19 - Intimità

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Ferid aveva avuto modo di riflettere attentamente sulle parole di Krul e sulle probabilità della guerra contro gli umani e del probabile coinvolgimento del concilio dei vampiri. Per quello che lo riguardava la questione non poteva che avere riscontri positivi, dopotutto erano secoli che attendeva questo momento e non se lo sarebbe di certo fatto scappare. L'unico problema era che c'era qualcosa, o meglio dire qualcuno, che l'avrebbe portato quantomeno a rivedere i suoi piani. Qualcosa che secoli prima non aveva potuto tenere in considerazione. Chi poteva mai pensare che sarebbe bastata un'umana a far vacillare tutte le sue certezze? Lui no di certo. Anche se negli ultimi secoli si era spesso dilettato in fugaci storie d'amore, ma la sua ricerca in questo tipo di relazioni era più legata a un suo desiderio di porre fine ai suoi interminabili giorni di noie e, già che c'era, avere la possibilità di usufruire di sangue fresco; peccato che spesso fosse stata la sua sete di sangue a prevalere, con spiacevoli conseguenze per le malcapitate, eppure la cosa non l'aveva mai preoccupato più di tanto. Nessuno era mai stato veramente importante per lui e non era nei suoi programmi cambiare le cose. Yurika avrebbe dovuto semplicemente rappresentare un altro dei suoi passatempi, peccato che le cose fossero andate in maniera diversa. Per questo ora si trovava a fare i conti con una variabile che non aveva preso in considerazione, un nuovo problema. Perché Yurika rappresentava un problema per il vampiro. Questo perché, una volta tanto, non poteva semplicemente dedicarsi allo svolgimento dei suoi piani fregandosene di tutto e di tutti, doveva prestare attenzione anche a lei. Non poteva sopportare l'idea che potesse succedere qualcosa alla ragazza, per questo doveva prestare ulteriore attenzione e il suo essere umana rappresentava certamente un problema in quanto questo la rendeva molto vulnerabile agli occhi del vampiro. Il fatto che prima Yurika fosse un membro della compagnia demoniaca rendeva le cose più semplici, la ragazza non era completamente indifesa nel caso di uno scontro con un vampiro, ma Ferid ricordava molto bene la facilità con la quale era riuscito a batterla e rapirla. La ragazza era si forte, ma non abbastanza. Per questo pensava che sarebbe stato il caso di allenarla lui stesso, forse poteva aiutarla a migliorarsi almeno un pò e lui sarebbe stato più tranquillo.

Yurika si risvegliò, dopo poco si sollevò sul letto guardandosi intorno. "Bentornata dal regno dei sogni, mia cara! Hai visto che sei riuscita a cavartela anche da sola?" Gli occhi della ragazza si illuminarono nel vedere il vampiro, così si alzò e gli corse incontro, abbracciandosi a lui. Ferid fu felice di vederla così e le fece fare una mezza piroetta tenendola stretta a lui. La posò delicatamente a terra, ma continuò a tenerla vicina, con una mano ancorata dietro la sua schiena e l'altra sul suo collo. Fece sfiorare i loro nasi e poi unì le loro labbra in un appassionato bacio. Sentire le calde labbra di Yurika muoversi in sincronia con le sue restava per il vampiro una delle sue più recenti attività preferite. "Cosa ti farei..." Le sussurrò mentre col pollice le accarezzava la guancia. Yurika avvampò sentendosi attraversata da un brivido. Era in momenti come questo che si rendeva conto dell'incredibile potere che il vampiro era in grado di esercitare su di lei, eppure allo stesso tempo si sentiva terribilmente a disagio. Non era abituata a sentirsi dire certe cose, nessuno l'aveva mai fatto e, anche per questo, faceva fatica a rispondere alle parole del vampiro, non volendo rischiare che lui fraintendesse qualcosa. Si limitò ad abbassare lo sguardo, ma Ferid non sembrava disposto a lasciarla, non ancora. Iniziò a baciarle delicatamente il collo. Yurika rimase stupita, ma assecondò il vampiro quando iniziò a farla indietreggiare verso il letto, finché la sua schiena non si ritrovò nuovamente contro il materasso, il suo cuore iniziò a battere freneticamente mentre osservava gli occhi del vampiro a pochi centimetri da lei. Anche Ferid aveva notato l'aumentare del battito di lei. Come non rendersene conto? Capì anche a cosa stesse probabilmente pensando la ragazza, dopotutto non era difficile da intuire. Non poteva negare di desiderarla, vederla sotto di lui così vulnerabile lo eccitava parecchio, ma si sforzò di ricacciare indietro quei pensieri. Non era ancora venuto quel momento, per ora si sarebbe limitato a placare un altro tipo di desiderio. "Mia pecorella." Sussurrò Ferid con voce suadente che confuse ulteriormente la ragazza. "Se non sbaglio ieri abbiamo lasciato qualcosa in sospeso. Dimmi, posso ancora affondare i canini nel tuo collo?" Gli occhi carichi di desiderio di Ferid le misero quasi soggezione. "C-certo..." Rispose debolmente. Era vero, le zanne del vampiro le causavano sempre un iniziale dolore, ma ogni volta lo percepiva un poco meno e quel piacere che poi seguiva andava aumentando, così diventava maggiore il desiderio che il vampiro la mordesse. Entrambi amavano quel piccolo momento di intimità che potevano scambiarsi, l'unico per ora. Yurika chiuse gli occhi sentendo la lingua del vampiro passarle sul collo, fremette e strinse forte la camicia drl vampiro quando le sue zanne le trapassarono la pelle. Ferid si abbandonò al dolce sapore del suo sangue, perdendosi completamente. Per un vampiro non era mai facile riuscire a controllare la sete di sangue e con Yurika gli risultava ancora più difficile, ma l'idea che potesse morire dissanguata riusciva a fermarlo, nonostante gli costasse comunque un certo sforzo. La ragazza rabbrividì sentendo la lingua del vampiro ripulire le ultime tracce di sangue. Infine Ferid le diede un lieve bacio sul collo. "Penso non ci sia un modo migliore per iniziare la giornata, mia cara." Yurika gli sorrise, ma, come effetto inevitabile della perdita di sangue, si sentiva molto debole. "Io invece tornerei volentieri a dormire..." "Non vorrai abbandonarmi a me stesso?" Yurika rise. "Parla quello che è sparito abbandonandomi qui tutta sola." Il vampiro sbuffò. "Ti ho solo rubato qualche goccia di sangue, non drammatizzare." Eppure anche il vampiro constatò che non era stata una mossa intelligente morderla a inizio giornata, questo l'avrebbe costretto a rimandare i suoi piani circa l'allenamento, dubitava che così Yurika potesse essere in grado di tenergli testa. Sì, forse sarebbe stato il caso di rivedere i suoi piani e occupare la giornata con altre attività.

"L'idea del pic-nic fuori è stata stupenda, non me lo sarei aspettata da te, sai?" Disse Yurika rientrando in stanza. "Mi piacciono le sorprese e mi piace sorprendere te." Si avvicinò alla ragazza e l'abbracciò da dietro. Yurika si appoggiò al suo petto, godendosi quel momento tra le braccia del vampiro. "Riesci sempre a sorprendermi." Sussurrò Yurika. "È il minimo che possa fare, mia cara." "Se mi lasci però vorrei andare a cambiarmi, sono stanchissima." "Solo se posso aspettarti per l'ultimo bacio della giornata." Yurika rise. "Ma certo." Cercò conunque di fare abbastanza in fretta a cambiarsi, l'idea di avere Ferid poco distante da lei la metteva comunque a disagio. Sapeva che avrebbe dovuto essere più fiduciosa nei suoi confronti, ma a volte non era così semplice. Nel frattempo Ferid ripensava alla proposta che avrebbe fatto alla ragazza, sperando che accettasse; in caso contrario si sarebbe ritrovato in una situazione alquanto imbarazzante per entrambi, ma soprattutto per lei che sembrava sempre così innocente.

Le si avvicinò non appena la vide uscire e le rubò quel famoso bacio, poi prese l'iniziativa. "Potremmo dormire insieme." Yurika sgranò gli occhi, chiedendosi se avesse sentito bene. Ferid sorrise vedendola così, forse non sarebbe stato così facile. "Dormire insieme?" Chiese lei con un filo di voce, anche se non era ancora riuscita a elaborare del tutto il significato di quelle parole. Ferid riprese a parlare. "In fin dei conti ormai stiamo insieme. Non ha senso continuare a dormire in stanze separate quando potremmo farlo nella stessa, non trovi?" Yurika sentiva il calore delle sue guance aumentare, eppure doveva ammettere che l'idea non le dispiaceva, per questo si ritrovò ad annuire debolmente. "Sì, penso si possa fare." Il vampiro sorrise e le diede un bacio sulla fronte. "Allora preparati, vado un attimo a cambiarmi anch'io e poi torno." Yurika gli sorrise e lo osservò allontanarsi, poi contemplò il letto e improvvisamente le salì l'ansia. Cosa intendeva Ferid quando diceva 'dormire insieme'? E se...? Forse pensava veramente che avrebbero potuto fare 'certe cose' e al solo pensiero lei si agitò ulteriormente, sopratutto ripensando a cos'era successo la mattina. Sospirò. La cosa non prometteva bene, perché aveva accettato subito? Forse sarebbe stato meglio aspettare. Andò a infilarsi sotto le coperte e chiuse gli occhi. "Fai finta di dormire?" Le chiese Ferid divertito. "No." Mormorò lei continuando a tenere gli occhi chiusi. Sentì le coperte sollevarsi mentre il vampiro si sistemava dall'altra parte del letto e sentì anche i suoi battiti che aumentavano, rimbombandole nelle orecchie sempre di più. Poi due fredde braccia si avvolsero attorno a lei e Ferid l'avvicinò al suo petto. Rabbrividì e si tese mentre il vampiro le lasciò una scia di baci partendo dal collo. "Dovreati rilassarri." Le sussurrò dandole un ultimo bacio sul collo e spostando la testa accanto alla sua, le braccia ancora avvolte attorno al suo corpo. "Buonanotte Yurika." La ragazza sospirò e riuscì finalmente a rilassarsi tra le braccia del vampiro. "Buonanotte Ferid."

20/08/2019

Guilty All The Same Where stories live. Discover now