72. Dead feelings

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Hermione Granger camminava con Daphne e Pansy per i corridoi di Hogwarts, diretta a colazione.
Dopo la spiacevole chiacchierata che aveva udito il pomeriggio prima, aveva fatto finta di nulla.
Sperava che Draco gliene avesse parlato, sperava che le avrebbe detto che fra lui e Astoria le cose evidentemente andavano più che bene.
Come minimo che le dicesse che si rivolgevano parola.
Invece nulla.
Ne a cena ne in sala comune aveva minimamente accennato al fatto che lui ed Astoria Greengrass sembravano essere tornati 'amici'.
Cosí Hermione si trovava davanti ad un bivio.
Inconsapevole di come agire.
In tutta la sua vita aveva sempre avuto le idee chiare su tutto, ed era sempre stata estremamente sicura di se, possibile che l'arrivo di Malfoy avesse potuto stravolgere tutto questo?

- E tu, Hermione?- aveva appena chiesto Daphne, ma la riccia si ritrovò a non avere la minima idea di cosa le avesse appena detto.

Pansy parve cogliere la sua aria spaesata, perché fece un mezzo sorriso e disse:

- L'abbiamo persa ancora. Suppongo non abbia la più pallida idea di cosa tu le abbia chiesto, Daph.-

- Ho chiesto.- ripetè Daphne con un esordio di risa -Cosa farai tu sabato? Ad Hogsmeade ci vai con Draco?-

- In realtà pensavo...- iniziò, dal momento che quel Sabato Draco avrebbe scontato la punizione, ma venne interrotta, andando a sbattere dritto contro qualcuno.

- Guarda dove vai, razza di id...- appena incrociò lo sguardo del ragazzo che le era appena piombato addosso si interruppe e aggrottò le sopracciglia -McLaggen?-

- Hermione.- rispose quest'ultimo, facendosi comparire un sorriso a trentadue denti.

Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante, poi la riccia parlò.

- Ve bene.- disse. -Ci vediamo.- e fece per andarsene ma il grifondoro la fermò per un polso.

- A dirla tutta volevo proprio chiederti una cosa.-

Hermione rimase in silenzio un paio di istanti, chiedendosi se avesse voglia di starlo a sentire o meno.
Poi sospirò con leggerezza.

- Pansy, Daph, vi raggiungo in Sala Grande.- avvisò con un cenno, e rimase a parlare con Cormac a lato del corridoio.

- Come va?- chiese quest'ultimo, che sembrava avere un'aria un po' nervosa e imbarazzata.

- Bene.- rispose Hermione, che invece si presentava estremamente calma e imperscrutabile, aspettando che le facesse la suddetta domanda.

- D'accordo io...io volevo chiederti se sei libera sabato- esordì il ragazzo passandosi una mano dietro alla nuca con fare impacciato -Insomma intendo, intendo che c'è la gita ad Hogsmeade e se sei libera...voglio dire, so che stai con Malfoy, però, insomma, se non fossi impegnata con lui e ti andasse di venirci con me...come amici! Come amici ovviamente.-

Hermione dovette trattenersi dal ridere per quanto McLaggen fosse patetico in quel momento, con quella nota di panico nella voce, e il continuo cambiare posizione alle braccia con fare imbarazzato.
Quando lui finì il suo discorso privo di connessioni logiche e di senso compiuto, la ragazza rimase taciturna.
Se solo McLaggen avesse davvero voluto portarla ad Hogsmeade come amica magari avrebbe acconsentito...ma la Slytherin sapeva a perfezione che in realtà le intenzioni di Cormac erano ben diverse.
Stava pensando ad un modo non troppo umiliante e cattivo per rifiutarlo, quando a pochi metri dai due passò Astoria Greengrass, probabilmente diretta a colazione.
Osservandola, Hermione sentì una bufera d'odio infuriare dentro.
Ripensò all'accaduto del giorno precedente.
Draco le aveva tenuto nascosto del suo buon rapporto con Astoria, aveva fatto finta di niente come se non ricordasse tutto quello che la Greengrass gli aveva fatto, a lui e a lei...emma soprattutto chissà per quale motivo non gliene aveva parlato!
Magari fra quei due c'era molto più di una semplice amicizia, altrimenti perché Malfoy avrebbe dovuto tenerglielo nascosto?

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