14. Second chance

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- Hermione, posso parlarti? - mentre la ragazza mangiava tranquillamente in compagnia dei suoi amici, McLaggen volle per l'ennesima volta interromperla.

- No. - rispose lei senza nemmeno girarsi.

- Andiamo, ti prometto che non te ne pentirai. - insistette il grifondoro, con una certa malizia nella voce.

- McLaggen. - iniziò secca voltandosi. - Se dico di non volerti parlare, vuol dire che non ho alcuna intenzione di farlo. Nessuna. -

- Okay, scusa. Però davvero, ascoltami per favore, è questione di un secondo. -

Hermione si prese qualche istante per pensare, e poi spinta da qualcosa che nemmeno lei era in grado di identificare, decise di alzarsi e seguirlo.

- Muoviti. - disse una volta fuori dalla Sala Grande.

- Sono un coglione. Sono un coglione perché mi sto comportando davvero male e sembro ossessionato, insomma, non ti lascio i tuoi spazi e continuo a diffidare di quel Malfoy, ma beh chi non diffiderebbe di lui? Sappi che però è tutto solo per paura di perderti. Quindi, non c'è molto da dire se non scusa. Mi dispiace. - disse.

Hermione aveva apprezzato davvero quel discorso, anche se gli sembrava un po esagerato, cioè tra loro non c'era mai stato nulla di davvero serio.
Ad ogni modo, non voleva fargliela troppo facile, non era nel suo stile.

- D'accordo. - disse.

Cormac s'illuminò all'istante, per poi azzardare.

- Quindi mi dai una seconda chance?- chiese speranzioso.

Hermione rifletté un attimo, indecisa.

- Ci si vede. - disse infine enigmatica, tornando dentro, nella sua camminata elegante e seducente allo stesso tempo.

Era un sí?
Probabilmente no.
Un no?
Nemmeno.
Significava che la risposta dipendeva semplicemente da lui.

Cormac era deciso a non lasciarsi scappare quella ragazza.
Non sapeva quando e come, ma sarebbe stata sua.

***

Hermione, Draco, Daphne e Theodore si stavano incamminando per raggiungere la prossima lezione, quando qualcuno li fermò.

- Draco. - chiamò la voce melodiosa che apparteneva ad Astoria Greengrass.

Alla sola vista della sorella, Daphne, che non la sopportava, roteò gli occhi al cielo e si allontanò, seguita da Theodore.
Probabilmente anche Hermione li avrebbe seguiti, se solo si fosse resa conto del loro spostamento.

- Astoria, da quanto tempo. - sorrise malizioso il biondo.

- Non così tanto. Comunque ti volevo chiedere se il weekend prossimo ti dispiacerebbe portarmi ad Hogsmeade...magari una volta rientrati, potremmo passare ancora un po' di tempo insieme... - disse con un sorrisetto seducente sul viso, per poi avvicinarsi e sussurrare all'orecchio di Malfoy, con tono comunque abbastanza alto da farsi ben sentire dalla riccia. - ...magari in camera mia. -

- Non vedo l'ora. - sussurrò il biondo, facendo scivolare le dita sottili sui glutei sodi della ragazza, sfiorandoli appena.

- Bene, allora ci si vede sabato Greengrass. - fu l'ultima cosa che Draco disse prima di girarsi.

- Dove sono Daphne e Theo? - chiese poi subito, notando l'assenza degli amici.

- Sono dietro di m... - girandosi, la ragazza si rese conto che non erano effettivamente più lí. - Devono essersene andati. -

- E tu non te ne sei accorta perché eri troppo impegnata a morire di gelosia, giusto? - ghignò Malfoy, iniziando a camminare.

- Sbagliato. - dissentí la ragazza.

SlytherinOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz