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《Guk gira verso casa di Jimin.》 Disse Taehyung, mentre finiva di bere un thè al limone e si sistemava sul sedile, pronto per ritornare a casa dopo una divertente serata all'arcade.

Visto che Taehyung e Jeongguk abitavano vicini, il minore gli avrebbe dato un passaggio, lo stesso sarebbe capitato con Hoseok a Yoongi.

Jeongguk corrugò le sopracciglia, stringendo le mani al manubrio e serrando la mascella. 《Perchè?》

Taehyung fece finta di non sentire.

Il corvino sospirò, stringendo i denti e chiudendo le palpebre per calmarsi. 《Perchè cazzo stiamo andando da lui?》

Taehyung sospirò, ancora bevendo la sua bibita e facendo finta di niente. 《Devo lasciargli alcune cose.》 Disse, cercando di mantenere una facciata neutra.

《Che tipo di cose?》Jeongguk ebbe l'urgenza di continuare ad investigare.

《Quante domande Guk..》 Sussurrò Taehyung, leggermente seccato.

《È così difficile rispondermi?》Continuò Jeongguk, irritato.

Taehyung prese un bel respiro, prima di girarsi verso il suo profilo e rispondergli. 《Ha la febbre. Alla sala giochi ho preso alcune schifezze per lui.》

Jeongguk raggrinzì la fronte, guardando fisso davanti la strada con leggero dubbio. 《Te l'ha detto lui?》

Taehyung si fermò un attimo, prima di rispondere. 《Sì.》

《Jimin non ci direbbe mai di suo che sta male..》Farfugliò Jeongguk, più a se stesso che all'altro.

Pochi minuti dopo, arrivarono presso gli appartamenti dove abitava Jimin.

A Jeongguk crebbe un'insolita ansia: era da mesi che non passava per quelle strade e, a differenza di prima, la sensazione che percepiva non era più di quel particolare calore che lo irradiava ogni volta raggiunto Jimin, ma era fastidiosamente nostalgica. 

Jeongguk cercò di respirare per calmarsi, mentre percepiva Taehyung uscire dalla macchina e i sacchetti di plastica fare rumore.

Si mordicchiò il labbro, indeciso se condividere la sua idea, quasi malsana, di salire anche lui.

《Taehyung.》Richiamò l'altro, con il battito cardiaco accelerato e udibile nelle orecchie, per quanto forte.

L'altro si girò immediatamente.

《Posso venire con te?》

Il maggiore lo guardò inespressivo per alcuni secondi, per poi lasciare spazio a due sopracciglia alzate ed un'espressione incredula. 《Che?》

Jeongguk sospirò, leccandosi le labbra e passando più volte la mano tra i capelli dal nervoso.

《Sei serio?》Domandò Taehyung, con una nota acida e quasi derisoria. 《Perdonami Jeongguk, ma non penso sia una buona idea. Sei la persona proprio meno indicata per andarlo a trovare.》

Il corvino lo guardò senza controbattere. Dopotutto, sapeva benissimo che aveva ragione.

Era stato solo un momento di debolezza, si disse Jeongguk. Quella sensazione di stanchezza, misto a tristezza ed insieme alla mancanza, facevano parte solo di un momento di debolezza.

《No ok, hai ragione. Ti stavo prendendo per il culo—》Rise sguaiatamente, per celare la sua voglia di fermarsi a guardare particolari ricordi e farsi cullare dalle emozioni legati ad essi, quando Jimin ancora sorrideva grazie a lui. 《Fai in fretta.》Concluse, portando automaticamente le dita allo schermetto della macchina e mettendo a gran volume della musica.

Taehyung lo guardò stranito, ma sollevato che non avesse accettato di salire: probabilmente, il minore, non aveva ancora controllato twitter e sperava vivamente che, se lo controllasse, non si imbattesse nel post di Hayoun.

Ma ironia della sorte volle che, circa dieci minuti dopo che Taehyung fosse salito, Jeongguk, controllando i vari social, trovasse proprio il tweet di Hayoun.

Lo guardò svariate volte, cercando di provare in mille modi che quello non fosse Jimin.

Ma era definitivamente lui: conosceva ogni suo centimetro e il fatto che quello della foto avesse anche lui la febbre, non poteva essere una semplice coincidenza.

Jeongguk, ancora una volta, agì di istinto e, senza pensarci due volte, si diresse verso l'ingresso all'appartamento di Jimin.

E non poteva dirlo, non poteva urlarlo, ma bruciava di gelosia.

Taehyung, dopo essere entrato in casa, non aveva chiuso la porta e questo  permise solo più facile accesso a Jeongguk.

Il corvino, una volta arrivatoci, si guardò intorno, per cercare di capire da dove provenissero le voci.

A passo pesante e con il cuore a mille, andò verso la camera da letto.

La porta era già spalancata e i tre, che erano già in stanza, riuscirono a vedere la sua figura avvicinarsi.

Jimin diventò ancora più marmoreo di prima, mentre Taehyung e Hayoun lo guardarono sorpresi, con il fiato mozzo.







eh

— eh

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BLAZEDWhere stories live. Discover now