20-Raggi lunari

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Passo l'intero pomeriggio con Nico per cercare informazioni sulla donna ma come avevo immaginato sono super segrete. La famiglia Landini ha preso precauzioni...
Mentre torno a casa mi squilla il telefono, così metto il Bluetooth e rispondo dalla macchina
"Pronto"
"Dove diamine sei?" Una voce urla, è quella di Ryan
"Sto tornando a casa" dico con voce tranquilla
"Dove sei stata?" Rimango in silenzio per un po' poi rispondo incerta
"Con un amico"
Sento una specie di ringhio
"Chi è?"
Io alzo un sopracciglio "non lo conosci"
"Desirè voglio sapere chi è!" Scandisce bene le parole
È chiaramente irritato, come al solito
"Senti Ryan tra 5 minuti sono a casa ok?"
Stacco la chiamata e mi concentro sulla strada

Parcheggio nel piazzale, prendo la borsa e scendo dalla macchina
Mi avvio verso le scale e noto Ryan a braccia conserte che mi guarda male
"Ciao" lo saluto cercando di sorpassarlo ma mi ferma con un braccio
Mi giro facendo il sorriso più brillante che possa fare
"Che c'è?"
Lui assottiglia gli occhi
"Mi hai staccato il telefono in faccia"
Io guardo il cielo
"Mmmm si può darsi"
Nei suoi occhi sembra ci sia un fiamma che brucia all'interno dell'Iride
In un secondo mi ritrovo catapultava sulla sua spalla a testa in giù
"Ryan mettimi giù" scalcio per farmi scendere
"Fa silenzio" guardo i vari scalini mentre sale
Do dei pugni sulla sua schiena
"Ryan dove mi stai portando?"
Lui stringe la presa "dobbiamo parlare"
"Ho capito ma c'è bisogno di portarmi così?"
Sento che apre la porta di casa
"Signorino Ryan..."
"Arthur facci servire la cena in stanza" passa avanti senza sentire la risposta
Io non ho il coraggio di guardare Arthur, sono troppo imbarazzata
Aspetto che mi faccia scendere, tanto con lui non c'è speranza
Entrato nella sua stanza mi butta sul letto
"Ehi!!" Mi alzo a sedere
"Te lo meriti"
Si siede su una sedia davanti al letto e mi guarda
"Che c'è?" Chiedo
"Voglio sapere dove sei stata" mi guarda seriamente
"Te l'ho detto al telefono, con un amico"
Lui alza un sopracciglio
"E cosa avete fatto?"
"Abbiamo fatto un giro e abbiamo pranzato insieme tutto qua"
Lui si alza e viene verso di me mettendosi a sedere sul letto
"Non ci uscirai più"
"Prego?"
"Ho detto che non ci uscirai più"
Io lo guardo male " e secondo te io ti ascolto?"
"Lo farai!" Cerco di scendere dal letto ma mi tiene ferma dai fianchi
"Ryan..." mi fa appoggiare al suo petto
"Mi hai fatto preoccupare stupida" mi giro per guardarlo
"Quando non ti ho vista l'altra sera pensavo ti fosse successo qualcosa, e oggi sei corsa fuori di casa senza dire dove andavi"
Abbasso lo sguardo e mi rendo conto di aver fatto preoccupare tutti
"Scusa"
Mi sistema un ciocca di capelli
"Non ti devi preoccupare, io sto bene davvero" lui sospira
"Sei arrabbiato?" Chiedo guardandolo
"Non sono arrabbiato" dice dandomi un buffetto  sulla fronte
"Mi hai fatto spaventare ecco perché mi sono arrabbiato ieri , tranquilla mi è passato tutto"
Mi giro verso di lui "Sei sicuro?"
Mi prende per un fianco e mi da un bacio sulla guancia
"Sono sicura scricciolo"
Metto una mano sulla sua spalla
"Ok ho capito" sento le sue labbra allargarsi in un sorriso
Mi da un piccolo bacio sul collo
"Ry!!"
