1. Stronza con la S maiuscola

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1. Stronza con la S maiuscola

La individuo subito. Eccola lì, bella come il sole. I capelli rossi le cascano sulle spalle in adorabili boccoli, gli occhi azzurri contornati da leggero trucco e il sorriso sul viso le donano un aspetto angelico.

Salazar! Se non sapessi che è solo una stronza incapace di provare sentimenti umani me ne innamorerei.

Seduta come una regina, le gambe accavallate e la gonna della divisa che non la copre abbastanza, le sue labbra rosse si schiudono in una piccola risata, agita le mani con la bacchetta tra le dita, la rigira come una penna babbana. Chiunque si trovi lì vicino teme di essere nel raggio di mira di uno dei suoi scherzi. Ma si sa, sono io il suo soggetto preferito, la sua preda.

Quello che mi ha fatto mi fa tremare, stringo il pugno sinistro sulla bacchetta che ho in mano, le mie dita tremano. L'altra mano stritola il foglio giallognolo, io la uccido! Avanzo verso di lei, lentamente, spero di essere abbastanza freddo, le impedirò di entrare nella mia testa come la stronza manipolatrice che è. Le farò pentire di tutto, dal primo scherzo all'ultimo.

Mi avvicino lento, le persone si accorgono del mio sguardo fisso sulla rossa. È seduta sulla panchina che da al lago nero, con le amiche e cugine attorno a se. Stringo i pugni, il foglio si stropiccia ancora di piu, ficco la bacchetta nella tasca dei pantaloni. Le persone mi fissano, coloro che passeggiano nel prato, quelli che si godono la giornata tranquilla di oggi, il sole esce timido da dietro le nuvole grigie, pure lui sembra osservarmi.

Mi fermo di fronte a lei, le sue labbra si schiudono in un sorriso compiaciuto e sorpreso "Scorpius, hey" esclama con tono dolce, si incastra una ciocca rossa dietro l'orecchio, si alza e si avvicina sorridendo "Cosa ti porta qui da me?" Mi prende in giro, mi deride, mi fischiano le orecchie dalla rabbia, mentre le parole dell'articolo si ripetono nella mia testa.

Mangiamorte, mangiamorte, mangiamorte

SBAM, il suono della mia mano che la colpisce spezza l'aria, le stampo le mie dita in faccia, qualcuno fa versi spaventati.

Lei barcolla all'indietro per la forza che ci ho messo nello schiaffo e spalanca le labbra carnose.

Dominique e un'altra ragazza si alzano di colpo, la bionda avanza di un passo ma Rose la ferma, allunga la mano che non si copre la guancia e le intima di stare ferma. I suoi occhi azzurri incrociano i miei, mi fissa, sono coperti da una patina luminosa, da lacrime trattenute, sono rabbiosi e sorpresi.

"Ne ho abbastanza" sibilo fissandola "Di te e della tua merda, ne ho abbastanza, sono stato zitto quando mi hai rasato i capelli, ho fatto una risata per lo scherzo del letto in mezzo al lago nero, ma ora, ora Weasley, mi hai altamente rotto i coglioni" Alzo il foglio che avevo in mano "Tocca me, Weasley, ma lascia stare Kate e mio padre, fai evanescere tutte le copie, o giuro che non sarà l'ultimo schiaffo che ti darò"

Rose mi fissa, lascia cadere a penzoloni le braccia lungo i fianchi, la guancia rossa spicca molto sulla sua pelle lattea.

Non me ne pento, Merlino, ho amato vederla barcollare, mi pento immediatamente di questo pensiero.

"Non dovevi farlo" mormora, i suoi occhi azzurri si assottigliano, eccola la stronza "Non dovevi proprio Scorpius" sorride maligna.

"Elimina le copie Weasley" sibilo ancora, stringo in mano la bacchetta "Eliminale" è un ordine.

"Le copie di che cosa?" Chiede, mi sorride falsamente confusa, il suo sorriso si ammacca, da un piccolo spasmo di dolore, dolore portato dalla guancia rossa, dalla mia mano pesante "Non so di cosa stai parlando"

"Oh si che lo sai" esclamo.

Ormai una piccola folla ci guarda a distanza di sicurezza.

Rose ghigna "Ah..." esclama alzando gli occhi e le sopracciglia "Ah!" ripete e mi sorride dolcemente "Intendi le mille copie del foglio del tuo arresto? Quello con la piccola Kate?"

SCHERZO Del Destino-ScoroseWhere stories live. Discover now