✦ 45.

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Raggiungiamo il bar dell'ospedale e troviamo un tavolo proprio prima che Jimin potesse chiedermi cosa volessi per poi andare a prendere qualcosa per entrambi.

Con le mani in grembo, mi guardo intorno e vedo Jungkook insieme al signor Park, seduti anch'essi godendosi un caffè, mi domando cosa può essere successo con la signora Park.

Jimin torna velocemente, posandomi di fronte un Caramel Macchiato, il mio preferito.

"Grazie."

Si siede di fronte a me e stende le gambe, solleticando le mie.

Prendo un sorso del mio caffè, la prelibatezza riscalda il mio corpo.

Jimin allunga la sua mano sul tavolino, invitandomi a prenderla e io non esito.

"So che non avrei dovuto dire che eri la mia ragazza prima, non voglio metterti pressione, so che devo guadagnami tutto questo."

Stringo la sua mano. "E' okay, davvero."

Con un sorriso, separa la sua mano dalla mia e quasi metto il broncio.

"Cosa hai ordinato?"

"Un caffè." mi prende in giro.

"Duh, lo so, voglio dire quale caffè."

Si allunga verso di me sul tavolo, il suo viso è vicino al mio. "Perchè non lo scopri da sola?" dice mentre indica le sue labbra.

E' così vicino che riesco a vedere quanto umide e morbide siano.

Oh Dio, dammi la forza.

Lo spingo dolcemente. "Bella trovata."

Si appoggia all'indietro sulla sedia e rilascia un lungo sospiro. "Fino a quando continuerai a torturarmi?"

"Non ti sto torturando."

Scuote la testa. "Sì invece, ma va bene, me lo merito."

Continuiamo a parlare per un po' e il suo umore è cambiato drasticamente. E' felice, sollevato e io amo vederlo così.

Mi alzo in piedi, prendendo dei soldi dalla mia borsetta.

"Che stai facendo?"

"Pagando per il caffè?"

Ride così a bassa voce che lo sento appena. "Siediti."

"Perchè?"

"Lascia che paghi io, sono il tuo ragazzo."

Lo dice con così tanta naturalezza che neanche se ne accorge, fino a quando non nota la mia espressione sorpresa.

Si gratta il retro del collo. "Mi hai trasformato in uno stupido."

"Uno stupido che amo."

Mi abbaglia con un sorriso vittorioso. "Tu mi ami, amica?"

Arrossisco e ridacchio. "Giusto un pochino."

__

Dopo aver fatto visita a suo nonno ancora una volta, mi accompagna a casa.

Parcheggia alcune case più avanti della mia e spegne l'auto. Inizia a costruirsi della tensione, rendendomi difficoltoso anche respirare.

Si slaccia la cintura di sicurezza e si volta verso di me.

"So che questo non è stato l'appuntamento più romantico del mondo, però mi sono divertito, grazie per essermi stata accanto questa notte."

Obsession | pjm. ✓ (Traduzione Italiana) Where stories live. Discover now