CAPITOLO 23

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Pov. Gioia

Il lunedì siamo tutti in sala relax, aspettando che ci chiamino per le consuete lezioni. 

"Ragazzi ma la maglia verde di Alberto? dice Vincenzo, mentre tutti ci complimentiamo con lui in un mega abbraccio di gruppo.

Umberto ed Alberto si abbracciano un po' di più, hanno legato molto loro due.

"Ora mi si vede la panza perché il verde spicca" dice Alberto facendo ridere tutti

"Albè, inizia dal portamento -suggerisce Umberto- alza la schiena." dice mettendogli una mano nella zona lombare.

"Sicuramente la maglia sta meglio a Valentina" dice Alberto, vedendola uscire dagli spogliatoi e venire verso di noi.

"Si ragazzi. Però, per quanto riguarda i maschi, il più bello è Umberto e soprattutto il verde gli sta benissimo con il rosso dei suoi capelli." dice mentre cammina "sfilando" verso di noi.

"Certo Valentina, sono la prima a dirlo, ma stavamo parlando della "panza" , dei capelli neri e ricci di Alberto. Dico virgolettando "panza" con le dita.

"Che c'è? Sei gelosa? dice lei.

"Io? Ma figurati. Sei tu che sei fuori luogo."

Lei mi guarda con un'espressione strana in volto, con un'aria di sfida.

Per fortuna la discussione finisce lì, dato che ci chiamano per le lezioni.

A me non frega se qualcuno sa o meno che io ed Umberto stiamo insieme. E so benissimo che magari potrebbe ricevere molti complimenti, ma un conto è farli fine a se stessi, un altro conto è ammiccare e sfidare un'altra persona.

Per fortuna ho avuto modo di scaricare la tensione e la rabbia durante le varie lezioni.


La sera siamo tutti in hotel, io sono da sola in camera. Mando un messaggio ad Umberto dicendo che Ludovica è da jefeo mentre Giordana è con alberto.

"Ehi, gelosona" dice lui mentre chiude la porta.

"Io? Gelosa?"

Mi avvicino a lui prendendolo per il girocollo della maglia.

"Umberto tu non hai capito una cosa: SEI MIO. Non credo ci voglia una laurea per capirlo."

"Amò ma era solo un complimento."

"Non fine a se stesso. Un conto è dire che sei bello, e questa cosa si sa. Ma un altro è dirlo mentre qualcuno mi guarda, sfidandomi.

Mi abbraccia e mi bacia.

"Shh! Non dirlo neanche per scherzo. Io ho occhi solo per te, anche se fosse."

"Anche se fosse un cazzo. Sei mio e di nessun'altra. Ricordalo. Per sempre."

Detto questo annullo le distanze, dimostrando veramente che è mio. 


Le giornate di martedì, mercoledì e sono state leggere, diciamo. Pesanti, come al solito, per le lezioni ma ci siamo trovati molto in sala relax. Soprattutto per un gioco con Maria intitolato 'Indovina il giudice'.

Questo ci ha permesso di accantonare le incomprensioni quotidiane. Non sono mancati i momenti di leggerezza durante le assegnazioni dei cantanti dato che noi ballerini abbiamo improvvisato qualche coreografia. 

***Tina_Tina***

Capitolo un po' di passaggio. Ci vediamo al prossimo Mi raccomando lasciate tante stelline!

UN AMORE SEGRETOWhere stories live. Discover now