43. You're dead to me

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-Granger-

Hermione stava tranquillamente facendo la fila in mensa.
Alla sua destra, prima di lei, Pansy e Daphne con un vassoio in mano e lo sguardo indagatore, stavano decidendo quali fra le pietanze di fronte a loro fossero le meno peggio da mangiare quel mercoledì, mentre discutevano su quanto fosse carina la borsa della babbana dietro di loro.
Vicino a loro, Hermione, si era astenuta dal partecipare alla conversazione, essendo persa nei suoi pensieri...almeno fino a quando l'ultima persona con la quale aveva voglia di parlare non le si era piazzata di fianco.
Hermione non ebbe bisogno di voltarsi per capire che era Malfoy, così rimase ferma continuando a scegliere il suo pranzo come se nessuno l'avesse chiamata.

- Senti, hai ragione okay? Fai bene a...- tentò il biondo con impaccio...non era certo abituato a scusarsi.

Il continuo blaterare di fianco alla riccia, dopo un po' però iniziò ad infastidirla.
Non aveva idea di cosa le stesse dicendo Malfoy, avendo staccato la spina non appena l'aveva riconosciuto, ma la sua sola presenza le dava i nervi.

- Malfoy.- esordì perciò secca, con la voce ferma e priva di ogni briciolo di emozione, tagliente più del solito, tanto da far sobbalzare il biondo -Ascoltami attentamente perché non lo ripeterò: qualunque cosa tu abbia da dirmi non mi interessa. Non parlarmi, non cercarmi, non chiedere di me e non provare nemmeno a pensarmi. Io per te sono morta, ok? Esattamente come lo sei tu per me.-

Detto ciò si allontanò con il suo vassoio in mano, diretta da Daphne e Pansy che nel frattempo erano riuscite per un pelo ad accaparrarsi il loro tavolo abituale.

- Che succede tra quei due? - chiese Pansy facendo un segno all'amica che le cercava con lo sguardo.

- Draco ha fatto la stronzata di dirle che era solo una conquista, inutile dire che lei gliela farà sudare parecchio per riconquistarla...- rispose Daphne aprendo il suo pacchetto di grissini.

- Che cosa ha fatto?! Quel ragazzo è morto e sepolto! Ma scusa se tu sai cosa prova davvero Draco, perché non ne parli con Hermione?- osservò la corvina.

- Mi ha fatto giurare di non dire niente, vuole essere lui a parlarle.- fu l'ultima cosa che riuscì a dire l'altra, prima che Hermione prendesse posto di fronte a lei.




***



- Cosa ci fai qui tutta sola? -

Per la seconda volta nel giro di qualche ora, una voce conosciuta colse Hermione alle spalle.
Questa volta, però, la voce apparteneva a qualcuno la cui presenza era decisamente più gradita di quella di Malfoy.

- Bret, a cosa devo il piacere?- sorrise lei voltandosi.

- Piacere tutto mio. Di ritorno dalla biblioteca immagino.- continuó l'altro con fare adulatore, avvicinandosi a lei e facendo riferimento ai due libri che aveva in mano la riccia.

- Sono così prevedibile?- chiese lei guardandolo negli occhi, la tensione passionale fra i due era palpabile.

- Diciamo solo che è un posto che frequenti spesso...-

Ci fu qualche breve istante di silenzio, in cui i due si osservarono taciturni, ma nessuno fece nulla.

- Se non sbaglio- ruppe poi il silenzio, ma non l'atmosfera, Bret -Abbiamo qualcosa in sospeso noi due.-

- A che ti riferisci? - domandò l'altra, seppure conoscesse benissimo la risposta.

- L'altra mattina in città, ci hanno interrotto sul più bello.-

Hermione sentí un brivido percorrerla al solo ricordo di quella giornata.
La giornata in cui aveva ignorato tutta la sua solita compostezza e aveva semplicemente detto ciò che pensava, si era semplicemente sfogata...tremendo errore, mai l'avrebbe ripetuto.
Quella giornata aveva cambiato tutto, quel suo comportamento aveva cambiato tutto.
Aveva rovinato tutto.
In ogni caso, però, quello non era momento di pensarci.

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