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Taehyung e Jimin erano distesi sul letto da un bel po' ormai. I loro pianti erano cessati, ma qualche lacrima ancora fuoriusciva dagli occhi di Taehyung quando, in alcuni momenti di silenzio tra i due, ritornavano inevitabilmente i pensieri a quello che l'amico aveva dovuto passare. 

《Minnie.》Lo chiamò Taehyung, continuando a fissare il soffitto bianco.

《Dimmi.》

《Ti posso accompagnare?》

Jimin per un momento non disse o fece nulla, ma qualche secondo dopo, rilasciò un sospiro stanco.

《Posso?》Insistè Taehyung.

《Vuoi davvero venire? Farò schifo.》

Taehyung a quella risposta corrugò le sopracciglia e, con uno scatto, si voltò verso l'amico. 《Non dirai sul serio.》

Jimin lo guardò semplicemente, per poi chiudere gli occhi in maniera quasi indifferente.

《Minnie credi che mi possa interessare se farai schifo o meno? Ti voglio stare accanto. Ho già perso troppo tempo.》

Jimin rilasciò un nuovo sospiro, ma non controbattè. Ad un tratto, si sentiva stanco e le palpebre volevano solamente cadere sulla superficie dell'occhio.

Taehyung era di nuovo con il capo verso l'alto e per questo non potè accorgersene. 《Quando lo dirai agli altri?》

Jimin mugugnò, un po' seccato da una domanda alla quale non sapeva ancora rispondere.

《Devi dirglielo, Minnie. Per favore.》

《Non lo so Tae...》

Taehyung sospirò, facendo una smorfia, quasi sul punto di piangere per una nuova sensazione di colpa e di sconforto. 《Ti da' fastidio se ti  abbraccio? Non voglio farti male. Sembri così debole. Hai mangiato?》

Jimin, mentre chiudeva lentamente gli occhi ed era sul punto di cascare nel sonno, mugugnò, prima di sbiascicare una risposta coerente. 《Certo Tae. Il tuo amore non mi potrebbe mai fare del male.》

Taehyung, quindi, dopo averlo guardato un'ultima volta e, questa volta, osservando che fosse sul punto di crollare, lo abbracciò e gli accarezzò i capelli. 《Hai dormito sta notte? Sembri molto stanco...》

Jimin annuì piano.

《Hai anche preso le medicine di cui mi hai parlato?》

Jimin, proprio poco prima di addormentarsi, sorrise. 《Sì. Non ti preoccupare. Sto bene.》

Taehyung curvò le labbra all'ingiù,  guardando il suo migliore amico spegnersi pian piano.

Gli lasciò un bacio sulla guancia e, a quel punto, decise di chiudere gli occhi anche lui e di dormire un po'.

Si svegliarono entrambi verso l'ora di pranzo.

Il primo fu Jimin che, una volta svegliatosi e aver controllato che il migliore amico stesse ancora effettivamente dormendo, si trascinò verso la cucina per ritrovare il suo cellulare e, per una idea del momento, ordinare del cibo cinese.

Taehyung si svegliò una decina di minuti dopo, sentendo il calore dell'altro non esserci più.

Il cibo arrivò una mezz'ora dopo e i due iniziarono a mangiare, ancora leggermente assonnati.

Ad'un tratto, Taehyung si era fermato, impensierito, attirando l'attenzione di Jimin.

Taehyung lo guardò diversi secondi,  prima di effettivamente parlare.  《Devi dirlo a Guk.》

Jimin iniziò a masticare più lentamente, fino a fermarsi. Non sapeva cosa dire. Non sapeva rispondere.

《Per favore Jimin. Parla con gli altri e soprattutto con Guk. Deve saperlo.》

Jimin si morse il labbro superiore, per trattenersi dal piangere nuovamente. Sapeva che Taehyung aveva ragione,  ma era così difficile pensare di farlo veramente. Sapere di stargli spezzando di nuovo il cuore.

Taehyung si accorse che il migliore amico stava, di nuovo, per piangere e,   così, si alzò dal suo posto, andandolo ad abbracciare e cercando sempre di stare attento a non fargli male. 《Ehi Minnie. Va tutto bene. Tranquillo. Lo so. Capisco che non vuoi fargli male. Lo so che hai cercato di proteggerlo per tutto questo tempo. Ma devi parlargli. Capirà. È ancora immaturo su alcuni aspetti, la prenderà male inizialmente, ma sarà il primo che ti starà accanto.》

《Lo so Tae...Lo so...Ma non posso vederlo spezzarsi un'altra volta. Il mio piccolino...Me li ricordo ancora i suoi occhi quando gli ho detto di no. Li vedo quasi ogni sera nella mia testa...Ma non potevo...Non potevo dirgli la verità...Non potevo dirvi la verità...Non potevo vedervi preoccuparvi per me...Diventare un peso per tutti quanti...Io...Io...Ci ho sperato Tae...Ci ho sperato fino all'ultimo...Io vi amo tanto...Non voglio farvi soffrire...Non voglio andarmene Tae...》Jimin si spezzò in un nuovo disperato pianto, un pianto, dei singhiozzi, che portavano con sè la più marcia paura, la più profonda fobia.

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— mh

BLAZEDWhere stories live. Discover now