40-Ricatto

325 12 1
                                    

Sono le 10 di sera e Ryan non è ancora tornato da lavoro; non voglio disturbarlo chiamandolo perché so che sta lavorando ma adesso sta esagerando
Ho chiesto a Carlotta di lasciargli la cena in caldo per quando torna. Appena sento la porta principale aprirsi corro all'entrata e lo vedo ritornare
«ehi» dico avvicinandomi
Lui sorride «sono a casa» dice con voce stanca
«finalmente!» dico baciandolo
Lo guardo per bene e non ha una bella cera non solo perché è stanco
Appoggio una mano sulla sua fronte e noto che scotta
«Ryan ma tu hai la febbre»
Scuote la testa «non è nulla di grave, tranquilla»
«si si come no, forza vai a metterti a letto ti porto la cena»
Cerca di protestare ma gli tappo la bocca con la mano «è inutile, non mi convincerai a lascare perdere»
Prende la mia mano e la bacia «allora mi farò assistere dalla mia infermiera personale» dice baciandomi la guancia
« non te l'ha insegnato nessuno che non si baciano le infermiere» dico facendo la finta arrabbiata
"Ma tu sei mia e posso fare quello che voglio" sale le scale guardandomi con un sorriso malizioso
Riscaldo la cena e la porto nella sua stanza e lo trovo in piedi con un fascicolo in mano
«dove vai?» chiedo
«devo portare questi a mio padre e poi torno» poso la cena sul comodino accanto al letto e vado verso di lui
«alcune volte mi sembra più facile convincere un muro che te» prendo il fascicolo dalle sue mani
«glielo porti io, tu mangia e mettiti a letto» Esco dalla stanza senza sentire la sua risposta dirigendomi nell'ufficio del signor Davis
Busso due volte e una voce mi invita ad entrare Apro leggermente la porta e faccio capolino con la testa «disturbo?» chiedo
Lui scuote la testa continuando a leggere dei documenti e mi fa cenno di sedersi davanti alla scrivania
mi siedo e metto il fascicolo davanti a lui
«cosa è?» mi chiede dandomi attenzione
«sono i documenti che Ryan doveva consegnare«
lui li prende e mi guarda
«e come mai li ha dati a te?» chiede aprendoli
«perché è a letto con la febbre e diciamo che l'ho costretto a starci» lui annuisce
«grazie» si rimette a lavoro
«perché non si riposa anche lei?» chiedo guardandolo «so che questo lavoro è impegnativo ma non deve stancarsi troppo»
lui mi guarda «sono abituato a questo stile di vita»
sospiro «d'accordo, ma non si stanchi troppo, magari passi del tempo con sua moglie è un rimedio naturale per la stanchezza» mi alzo e vado verso la porta
«Desirè?» mi giro
«buonanotte»
io sorrido «buonanotte» esco dall'ufficio e vado da Ryan
appena entro noto che si è addormentato e che ha preso una Tachipirina
mi siedo vicino a lui e scanso i capelli dal suo viso «dormi tranquillo»
sto per alzarmi quando noto il suo cellulare
guardo lui, poi il cellulare, di nuovo lui e poi alla fine decido di prenderlo
prendo il biglietto dalla mia tasca con su scritto il numero di Sandy e mando un messaggio

«salve Sandy, sono Ryan Davis vorrei parlarle di una cosa importante e mi farebbe piacere invitarla domani alle 11 nella mia pasticceria «love and cookie». spero accetti il mio invito» invio

la sua risposta non si fa aspettare e ovviamente accetta. in seguito cancello la chat e rimetto a posto il telefono
vado nel bagno e prendo una pezza bagnata mettendola sulla fronte del mio uomo,
decido di dormire nella mia stanza per farlo dormire tranquillo, cosi vado a dare la buonanotte a Lou  poi vado a letto
verso le 4 di mattina mi sveglio rendendomi conto di essere schiacciata da qualcosa di pesante
guardo verso il basso e noto che Ryan sta dormendo sopra di me
«ma che ci fa lui qui?» sussurro
metto la mano sulla sua fronte e noto con mio grande piacere che la febbre è scesa
non vorrei svegliarlo ma mi sta praticamente schiacciando
«Ryan svegliati» lo scuoto leggermente e solo dopo un po' si sveglia
«che c'è?» dice assonnato
«mi stai schiacciando, spostati»
lui si alza, si mette vicino a me e poi mi tira sopra di lui
«che stai facendo?» lui si sistema con il viso sul mio collo
«dormo»
«ma dormire in maniera normale no?!»
lui borbotta «shhh dormi» sospiro e mi sistemo per bene addormentandomi dopo poco

