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Quando i ragazzi tornarono, e videro Jimin disteso sul divano, rimasero alquanto sorpresi: Namjoon si era dimenticato di farne cenno, infatti.

Taehyung e Hoseok si iniziarono ad occupare immediatamente di lui, mentre Yoongi, Seokjin e Namjoon, si diressero verso le loro stanze. Ad un certo punto del cammino, dove la casa si apriva con un piccolo terrazzo, videro Jeongguk fuori, seduto su una poltroncina che fissava un punto indefinito.

Tutti e tre si guardarono leggermente esitanti, ma decisero, poi, di lasciarlo perdere.

Jeongguk, quel giorno, non partecipò al pranzo, liquidando Hoseok con un "non ho fame".

Il maggiore lo aveva guardato un po' disorientato, prima di richiudere effettivamente la porta a vetro del terrazzo e dirigersi da tutti gli altri.

Jimin si sentì in colpa per tutto il tempo che mangiarono: aveva esagerato.

Decise che la cosa migliore, nonostante il gran casino che c'era tra i due, era quello di scusarsi.

Lo avrebbe fatto quella notte, quando,  presumibilmente, sarebbe dovuto iniziare a nevicare.

Era sicuro che Jeongguk sarebbe uscito per vedere quello scenario.

Quel piacere lo condividevano fin da  bambini.

Il minore, ritornato ormai in camera, non uscì nemmeno per il pomeriggio.

I ragazzi, visto il tempo non troppo favorevole, avevano deciso di trascorrere le ore giocando a carte o alla play, che Taehyung si era portato dietro con grande orgoglio.

Di tanto in tanto, uno di loro, si preoccupava di verificare la condizione della caviglia di Jimin: fortunatamente, migliorava di volta in volta. 

Arrivò anche la sera, e mentre Seokjin, aiutato da Namjoon con parecchia fatica, da Jimin e da Hoseok, preparavano la cena, Yoongi andò verso le stanze per controllare il più piccolo.

Era da troppo tempo che non si faceva vedere.

Lo trovò sdraiato sul letto a pancia in giù con la guancia sinistra nascosta nel cuscino.

Il maggiore si sedè sul bordo del letto, guardandolo con le labbra serrate.

Jeongguk aveva percepito la sua presenza, il suo forte odore di pulito e simile alla freschezza della natura.

Era forte come la sua personalità e il corvino lo riusciva a distinguere molto facilmente, perchè il suo arrivo era sinonimo di consigli più o meno duri, del saggio da cui non puoi scappare, di verità taglienti.

Yoongi sospirò, prima di parlare. 《Non so cosa sia successo. Ma posso immaginare che sia accaduto qualcosa con Jimin.》

Il minore, anche se l'altro non poteva vederlo, roteò gli occhi sbuffando.

《Qualunque cosa sia, non è il modo di affrontarlo. Ti aspetto per cena.》Disse, poi, velocemente, alzandosi.

Jeongguk roteò gli occhi un'altra volta.
《Mi ha preso per il culo sul giorno in cui mi ha rifiutato.》Disse, con voce ovattata per via del cuscino.

Il maggiore, ancora davanti al letto,  inarcò le sopracciglia per niente sorpreso: non era la prima volta che Jimin lo faceva e di solito, se tirava fuori quella storia, era per rispondere alle offese e alla cattiveria gratuita di Jeongguk. Era il modo più facile per ferirlo.

《Sembrava parecchio giù di morale anche lui. Lo sai che lo fa solo per farti incazzare.》

Jeongguk voltò immediatamente la testa verso di Yoongi. 《Solo? Quindi credi che sia una cosa giusta da fare? Quindi solo perchè io sono quello che di solito lo tratta male, quando lui lo fa, e anche pesantemente, bisogna  difenderlo?》

Yoongi lo guardò contrariato. 《Jeongguk, tu lo tratti di merda h24,  e lui si limita a risponderti e basta.  Ma se per una volta lui lo fa con te, tu ti incazzi e fai lo sciopero della fame. Credo che oltre ad essere un incoerente, sei proprio ridicolmente innamorato.》

Il minore fece una smorfia di disgusto. 《Innamorato?》 Sbuffò con un sorrisino sarcastico. 《Assolutamente no. Non da quando ho capito veramente chi è.》

L'altro inarcò le soppracciglia ovvio e divertito. 《Se non te ne importasse, a quest'ora saresti già di là a ridere, a scherzare e a trattarlo male come fai di solito.》

Il corvino scosse la testa con un sorriso amaramente sardonico, pronto a dire qualcos altro, ma la voce di Hoseok, proveniente dal grande salone, li interruppe: chiamò Yoongi, il quale si alzò, lasciando Jeongguk con uno sguardo complice e saccente a rimuginare sulle sue parole.

Yoongi aveva ragione: in questo modo avrebbe solo dimostrato che gliene importasse.

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ehehe

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