CAPITOLO 61. SERAL PT. 2

156 5 0
                                    

Pov. Umberto

Nel terzo girone, i secondi ad esibirci siamo io e Gioia. Quella che portiamo è una storia vera, basata sulla storia di un uomo in un paese della campagna inglese. La coreografia inizia con me che sono su un tavolo e i professionisti mi accompagnano, sulle loro spalle, da Gioia che si trova, vicino alla giuria, davanti ad uno specchio. Poi io faccio una parte da solo mentre aspetto che Gioia mi viene a prendere al centro dello studio per ballare insieme. Inizialmente quello che facciamo è un insieme di prese tra spostamenti con le gambe alla seconda e prese con giri. Poi la prendo facendo mettere la testa sotto, davanti il mio corpo, mentre con la mano destra la sorreggo del sedere. Lei se ne va, accompagnata da altri ballerini e resto io, al centro del palco con l'abito da sposa in mano, simbolo della coreografia.

"Venite ragazzi. Alessandra Celentano, come sono stati per te?"

"Carini, molto carini" risponde lei.

"Emma?"

"A me sono piaciuti molto."

Subito dopo la coreografia dell'abito da sposa, che poi è la canzone "Il cielo in una stanza" un autore ci viene a chiedere i nostri pareri.

Risponde Gioia:"Ci piace tantissimo. È un pezzo molto emozionante perché racconta di una storia vera e poi parla d'amore. Noi siamo innamorati -dice guardandomi- e amiamo l'amore in generale. Io le sorrido.

La terza semifinalista è Giordana. Nel quarto girone rimaniamo noi con Alberto e Vincenzo. Tocca a noi ballare adesso. Ci mettiamo in posa con l'applauso del pubblico. Portiamo un pezzo di latino. Gioia indossa una tutina bianca con i tacchi. Il modo in cui le sta è favoloso. Lei balla al centro mentre io con altri tre professionisti, tra cui Arduino, balliamo a cerchio. Poi facciamo alcuni momenti a coppia in cui ci sono sempre passaggi e giri. Finiamo con leivche fa uno stacco con il fianco di fuori, come se volesse esporre il sedere, ed io con un grand pliè che glielo guardo. Per scherzare, dopo la coreografia, mi avvicino con la testa e le do una piccola testata sulla natica. Lei mi sorride e ci abbracciamo velocemente. Maria ci chiama per sentire un po' alcuni giudizi.

"Ragazzi, chi chiamiamo? Ditemelo voi"

"Facciamo così, chiamiamo la maestra Celentano" dico io sempre ridendo.

"Ma così? Sei molto masochista" mi dice Maria

"Probabilmente si -risponde la maestra Celentano- Allora io devo dire la verità: mi sono un po' stancata di vederli."

Tutto il pubblico grida 'buhh'

"In che senso?" chiede Maria.

"Allora intanto vorrei dire che parliamo sempre di danza, non a livello personale perché non mi hanno fatto nulla."

"Alessandra -ci difende Maria- Io penso che loro siano bravissimi ballerini."

"Ma anch'io l'ho sempre detto e anch'io lo penso." ribatte la maestra Celentano.

"Il fatto che vengano dal mondo latino -dice Maria- non vuol dire che non siano bravi. Anzi, comunque sono quattro bravissimi ballerini, contando anche Rafael e Vincenzo."

"Però -spiega la maestra Celentano- se in questo momento devo fare una scelta sinceramente non scelgo loro."

Interviene Veronica:"Ma non capisco come fai a dire che ti sei stancata di vederli. Stasera hanno ballato non soltanto il latino, hanno fatto anche altro e l'abbiamo visto. Un esempio è la coreografia dell'abito da sposa. Quindi come fai a dire una cosa di questa, non la capisco."

Dopodiché inizia un battibecco tra la Veronica e la maestra Celentano. Anche Timor spende qualche parola per noi.

"Jerry, vuoi dire qualcosa?" chiede Maria.

UN AMORE SEGRETOWhere stories live. Discover now