Sono le 11:05 e sto entrando in pasticceria, saluto pierre e mi dirigo al tavolo dove vedo Sandy
Mi avvicino e mi siedo davanti a lei lasciandola spiazzata "Buongiorno Sandy"
Lei non sa cosa dire, si schiarisce la voce «buongiorno signorina Rossi»
Chiamo la cameriera e ordino un cappuccino con un cornetto integrale ai frutti di bosco, poi mi rivolgo verso di lei
"Tu cosa prendi?"
Lei mi guarda un po' confusa « nulla grazie» Appena la cameriera se ne va la guardo
« sono stata io a mandarti quel messaggio e ovviamente Ryan non sa nulla perché volevo risolvere la questione da sola»
Vedo le sue pupille allargarsi
"Non voglio fare delle accuse affrettate anche perché non ho le prove ma ti ho sentita parlare con le altre sul fatto che non ti sto molto simpatica e quindi voglio parlarne"
Lei abbassa lo sguardo
"Dimmi la verità. Sei stata tu a spingermi dalle scale e a farmi tutti gli altri dispetti?" Le chiedo con molta calma senza arrabbiarmi
Vedo i suoi occhi fissare un punto de tavolo e torturarsi le mani
"Dimmelo Sandy"
Lei alza lo sguardo "si sono stata io"
"Ok. Perché l'hai fatto?" Le chiedo
"Perché non ti sopporto" dice con voce di scherno
"Ci sarà un motivo per cui non ti sto simpatica"
Arriva la cameriera e porta il mio ordine
La ringrazio e torno a guardare Sandy
"Allora?"
"Perché non sei degna di essere la fidanzata di Ryan. Lui non ti merita"
Bevo il mio cappuccino
"Ok ognuno ha le proprie opinioni. E con la vecchia fidanzata di Ryan facevi lo stesso?"
Lei boccheggia
"No certo che no! Lei andava bene, e poi era una di noi!"
È molto agitata e si sta torturando il labbro
"Senti Sandy io so che tu stai lavorando per sostenere la tua famiglia e che quindi ti serve molto questo lavoro"
Lei mi guarda con occhi supplicanti
"Ti prego non farmi licenziare!"
"Tranquilla, non dirò nulla. In qualche modo cercherò di convincere Ryan a lasciare perdere; però voglio avere un rapporto buono con te"
Lei abbassa lo sguardo
"Sei una ragazza che lavora per mantenere i propri genitori quindi non mi sembri una che si attacca a queste cose. Però voglio capire perché tutta questa cattiveria"
Vedo che ha gli occhi lucidi
"Io, ecco te l'ho detto perché-"
"Sandy"
La richiamo fissandola seria
Ad un certo punto le scende una lacrima sulla guancia
Mi guarda "mi dispiace"
"Non piangere" apro la borsa e le do un fazzoletto
Si asciuga gli occhi e mi guarda
"Non avevo scelta"
Io la guardo confusa "che intendi?"
"Appena sei venuta a vivere alla villa ho iniziato a ricevere telefonate anonime da una donna che mi diceva che avrei dovuto fare di tutto per farti andare via. Non la volevo ascoltare ma poi ha iniziato a infastidire i miei genitori e la mia sorellina più piccola e non volevo che gli facesse del male così ho deciso di stare al suo gioco"
"Chi è questa donna?" Le chiedo
"Si chiama Gaia solari"
Rido "lo sapevo"
Lei mi guarda sorpresa "la conosci?"
"No ma ho ricevuto un messaggio anonimo e facendo controllare ho scoperto che era lei"
Le prendo una mano
"Mi dispiace che per colpa mia stai soffrendo molto. Farò mettere delle guardie del corpo per i tuoi genitori ovviamente senza che diano nell'occhio in modo da non far sospettare nulla.Ti prometto che risolverò la questione al più presto"
Lei mi guarda "non voglio che i Davis lo sappiano!"
"No no tranquilla, sono i miei agenti loro non sapranno nulla"la tranquillizzo
"Tuoi? Ma tu chi sei veramente?" Mi domanda
Io sorrido "ti spiegherò tutto lungo andare, adesso tu però continua a darle conto e riferiscimi tutto quello che ti dice"
Lei annuisce "certo! Farò di tutto per proteggere la mia famiglia"
Le sorrido "conto su di te!"

Oltre i tuoi occhi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora