30. New year's eve (pt.1)

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Il campanello di villa Parkinson era risuonato per la prima volta intorno alle 21:30, e a distanza di appena quaranta minuti, tutta la casa era già ricoperta da mezza Hogwarts (alias la metà che contava) che ballava e si divertiva in attesa del nuovo anno.
Pansy si era appena allontanata dalla porta, dove aveva accolto educatamente un'ondata di ragazzi arrivati da poco.
Ora stava passando lentamente in mezzo alla folla ammirando il suo capolavoro, per dirigersi dai suoi amici, camminando con naturalezza suoi suoi tacchi 12 centimetri, e ancheggiando il poco che serviva per essere elegante ma non volgare nel suo lungo vestito argentato; la schiena nuda per via dell'allaccio del vestito dietro al collo, era ricoperta solo dai lunghi capelli neri, lisciati a regola d'arte.

- Ehi vipera, finito finalmente con gli onori di casa?- aveva chiesto Daphne, che era appena stata affiancata dall'amica.

Anche la primogenita Greengrass quella sera era riuscita a superarsi.
Lei aveva invece scelto qualcosa di più corto, ma non troppo, era un delizioso vestito rosa pesca elegante nella sua semplicità: il corpetto era rigido e senza maniche, presentava invece uno scollo a cuore, e la gonna ondulata partiva dal punto vita per ricadere fino al ginocchio.
La semplicità dell'abito non necessitava di particolari gioielli per essere impreziosita, bastavano i tanto amati orecchini Tiffany regalatele da Hermione per Natale, oltre naturalmente alla bellezza della ragazza che l'aveva indosso.

- Alla buon'ora! Se dovesse arrivare qualcun'altro dovrà fare a meno del mio benvenuto da ottima padrona di casa, e accontentarsi dell'elfo domestico ad aprirgli la porta.- rispose stizzita la corvina, che iniziava a sentir male ai muscoli del viso per tutti i sorrisi di circostanza che aveva sfoderato ai suoi ospiti.

- Fossi in loro preferirei l'elfo di gran lunga.- la prese in giro Theodore, nel suo completo grigio scuro, guadagnandosi un'occhiataccia.

- Daph, sai dov'è tua sorella?- chiese dopo un istante Draco Malfoy, intromettendosi nella conversazione.

- No, e non mi interessa. - fu l'annoiata risposta della bionda, la cui antipatia per Astoria era nota a tutti.

- Buona sera amici miei.- la voce allegra di Blaise Zabini colse il gruppo alle spalle.

Era appena arrivato, con un bicchiere di vino in mano, al fianco di Hermione Granger, che come sempre aveva impiegato più del dovuto a prepararsi, e si era decisa di farsi viva solo allora.
Draco era pronto per gelarla con uno dei suoi soliti commentacci, ma non appena si voltò aprendo bocca per sganciare l'insulto di turno, le parole gli morirono in gola.
La Granger era da mozzare il fiato, nel suo lungo vestito viola, che Draco aveva appena constatato essere un colore estremamente adatto a lei, i capelli raccolti in una coda alta che lasciava liberi solo sue ricci ribelli, e il viso truccato più del solito, ma non al punto da scalfire la sua bellezza naturale, o tantomeno da sembrare volgare.

- Bel vestito. - commentò Daphne adulante, riferita all'abito che indossava Hermione, quello che lei le aveva regalato a Naltale.

La riccia avrebbe risposto se la parola non fosse stata presa da qualcun'altro.

- Quasi quattro ore per questo, Granger?- la schernì Draco sminuendola, riferito al suo aspetto, seppure in realtà pensasse che il tempo avesse senza ombra di dubbio dato i suoi frutti, dal momento che la ragazza quella sera era davvero bella.

- Penso che queste ore siano senza dubbio servite.- commentò invece Blaise nell'orecchio di Hermione, che si limitò a sorridere in tutta risposta, prima di voltare lo sguardo sul biondo, che non poteva certo pensare di insultarla senza ricevere risposta.

SlytherinWhere stories live. Discover now