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La mattina dopo Kyle arriva a scuola accompagnato dai genitori, chiedono i video di sicurezza del parcheggio e non sembrano affatto felici quando escono dall'ufficio della preside. Nessuno ha visto niente e non esistono video della sicurezza. Quando lui incrocia il mio sguardo, gli rivolgo un sorriso vendicativo e la rabbia nei suoi occhi è chiaramente visibile.
Al termine delle lezioni mi dirigo nel parcheggio ad aspettare Victoria, felice e stupita di non essere stata molestata durante tutta la giornata.
"Sei stata tu, vero?!", sbraita Kyle strattonandomi. Ecco la felicità sgretolarsi in pochi istanti.
"Non so di cosa tu stia parlando.", rispondo provando a divincolarmi dalla sua stretta.
"Si, invece. Sai benissimo di cosa sto parlando. Questa me la paghi, piccola suicida del cazzo.", il viso deformato dalla rabbia ha cancellato in lui ogni traccia del Kyle che ricordavo, sembra che si sia tolto la maschera del bravo ragazzo per mostrare la sua vera identità.
"Sei patetico, lasciami andare immediatamente.", ordino. Una piccola folla si è radunata attorno a noi, ma nessuno ha il coraggio di intervenire. Kyle è il Quarterback ed io quella nuova, quella pazza, quella che ha tentato il suicidio. Piombo in un flashback dove al posto di Kyle c'è Justin, sembra sempre la stessa fottuta situazione, solo con scenari diversi. Mi domando, se Kyle avesse il coraggio di mettermi le mani addosso, qualcuno interverrebbe? La risposta ai miei occhi è chiara come il sole: no. Non c'è più Jordan a difendermi in questa tana di lupi, devo cavarmela da sola.
"Oh, no, piccola puttanella. Tu non vai da nessuna parte.", Kyle alza il pugno e quando capisco le sue intenzioni mi dimeno.
"Quel finocchio del tuo ragazzo mi ha rotto il naso e quasi cavato gli occhi al ballo, ma dato che poi è sparito, ricambierò il favore su di te.", mi guardo intorno ma nessuno è intenzionato ad intervenire, alcuni si allontanano, alcuni provano con un debole "Dai, Kyle, lascia perdere." ma senza voler davvero fare qualcosa. Tra la folla trovo gli occhi di Mel e quando incrociano i miei, li abbassa visibilmente dispiaciuta.
"Che cazzo stai facendo?!", grida qualcuno lanciandosi fisicamente su Kyle. Quel qualcuno è Caleb. Sento le braccia di Vicky attorno a me, mentre i suoi occhi non perdono di vista Kyle nemmeno per un istante. Nei suoi occhi vedo quello sguardo che raramente ho visto sul suo viso: lo sguardo omicida.
"Cosa credevi di fare, eh?", grida Caleb spintonando Kyle.
"Vorresti picchiarla?", continua spingendolo ancora e ancora.
"Prima dovrai passare sul mio cadavere.", lo prende per il colletto, non riesco a vederlo in volto ma solo il tono della voce mi fa gelare il sangue.
"Caleb, lascia stare. Non ne vale la pena.", sussurro posandogli una mano sulla schiena.
Kyle cerca di balbettare qualcosa di lontanamente simile ad un:
"No, hai frainteso!", ma non ottiene molto successo. Probabilmente ha capito che con Caleb avrebbe poche speranze, e sicuramente non ci tiene ad avere di nuovo il naso rotto.
"Caleb, mi porti a casa, per favore?", cerco di avere un tono più stanco possibile, in modo di convincerlo a lasciar perdere Kyle e andare via da qui. I suoi occhi grigi trovano i miei e dentro c'è il fuoco, annuisce prima di voltarsi di nuovo verso Kyle.
"Se ti vedo ancora una sola cazzo di volta avvicinarti a lei o a Victoria ti uccido con le miei mani, ci siamo capiti?", Kyle annuisce balbettando un 'Si'. Caleb lo lascia andare, mi prende per mano e si dirige verso la macchina. Vicky insulta Kyle con parole indicibili e ci raggiunge.
" Tutto bene? ", domanda Caleb facendomi accomodare sul lato del passeggero accanto a lui.
"Si, grazie.", Vicky prende posto dietro di me e Caleb mette in moto. Continua a imprecare sottovoce finché non accosta davanti a casa.
"Hey.", sussurro posandogli una mano sul braccio.
"Hey.", risponde.
"Vi aspetto dentro.", annuncia Vicky prima di scendere dalla macchina. Annuisco e mi volto di nuovo verso Caleb.
"Sto bene, davvero.", cerco di rassicurarlo mentre lui guarda fisso davanti a sé stringendo la mascella.
"Se quel piccolo bastardo ti avesse sfiorata..io..", lascia la frase a mezz'aria, facendomi immaginare vari scenari su come sarebbe potuta andare a finire.
"Si, ma non è successo. Perciò adesso rientriamo in casa e ci diamo tutti una calmata, va bene?", Caleb annuisce.
Passiamo il resto del pomeriggio in un clima abbastanza teso, Caleb è ancora nervoso, Vicky escogita nuovi modi per farla pagare a Kyle, propone addirittura di creare una bambola voodoo a sua immagine e di inflizarlo con gli spilli, ma dallo sguardo scioccato che le rivolgiamo io e Caleb decide di rinunciare.

La settimana procede con lentezza, Kyle non si è più avvicinato ed i suoi genitori hanno provveduto a sostituire la macchina distrutta con una Toyota. I ricordi di Jordan mi travolgono ogni volta che resto da sola e gli unici momenti di gioia sono quando torno a casa e trovo Caleb ad aspettarci, passiamo le serate sul divano a guardare dei film oppure andiamo a cena fuori, lui è un vero gentiluomo, mi lascia i miei spazi quando voglio stare da sola e mi sta accanto quando ne ho bisogno. Andiamo a trovare mia madre regolarmente, e Caleb si assenta ogni tanto per andare a trovare la sua. Mi ha chiesto di accompagnarlo, ma non me la sono sentita. Finalmente inizio a riprendere vita e qualche chilo, almeno così mi sembra. 

Despite the loveWhere stories live. Discover now