78. Cold hands

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- Draco! Dammi la mano, immediatamente.- ordinò Narcissa Malfoy rivolgendosi ad un bambinetto biondo che era già trepidante per andare a giocare ai giardini.

- Ma mamma, tu sei fredda! Fai venire freddo anche a me!- replicò il piccolo Draco caparbio.

Lucius, che camminava qualche passo indietro rispetto alla moglie e il figlioletto, sorrise fra sé e sé e disse, rivolto al bimbo:

- Su, Draco dai la mano a tua madre...piuttosto mettiti i guanti!- aggiunse ironico.

Narcissa lanciò un'occhiataccia al marito, che nel mentre li raggiunse.
Il bambino piantò gli occhi argentati in quelli del genitore e disse caparbio:

- Piuttosto la do a te!- e infilò la sua piccola manina in quella del padre.

Narcissa scosse la testa divertita dal comportamento del figlio, ed infilò le mani in tasca continuando a camminare al fianco dei due uomini della sua vita.

- Scusa mamma.- si giustificò Draco -Ma sembra che tu abbia dei ghiaccioli al posto delle mani.- concluse con enfasi, ed un'altro sorriso materno si disignò sulle labbra della bella strega.

Lucius si avvicinò al bambino, parlandogli con voce bassa, come fosse una stretta raccomandazione fra padre e figlio.

- Sai Draco...bisogna sempre diffidare dalle donne con le mani fredde...sono le più furbe! Quindi anche le più pericolose...- disse poi l'uomo, con affetto.

A quel tempo il giovane Draco Lucius Malfoy non sapeva ancora quanto le parole di suo padre fossero veritiere...lo avrebbe scoperto molti anni dopo, a sue spese.


***

Hermione Jean Granger poteva definirsi estremamente soddisfatta.
Finalmente stava riuscendo a riprendere la sua vita in mano.
Da quando, qualche giorno prima, aveva avuto lo strano scontro con Malfoy in camera sua, aveva deciso in maniera definitiva che quel capitolo della sua vita doveva chiudersi...e si, questa volta per davvero.
Eppure da quando aveva preso quella decisione si sentiva decisamente più leggera, e il mondo aveva ricominciato a girare nel verso giusto.
In quel momento, la Slytherin, si apprestava ad uscire dalla biblioteca dopo un'intensa mattinata di studio rigenerante.
Purtroppo, però, quando le giornate iniziano bene, difficilmente finiscono anche come tali.
Non appena Hermione svoltò all'angolo di uno scaffale, il malcapitato di turno le urtò una spalla, contatto quasi impercettibile, ma sufficiente a far piombare il libro che la ragazza aveva fra le mani dritto sul pavimento.

- Vedi di guardare dove vai, razza di idiota.- commentò con elegante scortesia, passandosi una mano a sistemare i capelli.

Quando si girò con l'intento di raccogliere il volume di Incantesimi che quel poveretto le aveva fatto cadere, però, già un'altra persona lo stava afferrando al posto suo.

- Hermione Granger...che sorpresa.- commentò il ragazzo alzandosi e porgendole il libro, scoprendo due magnifici occhi blu mare, che facevano capolino da un ciuffo nero come la pece, e un sorriso smagliante.

- Ci conosciamo?- domandò la riccia, assottigliando gli occhi e registrando in un istante ogni particolare del misterioso ragazzo di fronte a se...niente male doveva ammetterlo, ma non le sembrava di riconoscerlo.

Il ragazzo rise.

- Beh esiste qualcuno che non sa chi sia Hermione Granger, in questa scuola?- domandò retoricamente, e la ragazza gli concesse un piccolo sorriso.

- Giusto...- concordò -E tu sei...?-

- Michael Corner.- rispose il ragazzo senza interrompere il contatto visivo con la riccia, ne spegnere il sorriso affascinante e spontaneo che dava luce ai suoi lineamenti piacevoli.

SlytherinWhere stories live. Discover now