✦ 27.

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JIMIN POV

La tengo tra le braccia mentre sviene. Le afferro il viso con entrambe le mani e le sposto alcune ciocche di capelli.

Dovrei semplicemente lasciarti quì dopo ciò che hai fatto, baciarti con quel nerd.

Non pensarci, Jimin.

Sospirando, mi inginocchio di poco e la prendo in braccio, appoggiandomela in spalla.

La trasporto per il corridoio in direzione dell'unica stanza che non viene usata come hotel d'amore. Come lo so? I miei amici stanno lì dentro a giocare ai videogiochi.

Il primo a notarmi è Yoongi. "Fammi indovinare, Sanghee?"

La mora che avevo portato quì poco prima, la sorella di Namjoon, gli chiede. "Chi è lei?"

"Domanda a Jimin, continuo a non capire a che cosa stanno giocando quei due."

Dando uno sguardo serio a tutti, parlo. "Tutti fuori. Ora."

Yoongi inarca un sopracciglio. "Seriamente? Per quale motivo hai bisogno di privacy? E' svenuta."

Gli lancio un'occhiata omicida e lui solleva le mani in segno di pace. "Ricevuto, mio capitano." il sarcasmo risulta ovvio nel suo tono di voce ma lo ignoro.

Una volta andati via, chiudo a chiave la porta e porto Sanghee in bagno. La metto seduta sulla vasca, un bel bagno freddo la rinfrescherà.

Dubito sul fatto di levarle i vestiti o meno ma poi penso che lei non ha altri vestiti di ricambio nel caso in cui questi si bagnassero, quindi inizio a sfilarle la maglia.

Perchè indossa una gonna corta e una maglia così stretta? Questo è troppo. Se fosse mia, non la lascerei uscire di casa in questo modo.

Il punto è che non lo è, quindi smettila di pensare che lo sia.

Finisco di rimuovere la maglietta, lasciandola in reggiseno e osservo il suo corpo.

No, Jimin, questo non è il momento.

Distolgo lo sguardo, facendo un profondo respiro.

Procedo nello sfilarle la gonna, i miei occhi guizzano sulle sue gambe. Deglutisco con forza, cercando di concentrarmi su quello che sto facendo.

La lascio solo con l'intimo addosso e apro il rubinetto dell'acqua fredda. Lei si ritira non appena l'acqua fredda cade sulla sua testa. "F-f-freddo."

Senza guardarla le lavo il corpo, i miei occhi rimangono incollati sul muro accanto a me.

Il mio corpo è debole e l'ho sempre voluta più di quanto avessi ammesso. Ho cercato di controllarmi per tutto questo tempo, non posso mollare proprio ora.

Dopo averla rinfrescata, riprende conoscenza. Avvolgo un asciugamano intorno al suo corpo e la sollevo, uscendo dal bagno e facendola poi stendere sul letto.

"Jimin..." chiama il mio nome in un basso mormorio, facendomi provare una strana sensazione al cuore.

"Sì?"

Obsession | pjm. ✓ (Traduzione Italiana) Where stories live. Discover now