1. Slytherin

14.7K 320 203
                                    

Era la mattina del primo settembre 1996, ed Hermione Granger, con l'eleganza che la contraddistingueva, camminava con passo leggero ma spedito fra i numerosi vagoni dell'Hogwarts Express, in cerca dei suoi amici.
Perfetta nella sua divisa, coi capelli in ordine, perfettamente abboccolati, e il trucco ineccepibile.
D'altronde non poteva certo presentarsi male, e ciò non aveva nulla a che vedere con il fatto che fosse il primo giorno di scuola...lei doveva essere impeccabile sempre, come sempre lo era stata.
Doveva mantenere alto il suo titolo di regina di Slytherin.

Era sin dal primo che la riccia era riuscita ad emergere all'interno del fitto ecosistema che costituiva la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, distinguendosi già da subito grazie alla sua eleganza e carattere forte.
Temuta, ammirata ed invidiata...Hermione Granger si apprestava ormai ad iniziare il suo sesto anno nella scuola.

- Hermione! - la chiamò una voce che riconobbe come quella di Daphne Greengrass.

La ragazza si voltò, e quando incontrò gli occhi blu della sua migliore amica, le rivolse il sorriso vero e sincero che riservava solo a pochi.

- Ehi, serpe, impeccabile come sempre. - la salutò la riccia con un abbraccio.

- Potrei dire lo stesso di te. - rispose la bionda ricambiando l'abbraccio e invitando l'amica a seguirla nello scomparto con il resto del gruppo.

- Bene, bene...Hermione Granger.- esordí, con un ché di sarcastico, uno dei ragazzi all'interno di esso -e cosí anche quest'anno sei tornata.-
Era stravaccato comodamente sul suo posto a sedere, riuscendo paradossalmente a risultare comunque ordinato e composto.
I capelli biondo platino, scompigliati al punto giusto, gli incorniciavano il viso, grazie anche all'intervento di qualche ciuffo ribelle che gli ricadeva sulla pelle candida della fronte.
Gli occhi di ghiaccio erano ammiccanti e beffardi, e sembravano quasi volersi mangiare chiunque ci si scontrasse.
In quel momento, la persona in questione, era proprio la riccia.

- Perché non sarei dovuta tornare, Malfoy? - rispose Hermione, sollevando gli occhi infastidita mentre prendeva posto accanto a Daphne.

- Non lo so- ribattè lui con fare insolente -Ma come si sul dire, la speranza è sempre l'ultima a morire.- concluse maligno.

- E quando muore deve essere proprio una delusione.- fu l'acida risposta della ragazza.

Era sempre così fra loro due.
Sin dal loro primo incontro, il primo anno, Malfoy aveva trovato Hermione irritante ed isopportabile, oltre che eccessivamente altezzosa e sprezzante nei confronti di tutti e tutto.
Ciò che fin da subito aveva turbato particolarmente il ragazzino (al tempo undicenne) era, per di più, la sfacciata caparbia con cui la giovane gli teneva testa.
Quest'ultima, d'altra parte, aveva pensato fin dalle prime parole scambiate con Malfoy, che egli esagerasse sempre con il suo caratteraccio, arrogante e sfacciato... certo, nemmeno lei era mai stata conosciuta per essere una perla di dolcezza, ma l'atteggiamento di superiorità di Draco aveva un non so che di oltremodo seccante... d'altra parte, come altro sarebbe potuto essere un ragazzino purosangue del suo rango se non viziato ed abituato ad avere sempre ciò che voleva?
Ciò di cui nessuno dei due si rendeva conto, però, era che il vero problema era proprio che Hermione Granger e Draco Malfoy erano esattamente identici, dai caratteri talmente uguali da sembrare fotocopiati.
Forse proprio per questo il loro rapporto continuava ad essere costruito di frecciatine: entrambi erano sempre ostinati ad avere l'ultima parola.

Fortunatamente gli amici lo sapevano, e fu cosí che uno di loro, per l'appunto Blaise Zabini, pose fine a quella guerra di parole.

- Okay ragazzi, lo sappiamo che vi siete mancati, ma non c'è bisogno di passare tutto il viaggio a spararsi frecciatine per recuperare i mesi persi quest'estate. - ironizzò il ragazzo.

SlytherinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora