•19•✴️ perché ti ostini a salvarmi?✴️

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Quando riaprì gli occhi, sentii uno strano sapore metallico sulle labbra.
La pioggia cadeva abbondante e i tuoni rimbombavano in lontananza.
Un fulmine cadde poco distante, caricando l'aria di elettricità. Non capivo più nulla.
La mia spalla premeva contro qualcosa di caldo che si sollevava e poi si riabbassava. Impiegai un po' a capire che si trattava del petto di Cinque, caspita, era così bello stare così con lui, era così caldo e morbido e mi faceva sentire così maledettamente al sicuro.
Eravamo seduti sul dondolo di casa mia, il suo braccio intorno alla vita mi stringeva forte forte.
Non osavo muovermi. Ero consapevole di quanto fossimo vicini, avrei voluto strappargli un bacio, ma il mio orgoglio me lo impediva , dopo il suo comportamento poteva andare a quel paese. La sua coscia premeva contro la mia, e in quell'istante non capì più nulla, la rabbia contro di lui svanì, sono orgogliosa ma allo stesso non posso fare a meno di perdonare una persona...sono fatta così.
Il suo respiro profondo e regolare sotto le mie dita...la sua mano mi stringeva la vita mentre con il pollice mi accarezzava piano disegnando piccoli cerchi proprio sull'orlo della mia maglietta.
A ogni cerchio la maglietta saliva un po' finché non sentii il calore della sua pelle sulla mia. Tremavo e allo stesso tempo andavo a fuoco.
Non mi ero mai sentita così...
La sua mano si fermò.
Mi tirai su e vidi i suoi bellissimi occhi verdi che mi fissavano.

<<Cosa... è successo?>>

<<Sei svenuta.>>
Rispose togliendomi il braccio dalla vita.

<<Davvero?>> Chiesi mettendomi un po' di distanza fra noi mentre mi scostavo i capelli bagnati dal mio viso.
Cinque annuii. <<L'orso, deve averti spaventata e sei svenuta, ho dovuto portarti via in braccio.>>

<<Per tutto il tragitto?>> Accidenti e me l'ero perso? <<E... l'orso?>>

<<È scappato. Spaventato da un tuono credo.>> Si strinse nelle spalle e mi studiò il volto.
<<Stai bene?>>

<<Un orso che ha paura del temporale>>

<<Che cosa vuoi che ti dica?>>

<<Che fortuna eh..>>

<<Fortuna, si fortuna...>> Mi guarda con un sopracciglio alzato, che ho detto di strano?

Mi scosto i capelli bagnati sulle spalle, devo asciugarli prima che mi ammalo come l'altra volta.

<<Sembri un gatto spelacchiato.>> Dice ridendo.

<<Molto gentile..>> dico sbuffando.

<<Invece il look bagnato ti dona.>> Ribatté lui.

Misi il broncio. <<Bugia.>>
Cinque mi sollevò il mento. <<Non potrei mai mentirti.>>
Avrei tanto voluto dire qualcosa di intelligente , o di malizioso ma il modo in cui mi guardava ...non sapevo più come mi chiamavo.
Si chinò su di me, le labbra leggermente socchiuse e lo sguardo innocente. <<Ora capisco.>> Dice all'improvviso.

<<Cosa?>> Chiesi piano.

<<Mi piace quando arrossisci.>> La sua voce era poco più che un sussurro mentre con il pollice mi accarezzava la guancia.
<<Mi spieghi perché ti ostini a salvarmi?>>

<<Perché...tu mi piaci Ginevra, è così difficile da credere.>> Ha appena detto che gli piacciono. Siiiii! Okey basta!

<<In realtà sì, dopo come mi hai trattato...>>

<<Shh...!>>

Chinò la testa e accostò la fronte alla mia. Restammo lì seduti spiazzati da quel sentimento che prima non c'era.
Dimenticai quasi di respirare. Il mio cuore inciampò poi s'immobilizzò , nell'attesa.
Lui non mi piaceva...e io non piacevo a lui , tutto questo era assurdo , ma allora perché voleva BACIARMI? non può essere così stronzo da mentirmi solo per uscire con me, e chissà in un giorno futuro lasciarmi come se fossi un oggetto. No, questa non sono io , non sono una ragazza semplice da conquistare, ci vuole sacrificio quando si ama una persona.
Il suo sorriso svanì sulle labbra. Nei suoi occhi leggevo: paura , disperazione, ma non smise neanche un secondo di fissarmi. Perché era preoccupato? Cos'era quella paura che gli leggevo negli occhi ma che non voleva a tutti i costi, farmi sapere.

Il tempo sembrava essersi fermato , ogni secondo prolungava l'agonia.
I suoi occhi ora brillavano di un verde più intenso.
Il suo volto si contorse come se stesse lottando contro se stesso per non baciarmi.
In quel momento capii che prese una decisione , perché fece un respiro profondo, chiuse gli occhi. Sentii il suo respiro sulle mie labbra. Dio.
Sapevo che era sbagliato, che quel ragazzo mi avrebbe portato solo guai...ma cavolo non ci riuscivo , volevo solo le sue labbra su di me.
Il cuore mi diceva: fallo , ma la mia mente diceva di urlargli le peggio cose.
In quell'istante, l'istante in cui stesse per posare le sue labbra su di me , con la mia mano gli girai il viso dall'altra parte. Oddio cosa ho fatto? Il suo sguardo mi metteva paura ora, mi guardava male. Ma non è colpa mia , lui si stava avvicinando troppo e io non volevo che il momento che aspettavo da tutta la vita succedesse con lui.

<<Perché. Lo.hai.fatto?>> Mi chiese scandendo le parole una ad una.

<<Come ti permetti a baciarmi , eh? Non so chi credi che tu sia ma chiariamo subito una cosa. IO NON SONO LE "ALTRE".>> Mi voltai di scatto ed entrai in casa mia lasciandolo lì sul portico.





























Angolo autrice:
Povero Cinque ragà 😂😂😂😂 ahahah. Ok. Mi dispiace aver rovinato questo momento così intimo, ma solo perché il meglio deve ancora arrivare 😏mi farò perdonare prometto😌❤️

'Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te' ☂️💗 [T.U.A🤍] 1° LibroOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz