Che fosse un bacio d'addio? Che avesse deciso di lasciarlo?

Le labbra di Yurika si separarono dalle sue. "Ferid io..." Lui chiuse gli occhi. "Nessuno ha mai mostrato di volermi bene prima, io... Non mi sono mai sentita amata. Casa è quel posto dove ti senti amato, dove sai di essere amato, dove sei felice. Laggiù non ho mai sentito queste cose, c'era solo freddezza, competizione, il gelo, mentre ora... Ora è tutto diverso. Per un volta sento di essere amata." Sorrise e prese un profondo respiro. "Non ho bisogno di tornare. Io sono già a casa, Ferid. Tu sei la mia casa. Ti amo." Due parole che sembrarono folgorare il freddo cuore del vampiro. Rimase immobile come a voler cristallizzare nella sua memoria quell'attimo. Poi le sue mani furono sul corpo di Yurika e le sue labbra sulle sue, passionali come mai lo erano state. "Ti amo anch'io Yurika. Non puoi capire quanto."

Ferid si fece trasportare dal momento e la sollevò tra le braccia, memore della prima volta che l'aveva tenuta così. Tante cose erano cambiate da allora, ormai Yurika non lo respingeva più. "È già ora di concludere?" Chiese lei notando che il vampiro la stava riportando in camera. "E perché mai."

Presto la ragazza sentì il materasso sotto la schiena, il corpo del vampiro sopra il suo e le loro labbra unite. Il vampiro iniziò a scendere lungo il collo di lei e Yurika spostò la testa di lato, pronta a offrigli il suo sangue. Capì subito che Ferid puntava ad altro per concludere la serata. Oddio. I battiti del suo cuore iniziarono ad aumentare. Calmati. Si disse. Doveva evitare di dare a vedere la sua agitazione. Si focalizzò sui baci delicati che il vampiro le stava lasciando sulla pelle spingendosi sempre più giù, vicino alla scollatura. Chiuse gli occhi percependo dei brividi nel basso ventre. Era quello che voleva? Voleva veramente varcare quella soglia?

Con una mano le accarezzò la vita spostandosi sul suo seno. "Ferid..." Ma la sua voce suonò quasi impercettibile. Allora Yurika cercò di allontanare la mano del vampiro dal suo corpo. "Che c'è Yurika?" Sussurrò sollevandosi suo malgrado dal suo corpo. La ragazza arrossì. E ora? "N-non so se..." "Non ti preoccupare. Sarà meglio di qualsiasi altra volta. Fidati. Ti farò provare cose..." Il tono seduttivo da cacciatore non fece che metterla ancora più in imbarazzo. Cosa intendeva con qualsiasi altra volta? Pensava veramente che lei avesse già fatto determinate cose? Oh cielo. Il panico iniziò a prendere il soppravvento. Spostò le mani sul petto del vampiro cercando nuovamente di allontanarlo. "Non voglio." Sussurrò quasi mortificata. Ferid la guardò perplesso. "Yurika..." Le accarezzò il viso con una mano. "È perché sono un mostro? È per questo che non vuoi?"

Yurika sentì un duro colpo al cuore. Come poteva pensare una cosa del genere? "No, Ferid, come puoi..." "Voglio dimostrarti quanto ti amo, Yurika." La ragazza rimase per un attimo senza fiato. Spostò la testa di lato, incapace di guardarlo negli occhi. "Io non ho mai..." La frase le morì in gola. E per una volta Ferid fu veramente sorpreso. Finalmente riusciva a spiegarsi tutta una serie di comportamenti di lei. Perché nessuno l'aveva mai toccata. "E non ti andrebbe di provare?" Le sue dita le accarezzarono il collo, poi si spostarono sul suo viso costringendola a guardarlo. "Non me la sento... Io non... Scusami non..." "Sssh." Si chinò su di lei baciandola con dolcezza, Yurika si lasciò andare, titubante. Ferid si staccò dalle sue labbra. "Dovrò fare il bravo allora, resisterti non è così semplice." "Non è un problema?" "Se prometti di non lasciarmi mai nulla sarà un problema, piccola mia. Io posso aspettare. Tutto il tempo che serve. Non ti costringerò mai a fare qualcosa contro la tua volontà e poi... Sarà ancora più eccitante... Aspettare per renderti completamente mia." La ragazza sollevò le mani sul viso di Ferid e le loro labbra fuorono di nuovo unite. Poi lui ruppe il bacio ridendo. "Basta o non sarò in grado di mantenere fede alle mie parole." "S-scusa..." "Yurika?" "Cosa?" "È la seconda volta nella stessa serata che sei tu a baciarmi, ti prego. Fallo più spesso. Mi fa impazzire."

Per la parte iniziale del capitolo il mio inconscio non è assolutamente stato influenzato dalla Bella e la Bestia lol 😂🙈💕

18/01/2020

Guilty All The Same Where stories live. Discover now