CAPITOLO 22

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Pov. Gioia

Domenica mattina. In giro per Roma. Sfilata dei cavalli.

Tutto ok. Tranne i cavalli. Ho una paura fottutissima.

"Umberto, no. Ho paura dei cavalli. Lo sai" gli dico mentre cerco di allontanarmi dal cavallo.

"Gioia, ma come fai ad avere paura? E' un animale così tranquillo"

"Ahi, ragazzi! Che dolore! Miguel arriva verso di noi, piagnucolando e tenendosi la gamba.

"Ragazzi, dobbiamo allontanarci."

"Ma che succede? dice Umberto.

"Quel cavallo mi ha dato un calcio" dice Miguel indicando un cavallo più lontano.

"Ma non era un animale tranquillo? Dico, rivolgendomi verso Umberto.

Lui alza le mani in segno di resa! Alla fine scoppiamo tuti in una fragorosa risata!

Domenica pomeriggio

"Ragazzi prendiamo tutti un gelato"

"Federica non se ne parla. Ma dopo tutto quello che abbiamo divorato oggi cerchi il gelato? Dice Mameli.

"Se fosse per me mangerei gelati anche dopo il pranzo di Natale" ribatte Federica facendo ridere tutti.

"Io cioccolato e panna" dico

"Ragazzi, cercatemi una nuova ballerina e una nuova fidanzata" Se ne usce Umberto con una delle sue perle.

"Oh, ragazzi, cosa? dice Federica bloccando tutto.

"Siete fidanzati? E quando volevate dircelo?"

Tutti si complimentano e ci abbracciano. Tutti sorridono felici. Tutti tranne me.

"Gioia, che succede? dice Federica. "Tranquilla non lo sa nessuno. Anche se la gente inizia a conoscerci, non per forza dobbiamo spiattellare tutto.

"Tranquilla Federica. lo so non è questo."

La sera in hotel vado nella camera di Umberto.  Federico ed Alberto sono nella camera di Jefeo, li ho intravisti passando nel corridoio.

"Mi ha detto quella frase prima? -dico con ira e lussuria in volto- Bene. Adesso mi ascolti."

Lo prendo, lo sbatto sulla sedia che si trova difronte il letto.

"Tu stai qui, adesso. E non ti muovi" 

Vado in bagno a prendere il cinturino dell' accappatoio e fermo i suoi polsi. Mi metto seduta a cavalcioni su di lui.

"Tu" e gli do un bacio

"non" e gli do un bacio

"hai" e gli do un bacio

"capito" e gli do un bacio

"che" e gli do un bacio

"ti" e gli do un bacio

"ho" e gli do un bacio

"fatto" e gli do un bacio

"perdere" e gli do un bacio

"la" e gli do un bacio

"testa" e gli do un bacio

"e" e gli do un bacio

"che" e gli do un bacio

"una" e gli do un bacio

"come" e gli do un bacio

"me" e gli do un bacio

"non" e gli do un bacio

"la" e gli do un bacio

"trovi" e gli do un bacio

"nemmeno" e gli do un bacio

"in" e gli do un bacio

"un'altra" e gli do un bacio

"vita" e gli do un bacio

Metto le mani tra i suoi capelli che appositamente tiro e chiedo l'accesso alla sua bocca. Accesso che da bravo ragazzo mi concede.

"Gioia, se continui così, io credo di non resistere."

"Allora ti ricorderai di non prendere un'altra partner e che posso mangiare gelati tutte le volte che voglio" dico giocando con il suo limite. 

"Gioia, io credo di non capire niente."

"Bravo bambino -dico ammorbidendomi un po'- adesso agisci."

Detto questo, dentro la camera di Umberto Gaudino è avvenuto il più bel chiarimento.

***Tina_Tina***

Sono rimasta molto indietro con le pubblicazioni. Umberto è al serale, alla sesta puntata ed io ancora sono al pomeridiano. Scusatemi ma l'Università mi prende un sacco di tempo. Meno male che i capitoli li avevo scritti ed oggi, tra un capitolo e l'altro di storia della filosofia, posso pubblicare. Ci vediamo al prossimo capitolo! 

UN AMORE SEGRETOWhere stories live. Discover now