•40•✴️La potenza di una lacrima ✴️

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(premessa; questo sarà l'ultimo capitolo e ho deciso di scriverlo in terza persona com'è giusto che sia, quando ho iniziato questo libro anche il primo capitolo lo era perciò mi sembra giusto che lo sia anche l'ultimo.
E poi penso che la storia viene descritta meglio così, spero tanto che vi piacerà perché è davvero molto importante per me ❤️ci ho messo giorni per scriverlo e spero di essere riuscita a scrivere un buon libro.  Detto questo buona lettura e....vi avviso essendo l'ultimo non mi andava di dividere non per noia, ma semplicemente perché so che è fastidioso una lettura a metà, perciò vi consiglio di prepararvi degli spuntini perché sarà super lungooo.🤪❤️ . Baci e vi voglio bene ❤️😘

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Il mattino dopo Ginevra si svegliò, una fioca luce fredda flirtava dalla finestra. La pioggia tamburellava sugli alberi.
Si sforzò di aprire entrambi gli occhi e si accorse di trovarsi nella stanza di Cinque.
Notò con stupore che c'era un peso accanto a lei.
Era Cinque, inginocchiato per terra con le braccia sul bordo del materasso.

<<Sei stato qui tutta la notte? >> Gli domandò.

<<Io non ti lascio.>> Affermò convinto.
Ginevra si avvicinò di più a lui per guardarlo meglio e si accorse che non sentiva più nulla per lui, amore odio. Niente. Indossava ancora i vestiti di quella sera prima.
Lui le baciò la fronte, poi le labbra.
Ginevra lo spinse via con acidità.

<<Pensavo che baciandoti ti ritornasse... insomma che saresti stata di nuovo tu.>> Disse deluso.
Ginevra lo guardò divertita.
<<Perciò sai del mio potere...>>
Lui annuì. <<Ti prego, riaccendi l'interruttore non puoi farmi questo..>>

<<Oh quanto parli, possibile che parli sempre! Sono questa ora, perciò ti conviene accettarlo.>>

<<Ginny.>> Disse dolcemente il suo nome, con quel nomignolo che usava sempre per infastidirla ma che, da un po', le stava piacendo, ma a lei non fece più effetto, così si alzò in piedi e uscì dalla stanza ma prima di andarsene disse. <<Finché non riaccenderai l'interruttore, starai qui.>>

<<Che-cosa?>> Scandí lei arrabiata cercando di sfondare la porta.

<<Che stai facendo,Cinque è Ginevra!>> Disse Allison avvicinandosi alla porta della camera.

<<Non è più lei Alli, ieri ho visto che ha fatto qualcosa, ha un altro potere ok.>>

<<Un altro, e quale?>>

<<Spegnere le emozioni. Non so che fare Allison, cazzo non doveva andare così, no no io dovevo fare qualcosa ieri, salvare tutti quanti...>> Disse passandosi una mano fra i capelli mentre le urla di Ginevra si propagavano per tutta la casa.

<<Allora stalle accanto, falle capire quanto la ami e che non la lasci neanche in un momento brutto, fidati riaccenderà le emozioni.>>rispose rivolgendo uno sguardo alla porta dove c'era Ginevra che la prendeva a calci.

<<Allora non capisci, ci ho provato , l'ho anche baciata ma nulla non gli importa più niente, la casa è VUOTA!>> urlò frustato per poi andarsene scendendo le scale.
Allison lo raggiunse.

<<Allora dobbiamo provocarla.>>

<<Eh? Ma sei impazzita, così causa l'apocalisse...no non se ne parla.>> Affermò convinto.

<<Fidati so come si sente ora, e se non vuole la carota usiamo il bastone, potrei provocarla.>>

<<No cazzo!! Io non la perderò per colpa vostra,avete sentito!?>> Li guardò minacciosi. <<Cercherò un altro modo.>> Disse per poi teletrasportassi.

'Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te' ☂️💗 [T.U.A🤍] 1° LibroOù les histoires vivent. Découvrez maintenant