2-Ferid Bathory

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"Maybe nothing in this world happens by accident. As everything happens for a reason our destiny slowly takes form."
Silvers Rayleigh

Il sibilo del vento le rieccheggiava nelle orecchie. Chiuse gli occhi. Non era il suono di un vento primaverile, era un vento minaccioso che faceva presagire il clima di morte e disperazione all'esterno delle mura. Le ricordò quel brutto presentimento che aveva avuto il giorno prima. "Yurika, sei già arrivata?" La ragazza aprì gli occhi. "Non vedevo l'ora di partire." "Bugiarda." "Prima partiamo e prima finiamo. Guren dove sono gli altri?" "Shinya è andato a prendere il furgoncino. Gli altri stanno arrivando." Yurika si girò nella sua direzione. "Perfetto." Vide i componenti della squadra di Guren. Sembravano molto silenziosi rispetto al solito. Li osservò divertita. Sì, erano per tutti le sei del mattino. "Buongiorno, Guren-sama!" Sayuri salutò con calore il suo comandante. "Yurika-sama." Yurika ricambiò con un lieve sorriso. "Sempre in gran forma Yurika." Il colonnello Norito le si avvicinò. Yurika gli lanciò uno sguardo intimidatorio. "Facevo i complimenti a una bella ragazza, non prenderla sempre così male!" "Trovati un'altra ragazza alla quale fare i complimenti." Rispose un po' seccata. "Sorellina, ma come siamo acidi stamattina!" Shinya era arrivato. "Spiegami come fai a essere così allegro, per favore spiegamelo perché io non ti capisco." Sbuffò Yurika, poi si voltò verso Norito. "Forse ho esagerato..." "Possiamo rimediare..." Norito guardò in alto. "...fammi pensare come..." "Accontentati delle scuse." Shinya rise. "Devi scusarla. Avrà incontrato il nostro fratellone per strada e..." "Shinya non nominarmelo." Disse lei in tono calmo e pacato. Shinya sospirò. "Bene, se nessuno si oppone guido io." Yurika si sedette accanto al fratello. "A proposito, qualcuno mi spiegherebbe l'utilità della missione?" Chiese la ragazza non appena furono partiti. "Non sai perché andiamo?" chiese il colonnello Mito sorpresa. "Se lo sapessi non l'avrei chiesto...diciamo che ho avuto un inconveniente e ho perso parte della riunione..." "Sei o non sei una Hiiragi? Potevi informarti." Yurika fu sorpresa dalla durezza delle sue parole. Si girò verso il finestrino, contemplando il panorama, se così poteva essere definito. Fu Shinya a rompere il silenzio. "In realtà la questione è piuttosto semplice. Guadagnamo territorio. Uccidiamo dei vampiri. È comunque utile." La ragazza continuò a guardare fuori. Non le sembrava una risposta molto sensata, ma non protestò. Non aveva voglia di star lì a ribattere. Pian piano gli altri iniziarono a conversare, ma lei non provò nemmeno a entrare nei loro discorsi. Si sentiva così fuori posto. Si incupì. Si conoscevano tutti da un po' di anni, avevano iniziato a combattere insieme ed erano ancora tutti lì. Lei era un'intrusa. Non centrava niente con loro. Strinse un pugno.

Dopo un tempo per lei interminabile la vettura si fermò. Ora arrivava la parte bella della missione. Collaborare con quelle persone. Fu Guren il primo a prendere parola. "Penso che potremmo dividerci in due gruppi, Yurika? Shinya?" "Sì." Risposero entrambi. "Allora...io, Shigure e Sayuri andiamo insieme...Shinya?" Il generale lanciò uno sguardo a Yurika. "Che c'è?" "Per te va bene?" "Per me va bene qualsiasi cosa, basta che ci muoviamo." Guren sorrise. "Perfetto. Buona fortuna a tutti, ci ritroviamo qui tra due ore." E i due gruppi si separarono, entrando in due punti diversi della città. "Colonnello Jujo, colonnello Goshi, mi dispiace, ma sembrerebbe che dobbiate sopportare la mia presenza." Norito e Mito si scambiarono un'occhiata, entrambi avevano capito che la ragazza era particolarmente acida. "Yurika, senti..." Mito provò a parlare con lei, ma fu subito interrotta. "Lascia perdere. Preoccupiamoci della missione. Mio fratello sostiene che non ci dovrebbero essere nobili. Andiamo a scoprire se è vero." Il colonnello Jujo ricordò il dialogo tra Shinya e Yurika di poco prima e pensò che forse Shinya aveva ragione, sembrava che la ragazza fosse arrabbiata col fratello. Già quello che ti considerava una nullità ma che, nonostante tutto non perdeva occasione di spedirti sul campo di battaglia a morire. Proprio dove Yurika si trovava ora. Bé, in realtà non era in una situazione così rischiosa, ma la sostanza non cambiava. Quasi subito incontrarono un gruppo di vampiri, ma erano tutti di basso livello e, nonostante fossero solo in tre, riuscirono a sconfiggerli con facilità e continuarono così, senza incontrare intoppi. La ragazza era contenta che stesse andando tutto bene. Improvvisamente le mura di un edificio crollarono e lei si trovò separata dai suoi compagni a dover fronteggiare altri vampiri. "Dannazione!" Imprecò. Prese nuovamente la croce evocando l'arma demoniaca. Era circondata da tre vampiri, ma riuscì comunque a cavarsela. Guardò intorno osservando i cumuli di macerie che la circondavano. Non aveva idea di dove si trovassero Mito e Norito. L'unica era iniziare a muoversi nella speranza di incrociare qualcuno. Poco dopo sentì un urlo non lontano da lei. Le si raggelò il sangue nelle vene. Era la voce di Sayuri. Corse in quella direzione, sperando che non fosse successo nulla. Lo scenario che le si presentò la sconvolse. È vero, era stata la ragazza a urlare, ma non era lei ad essere in pericolo. Sayuri e Shigure erano entrambe a terra disarmate. Poco distante da loro si trovava un vampiro dai lunghi capelli silverini. E con un piede stava bloccando un Guren sanguinante al suolo. Capì subito che si trattava di un nobile. Il suo cervello andò inizialmente in panico quando il vampiro si girò posando gli occhi cremisi su di lei. Adesso sarebbe toccato a lei combattere contro di lui. Strinse con forza l'elsa della spada, pronta all'imminente scontro. Il vampiro le sorrise. "Sono arrivati i rinforzi, anche se...non mi sembra giusto far combattere una ragazza tutta sola." E lasciò Guren, avvicinandosi a Yurika. L'uomo riuscì a risollevarsi e ad avventarsi nuovamente sul vampiro. "Scusami, sembra che qualcuno non sia completamente al tappeto." Le sorrise. "Tornerò da te in un batter d'occhio." Si voltò verso Guren e gli tirò un calcio spedendolo a parecchi metri di distanza. Yurika sgranò gli occhi, il vampiro sembrava molto più forte di quello che pensava. Come poteva anche solo sperare di tenergli testa? Doveva utilizzare sin da subito tutta la sua potenza. "Possiedimi, Kurena." Sentì il potere fluirle nelle vene e si lanciò contro il vampiro, ma lui intercettò subito il suo colpo. "Non male, mia cara." Non si arrese e continuò a colpire. Le sembrava di riuscire a tenergli testa, ma sapeva che era solo un' illusione. Il vampiro si stava solo divertendo con lei. Avvertì un forte dolore al braccio destro e per poco non perse la presa sulla spada. Era riuscito a colpirla. Lo sguardo del vampiro si posò sulla ferita sanguinante della ragazza. Lei ne approfittò per cercare di colpirlo. Rimase a bocca aperta nel vedere la spada del vampiro cadere a terra. L'aveva disarcionato. Tenava la spada immobile a pochi centimetri da lui. Forse poteva... "Perché non provi a uccidermi?" Le chiese inclinando la testa di lato. "Potrebbe non ricapitarti un'occasione simile, sai?" Yurika lo guardò. Perché continuava a sorriderle? Cosa stava tramando? Prima che potesse fare qualsiasi cosa il vampiro le prese il polso destro, facendole cadere la spada, e mettondole una mano dietro la schiena, la avvicinò bruscamente a sé. Yurika avvertì qualcosa passarle dietro la schiena. "Sono io quello che sta combattendo contro di lei. Non immischiatevi, per favore." E dopo questo ammonimento lanciato agli altri vampiri tornò a guardare la ragazza. "Dovresti ringraziarmi, ti ho appena salvata." Chiuse gli occhi. "Il tuo sangue sembra delizioso, spero che non ti dispiaccia se ne assaggio un po'." Yurika cercò di liberarsi dalla sua presa. "Non fare così." E sollevò la mano destra della ragazza. La ferita sul braccio stava ancora sanguinando. Yurika chiuse gli occhi e girò lievemente la testa, preparandosi al dolore. Qualcosa di bagnato le passò sulla ferita. Riaprì gli occhi e vide il vampiro leccarle la ferita. Suo malgrado sentì un forte calore alle guance. Lui le sorrise nuovamente. "Hai visto? Ti ho curato la ferita." Yurika non riusciva a capire cosa stesse facendo. Il vampiro le lasciò il polso e sollevò la mano sulla testa della ragazza. Lei cercò di ritrarsi, impaurita. Poi sentì qualcosa ricaderle sulle spalle. Le aveva sciolto i capelli. Usò la mano per sistemarle le ciocche. "Ti stanno meglio così." "Yurika!" Sentì le voci di Norito e Mito da qualche parte dietro di lei, ma non si azzardò a girarsi. Il vampiro spostò le mani sulla vita della ragazza. "Io sono Ferid Bathory." Le sussurrò. La tigre bianca di Shinya li separò. Ferid le lanciò un ultimo sguardo. "A presto." E sparì. Yurika prese un profondo respiro e si lasciò cadere a terra. Shinya, barcollante, le si avvicinò. "Come stai?" Le chiese preoccupato. "Bene." Rispose continuando a guardare fisso di fronte a sé. Shinya le si avvicinò posandole una mano sulla spalla. Yurika si girò. Osservò il sangue che gli colava da una tempia. "Sei ferito..." Sussurrò. Improvvisamente si ricordò che non era l'unica a trovarsi lì. "Sayuri, Shigure...Guren! Dove sono? Come stanno?" "Andiamo, Yurika, non fare finta di essere preoccupata. Non farò una tragedia per qualche ossa spezzata." Guren comparve sorretto da Norito. Yurika lo fissò attentamente, avevano combattuto contro lo stesso avversario, eppure ne erano usciti in maniera completamente diversa. Guren era ammaccato e insanguinato, mentre lei...non aveva niente. E non era così stupida da attribuire la cosa al semplice fatto che lei era una Hiiragi: aveva percepito il divario di forza tra lei e il vampiro ed era certa che non si fosse realmente impegnato nello scontro. Rabbrividì ripensando al tocco delle sue mani sul suo corpo. Il modo in cui le aveva sistemato i capelli. Certo, Shinya era intervenuto separandoli, ma era chiaro che il vampiro avrebbe potuto finirla in qualsiasi momento. Sollevando lo sguardo si rese conto che tutti la stavano fissando. Si alzò cercando di non prestare attenzione alla cosa. "Bene, credo che per oggi possa bastare. Penso che sia giunto il momento di ritornare. Shinya, visto che sono messa meglio di te, credo sia meglio che guidi io." "Cosa vuol dire che sei messa meglio? Posso benissimo guidare e poi...in caso potrebbe guidare Norito, anche lui sta piuttosto bene..." "Ho detto che voglio guidare io." Disse Yurika in tono autoritario. "Per favore." Aggiunse. Il fratello sospirò. Non era il caso di litigare, però gli sembrava di vedere la sorella un po' strana. Inanzitutto era la prima volta che addirittura supplicava di guidare. Yurika iniziò a camminare, senza preoccuparsi di essere o non essere seguita dagli altri. Aveva bisogno di mettersi al volante e concentrarsi sulla guida, era l'unico modo che aveva per distrarsi e non pensare a quell'enigmatico vampiro chiamato Ferid Bathory.

17/12/2016

Guilty All The Same Where stories live. Discover now