▪︎56▪︎

2.9K 229 119
                                    

《Non ti smentisci mai, eh.》Rispose allora, Jimin.

Jeongguk si fermò a guardarlo, innervosendosi un po' . 《Che vuoi dire?》

Jimin ridacchiò lievemente, mordendosi un labbro e distogliendo lo sguardo. Scosse la testa sempre ridacchiando e poi rimise gli occhi su quelli del minore. 《Aaaa Jeonggukie.》

Il corvino corrugò le sopracciglia. 《Non chiamarmi in quel modo.》

Jimin alzò le sopracciglia divertito. 《Che cosa ti da' fastidio? Non capisco.》

L'altro sospirò, spostando lo sguardo in diversi punti. Chiuse gli occhi affatticato della stessa situazione e passò la lingua nell'interno guancia.

《Sei ancora il ragazzino scorbutico e geloso di una volta. Dovresti crescere un po', Jeongguk.》 Proseguì Jimin.

Jeongguk serrò le labbra, iniziando a respirare più velocemente. 《Ti ho solo chiesto se ci fosse qualcosa tra voi due. Non volevo risultare "geloso".-》 Si fermò, abbassando la voce. 《Non ho mai avuto motivo per esserlo, sinceramente. Non di te.》

Jimin iniziò a guardarlo confuso. 《In che senso, scusa?》

Jeongguk lo fissò tentennante. 《Non sei così importante come credi.》Farfugliò, abbassando gli occhi a terra.

Jimin si trattenne dal ridere. 《Guk non rido perchè mi fai tenerezza. Ma ste stronzate non dirle proprio alla persona a cui ti sei dichiarato. Dopo risulti ridicolo.》

Jeongguk non disse nulla, ma si mise a studiare il suo volto con un certo disagio. Jimin era cambiato parecchio negli ultimi mesi. Gli sembrava quasi di non conoscerlo più.

《Non avevo mai notato quanto potessi essere stronzo.》

Jimin si voltò verso di lui, totalmente inespressivo. 《Guarda che neanche tu scherzi.》

《No, sinceramente, non ti riconosco più.》 Continuò, marcando in maniera piuttosto forte le parole e aspettando qualche secondo prima di continuare a parlare. 《Non so di chi io mi sia innamorato.》Sussurrò.

Jimin sentì, ma fece finta di niente, guardandolo leggermente imbarazzato. Magari non l'avrebbe mai dimostrato espressamente, ma quelle parole amare gli avevano letteralmente strangolato l'anima.

Jimin si trovò ad abbassare gli occhi e a trattenere il magone.

Ma tutto questo era per colpa sua, no? Perchè non riusciva semplicemente a parlare. "Semplicemente". Ma era davvero così semplice?

Nel frattempo, l'autobus arrivò. I due non si scambiarono nessuna parola in più. Si sedettero vicini, Jeongguk, come al solito, vicino al finestrino e continuarono a stare in silenzio.

Jimin proseguì a ripetersi in testa le parole di Jeongguk a ruota. Tagliando ancora di più la parte già tagliata e facendola bruciare all'estremo di nostalgia e malinconia.

Trattenne le lacrime per tutto il viaggio e il minore, per fortuna girato verso il finestrino, non potè accorgersi di quello che stava passando l'altro affianco.

Era come se fosse una vera e propria metafora della loro condizione reale.

《Comunque non c'è niente tra di noi.》 Se ne uscì Jimin ad un certo punto, facendo girare immediatamente Jeongguk.

Quest'ultimo si morse nervosamente i labbri, annuendo e guardando il profilo del più grande. 《Okay.》Disse solo.

Poi proseguì nell' osservarlo. Quella tristezza peculiare e a tratti nascosta gli fece tremare il cuore. Voleva chiedere se avesse qualcosa, se ci fosse qualcosa che non andava, ma le parole gli morivano in bocca ancor prima che l'aprisse. Non si sentiva in grado. Si percepiva a disagio e a tratti ridicolo.

Non riusciva semplicemente a chiederglielo. "Semplicemente".

Scosse la testa e la girò verso il finestrino. Decisamente arrabbiato. Con se stesso, però.

I due, una volta scesi dall'autobus, si sistemarono leggermente i vestiti e, nello stesso momento, alzarono gli occhi uno verso l'altro, forse per dirsi qualcosa o, forse, solo per guardarsi. Ma, subito dopo, li abbassarano.

《Mh...Va bene-》Iniziò Jimin, facendo finta di continuare a sistemarsi lo zainetto in spalle. 《Ci vediamo.》

《Sì, ci vediamo. Ciao.》Farfugliò velocemente Jeongguk, girandosi verso la strada che doveva prendere, opposta a quella di Jimin.

《Ciao.》Farfugliò l'altro a sua volta, attraversando le strisce pedonali per raggiungere l'immensa piazza dove si ergeva l'ospedale.

▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃▃








- comunque.
sono innamorata di still with you. scusatemi.
quella canzone è qualcosa di spaziale. non ci sono parole per descriverla. il sound, la sua voce, tutto quanto è orgasmo.
questa sotto sono io.
me la tatuo, ve lo giuro.

 me la tatuo, ve lo giuro

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
BLAZEDWhere stories live. Discover now