III

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Il tipo misterioso mi fissa come se fossi un cioccolatino, mi sto sentendo male, tiro una gomitata alla mia compagna di viaggio che di rimando fulmina il tipo con lo sguardo e lui le ride quasi in faccia anche se da lontano, sta per parlare finalmente ma una delle due ragazze inizia a baciarlo con foga, sembra Giulia con il suo panino al mc Donald.

Cerco di girarmi e guardare il panorama anche se non so bene cosa guardare.

Poi chiedo alla mia vicina quanto manca all'arrivo della destinazione e lei mi rispose che arriveremo più o meno tra 10 minuti.

Decido di scrivere a qualcuno anche se so che mi risponderanno tra tre ore, non mi offendo perché a volte anche a me capita di non avere il telefono sotto mano ogni tre secondi.

Non so perché ma voglio uscire dal bus, ho bisogno di aria, sta iniziando a fare caldo e ho la nausea.

Giulia se ne accorge e mi stringe la mano dicendomi che saremmo arrivate tra poco.

"certo non preoccuparti."le rispondo.

Mi parla dei suoi amici, forse me li aveva presentati una volta ma non ricordo molto di loro.

Mi rassicura dicendo che un giorno magari li incontrerò anch'io, ma non è proprio vero dato che Milano è un po' lontana da Roma.

Finalmente il bus si ferma e noi siamo arrivate sane e salve, pronte a scendere.

Il ragazzo di prima si avvicina al mio orecchio e sussurra:"ciao piccola."

Io lo guardo stranita e lui scoppia in una fragorosa risata mandandomi un bacio.

Ma che problemi ha questo?!?

Racconto a Giulia l'accaduto e lei fissa il vuoto e sbuffa, tutto ciò mi mette molta ansia, ad ogni modo adesso il male che avevo in bus pochi istanti fa è passato.

"adesso puoi raccontarmi la storia dei ragazzi di prima?"guardo la figura vicina a me nel buio con un sguardo speranzoso.

"certo anche se in realtà non c'è molto da sapere-" risponde lei un po' seccata.

"ok vai."un po' mi sento come al cinema, il gossip mi diverte.

Sta per iniziare a parlare quando le suona il telefono.

D'istinto lei si allontana, magari non si fida di me oppure è qualcosa che non vuole che io sappia.

"lo so li ho visti nel bus poco fa, quanto li odio."urla.

L'unica cosa che ho capito della telefonata è questo.

Quella è solo una Giulia troppo fuori di sé, a quanto pare stava proprio parlando dei tipi di prima.

Accipicchia! mi raggiunge e non riferisce parola, seriamente non voglio parlarle al momento sembra incazzata nera.

Stavo per andare avanti quando lei mi prende per un braccio dicendomi:"eli siamo arrivate."

Mi sorride ma dentro di me so che mi sta nascondendo qualcosa.

Lo so sono un po' paranoica ma mi preoccupo davvero molto perché ci tengo.

Entriamo e la madre di Giulia con suo padre mi accolgono mentre la loro figlia se ne va di sopra spedita.

Io rimango stupita e allo stesso tempo irritata, sa che di me si può fidare ma sembra davvero non le interessi.

La seguo e lei mi domando cosa voglio adesso con tono scontroso.

"niente ma sai com'è sono ospite da te e sembra che da quando siamo uscite dal bus odi ogni essere su questa terra e sopratutto che sia colpa mia se qualcosa va male." Tirare tutto fuori così non so se è la cosa giusta ma io ci ho provato.

"davvero credi che il mondo giri intorno a te? sappi che non è così."

"ma cosa stai dicendo?"dico sbalordita spalancando gli occhi.

"lasciami in pace per un po'."urla voltandomi le spalle.

"ehm ok"concludo io.

spazio autrice:

spero vi piaccia, scusa per tutti gli errori grammaticali sto correggendo mettendo la storia al presente.

-giuls

abbracciami forte forte|Brandon Rowland( in revisione)Where stories live. Discover now