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Avevano deciso, prima di riprendere a parlare della situazione di Jimin, lasciarlo mangiare affinchè si riprendesse al meglio.

Il pasto fu uno dei più silenziosi che avevano mai avuto in tutti quegli anni di amicizia.

Nessuno si permetteva di ridere o chiacchierare più del dovuto.

Quella evidente situazione di disagio e di sconforto, però, peggiorarono solo lo stato emotivo di Jimin, che, con un groppo in gola, faticò per tutto il tempo a mandare giù i bocconi di pizza.

I suoi amici lo avevano tenuto d'occhio per tutto il pranzo, osservando ogni suo movimento, ogni sua espressione.

Jimin si sentì, così, sotto ulteriore pressione.

Ad un certo punto, iniziò a masticare ancora più lentamente di quello che aveva fatto fino a fermarsi completamente, facendo cadere la metà fetta di pizza sul cartone e chiudendo gli occhi per calmarsi e prendere aria.

《La volete smettere di fissarmi come se fossi un cazzo di topo da laboratorio?》

I ragazzi non dissero nulla, continuando a guardarlo con occhi aperti ed attenti.

Jimin sospirò, pulendosi le mani velocemente ed alzandosi dalla sedia.

《Dove vai?》Chiese immediatamente Taehyung, preoccupato.

《In bagno.》

Senza lasciare che qualcun altro potesse rispondere, Jimin vi si incamminò rapidamente.

Chiuse la porta a chiave, e vi lasciò scivolare la schiena, fermandosi per prendere fiato e per dare sfogo, finalmente, alla sua emotività.

Si morse il labbro con forza, lasciando un lamento di dolore.

Perchè gli riusciva così difficile? Perchè faceva così fatica a raccontare ai suoi migliori amici ciò che stava passando?

Forse perchè la paura era tanta; forse perchè sperava di uscirne, arrivando semplicemente, un giorno, a negare di aver vissuto un tale periodo; forse perchè anche lui sperava che fosse tutto un brutto sogno, che quello che avesse non fosse così grave.  Cercando di nascondere, perfino a se stesso, la condizione in cui era. O, ancora forse, quelle parole erano troppo forti, troppo crudeli per esser dette.

Perchè, quelle parole, le aveva udite lui stesso e da lì aveva iniziato a combattere, a dimenarsi per il suo stesso corpo che stava morendo, abbandonando, pian piano, la sua parte pensante, piena ancora di tanto amore, di tanti sogni, di tanti ricordi. La sua parte viva stava cercando di combattere con la parte più forte, quella malata, come si ci fosse seriamente una via di scampo.

Jimin rise, rise amaramente a quel pensiero, buttandosi ai piedi della porta e lasciando che i suoi denti, perforanti la carne delle labbra, soffoccassero i suoi gemiti di dolore.

E dopo mesi, dopo mesi che la malattia l'aveva avvisato di stare attento, di non dimenticarsi che sarebbe arrivato un punto in cui avrebbe iniziato ad affondare, sentiva più sofferenti i suoi pensieri che il dolore corporale.

E, probabilmente, prima di morire fisicamente, sarebbe morto razionalmente. Tutta la speranza che riponeva nel guarire lo stava mandando fuori di testa.

Perchè la speranza non era proporzionale a quanto la malattia lo stava mangiando.

I suoi denti, a quel punto, avevano lasciato da molto libere le labbra e, senza accorgersene, il suo pianto aveva contaminato ogni angolo del bagno, arrivando anche fuori la stanza.

《Jiminie, apri la porta!》Aveva urlato dolcemente Namjoon, bussando freneticamente all'uscio.

Ma Jimin non riuscì a sentirlo, forse per il troppo pianto, forse perchè non voleva.

Ben presto, però, si sentirono passi e nuovi voci provenire aldilà della porta.

Preoccupate, ansiose, probabilmente una di loro si impegnava a piangere con lo stesso Jimin.

La porta venne aperta e Taehyung si abbassò immediatamente all'altezza del suo migliore amico, stringendolo a sè e lasciandogli diversi baci tra i capelli, accarezzandolo e rassicurandolo.

Dietro le due persone raggomitolate, vi erano gli altri che guardavano, inquieti e fortemente suggestionati, la misera scena davanti a loro.

Più in disparte, vi era Jeongguk, con la bocca asciutta, completamente fermo e con gli occhi sbarrati.

La sua testa si era svuotata di ogni ragionamento, riuscendo solamente a sentire i battiti del cuore rimbombare nelle orecchie e il pianto, tanto lontano quanto disperato, di Jimin e Taehyung.

Il petto completamente dolente e la sicurezza di un cuore spezzato due volte dalla stessa persona.

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e io che avevo iniziato a scrivere questa ff con il proposito di una trama leggera.
scusate ma non mi sopporto neanche io.

BLAZEDWhere stories live. Discover now