Bussano alla porta
"Vai ad aprire" mi guarda e si alza
Io sospiro e mi sdraio sul letto chiudendo gli occhi
Devo assolutamente trovare delle informazioni sulla famiglia Landini; sembra l'unica strada che posso percorrere per ora
"Scricciolo alzati" apro gli occhi e vedo due piatti di pasta fumanti
"Mmm buono" mi alzo e ci mettiamo sulla sua scrivania a mangiare

Finito di mangiare, come al solito gioco un po' con Lou e verso le dieci e mezzo lo porto a letto. Quando rientro nella mia stanza trovo il vaso con la rosa di Ryan con tutti i fiori sparsi per terra e la foto della mamma rotta
"Noooo" mi inginocchio per terra tra i vetri e prendo il quadretto in mano
Prendo la foto e mi assicuro che non si sia rovinata
"Desirè!" Mi giro
lui si avvicina e prende la foto della mamma in mano e la posa sul comodino
"Alzati ti ferirai con questi vetri" mi porge la mano e la accetto
Guardo i petali neri sul pavimento tra i vetri
"Hanno distrutto la rosa che mi avevi regalato"
"Non importa"
Io continuo a fissare il pavimento
"Ehi" con una mano mi accarezza la guancia
"Tutte bene?"
"Sto bene"  vado verso il corridoio
"Dove vai?"
"Vado a prendere qualcosa per pulire" dico uscendo dalla stanza
"No, ti farai male con i vetri, chiamerò qualcuno"
Mi giro di scatto "no, farò io"
Lui si avvicina "testarda"
"Si come te" mi giro e percorro il corridoio
Devo scoprire chi è stato. Se avessi fatto pulire qualcuno non avrei scoperto niente, ovviamente è stata qualche domestica e forse ho già qualche sospetto
Torno in stanza e pulisco tutto
"Domani ti porto a prendere una cornice nuova" sorrido e lo abbraccio
"Grazie"
Mi prende in braccio "che fai?"
"Ti porto a letto" fa una pausa " in camera mia"
Cerco di scendere "no fermo"
Lui ride "Che c'è? Tanto abbiamo già dormito insieme no?"
Arrossisco " e che vuol dire?"
Apre la porta della sua stanza
"Dai Ryan mettimi giù, ma è diventata un abitudine prendermi in braccio"
"Oh meno storie, starai più tranquilla con me che da sola"
Mi fa scendere
"Devo andare a prendere il pigiama"
Provo ad uscire ma mette una mano sulla maniglia della porta
"Non ce né bisogno, ti do qualcosa di mio"
Sospiro
"Ryan"
"Scricciolo..." mi bacia la guancia e mi prende per mano portandomi davanti all'armadio. Lo apre
"Dai scegli" lo guardo con un sopracciglio alzato
Scorro tra le sue cose e prendo una camicia nera
"Questa" chiude l'armadio e lo vedo levarsi la maglia
Vado verso il bagno "Ryan?"
"Dimmi"
"E sotto cosa mi metto?"
"Nulla" mi giro fulminandolo
Lui mi sorride e si avvicina "hai paura di avere freddo scricciolo?"
Io entro in bagno
"No ho paura di te"
"Oh avanti lo sai che non ti metterei mai le mani addosso" lo vedo sorridere
Sospiro e mi chiudo in bagno
Mi spoglio e indosso la sua camicia che mi arriva fino a sopra il ginocchio
Esco mentre mi arrotolo le maniche
Lui si è messo dei pantaloni della tuta e sta parlando al telefono
Mi guarda con un sorrisetto soddisfatto e mi fa cenno di avvicinarmi
Io nego con la testa
"Vieni qui" alzo gli occhi al cielo
"Si è qui con me"
Mi avvicino e lui mette il viva voce
"Salve Desirè" questa voce la conosco
"Oh Salve John, come va?"
