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Roma, dopo un po' di mesi sto andando a trovare la mia migliore amica Giulia, mi manca davvero molto, non vedo l'ora di abbracciarla.

In questo preciso momento sono in treno e mancano esattamente venti minuti all'arrivo.

É autunno e le foglie coprono le strade.

Novembre è un mese ok, né brutto né bello, l'unica cosa a cui penso è che tra meno di un mese e mezzo sarà Natale.

Abito a Milano e anche se ho diciotto anni ne dimostro dodici.

Fisso la tipa vicino a me, sarà alta un metro e ottanta non come me; la mia altezza è pari a quella di una bottiglietta del the Arizona.

Adesso sto leggendo un libro chiamato "striges" sembra molto bello, leggere è una delle mie più grandi passioni, infatti il tempo vola e il treno frena.

Ho un mal di testa assurdo ultimamente la scuola mi sta uccidendo, ho verifica di francese lunedì e non sono preparata, oggi è sabato, domani nel tardo pomeriggio provvederò a studiare.

Bhe certo se passi tutto il tuo tempo su wattpad invece di studiare o di avere una vita sociale.

Corro per scendere visto che sono in fondo, anche se ho sempre l'ansia di dimenticarmi qualcosa da qualche parte corro lo stesso.

Esco dal treno e fortunatamente ho tutto con me, non ho nemmeno il tempo di alzare lo sguardo che sento qualcuno urlare:"eliiiiiii"

Vorrei solo buttarmi sotto il treno per sotterrarmi agli sguardi scioccati della gente in stazione.

Osservo Giulia, quella di cui parlavo prima, è una ragazza stupenda, con dei lunghi capelli castani, degli occhi marroni che sembrano due noccioline e un visino carino carino.

Per quanto riguarda il carattere è una ragazza solare, simpatica e molto permalosa.

Mi salta addosso come un koala e ovviamente faccio una figura di merda cadendo per terra come una scema e mi faccio male al fondo schiena.

per non urlare come una sclerato dico semplicemente: "heyyy come va?"

"bene, sono davvero felice che tu sia qui. "

Mi sorride e io ricambio ringraziandola con un altro abbraccio; ormai siamo entrambe sedute nel pavimento lercio.

"ti voglio bene."dico ed è la verità, a volte non so cosa farei senza un'amica come lei.

"anche io."mi risponde lei.

A questo punto dico:"sì, ok adesso scansati che ho fame."

Eh niente senza il cibo io non sono io.

Lei scoppia a ridere e scuote la testa come se stesse pensando che sono veramente un caso patologico, ma questi sono solo dettagli.

Decidiamo di andare al mc Donald, non mi piace molto come posto ma ci vado qualche volta, solitamente come oggi mi prendo una semplice wrap e dell'acqua.

lei mi guarda male con il suo big- cheeseburger.

Anzi no credo si chiami cessburger .

Ma da dove ti vengono queste battute di merda?

Non lo so nella mia testa faceva più ridere.

Dico la battuta alla mia amica che si sbatte una mano in fronte come se avessi appena lanciato il panino fuori dalla finestra.

Ridendo e scherzando è già ora di tornare a casa, dormirò da lei stanotte e domani tornerò a casa.

mi suona il telefono sotterrato nello zaino ed io sto per rispondere quando...

spazio autrice:

sto revisionando di nuova la storia e sto correggendo gli errori grammaticali, perdonatemi. -giuls

abbracciami forte forte|Brandon Rowland( in revisione)Where stories live. Discover now