"Alla grande anche se ho 50 anni sono ancora giovane dentro, non so se capisci"
Ryan avvolge le sue braccia intorno a me
"Che fai?" Lo sgrido
"Ehi nipote che combini" lo riprende lo zio
"Non tiene le mani apposto!" Pizzico il fianco di Ryan ma è come se gli avessi fatto il solletico
"Non fare l'irrispettoso nipote, trattala bene una ragazza così non la trovi più"
"Ti ringrazio John tu si che sei un galantuomo"
Lo sento ridere "se vuoi qualche volta possiamo uscire"
"Non ci pensare nemmeno, buonanotte" Ryan stacca il telefono
"Antipatico" lui mi guarda serio
"Ryan" lo chiamo ma lui continua a fissarmi
"Dobbiamo andare a letto" lui annuisce
"Mi devi lasciare però"
Il suo sguardo non lascia il mio come se cercasse delle certezze in esso
Sento la sua presa allentarsi e io mi allontano un po' stordita
Salgo sul letto e mi copro con il lenzuolo mentre lui appoggia il telefono sul comodino e spegne la luce
Io mi giro di spalle e guardo la porta
Sento i suoi passi avvicinarsi e puoi il materasso si piega al suo peso
Lo sento girarsi, poi mi toglie il lenzuolo da sopra
Mi giro appoggiando la schiena sul materasso
"Ridammi il lenzuolo" sto per alzarmi ma lui mette le braccia intorno al mio corpo
"Se hai freddo ti riscaldo io" arrossisco
"No non c'è bisogno" mi bacia la guancia
"Dormi"
"No..."
"Stai qui!"
"Come se avessi scelta" dico ironica
"Non ti fidi?" Il suo volto è illuminato solo dalla luce lunare
"Io mi fido ciecamente di te"
"Allora perché hai paura di dormire con me?"
Lo guardo negli occhi
"Io non ho paura solo che, ecco penso che non mi sembra il caso di dormire insieme. Insomma noi non stiamo insieme e poi..."
Lo sento sbuffare e si gira dall'altra parte
"Ok buonanotte"
"Ryan?" Lo chiamo ma non si muove
"Ryan ti sei offeso?"
Mi metto seduta e e cerco di guardare il suo volto ma è affondato nel cuscino
Mi abbasso un po' "Ry?"
Lui si alza di scatto, mi stende sul letto e si mette sopra di me
"Rya..."
"Ma non lo capisci?" Io lo fisso
"Cosa?"
Lui si abbassa appoggiando la fronte sulla mia
"Che sei importante per me"
In questo momento la mia bocca ha la forma di una "o"
"Tu non ti rendi nemmeno conto di quanto ti sia speciale.Tu riesci a scaturire in me delle sensazioni strane"
Lui si alza mettendosi a sedere e io faccio lo stesso
"Io non me ne ero resa conto" lui si volta
"L'ho notato"
Fissa la finestra in silenzio così mi avvicino e lo abbraccio baciandogli la guancia
"Anche tu sei importante per me" lui mi stringe a se
Rimaniamo così per minuti poi mi stacco dall'abbraccio
"Ora dormiamo ok?" Gli accarezzo una guancia
Lui afferra quest'ultima e mi bacia il palmo
I suoi occhi verdi brillando con la luce lunare e non riesco non a fissarli
Si avvicina velocemente facendo scontrare le nostre labbra
Rimango sorpresa e involontariamente apro leggermente la bocca facendo scontrare le nostre lingue
Un istante, dove non riesco nemmeno a rendermi conto del suo gesto
Quando si stacca rimango immobile, impalata e fissarlo e mi tocco le labbra
Lui si stende come se nulla fosse poi vedendo che non faccio lo stesso mi tira la camicia
"Dai vieni giù" io lo guardo senza rispondere ancora stupita
Mi ha dato un bacio, il mio primo bacio
È stato... stupendo cioè non so nemmeno come spiegare come mi sento adesso
Mentre mi faccio le mie seghe mentali lui mette un braccio intorno alla mia vita e mi butta sul letto al suo fianco poi mi fa appoggiare al suo petto
"Buonanotte scricciolo"
"Mm notte Ryan"
mi accoccolo meglio a lui addormentandomi con il suo meraviglioso profumo

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