•31•✴️Ritorno all'Umbrella✴️

3.1K 119 31
                                    

Quando mi presentai alla loro porta, alle 5:34 precise, sembrava che in casa fosse scoppiata la terza guerra mondiale.
Mi permisi di entrare, visto che nessuno si degnava di venirmi ad aprire.
<<Non ci credo vi siete finiti tutto il burro d'arachidi!>> Misi cautamente il piede in sala da pranzo. Non sarei entrata in cucina neache morta.
<<Non l'ho mangiato io!>>
<<Allora sì è mangiato da solo!>> Urlò Cinque , a quanto pare andava pazzo per il burro d'arachidi.
<<Sarà stato il cucchiaio...anzi no, il barattolo stesso!>>
<<Quel barattolo non c'è la racconta giusta!>> Scherzó, quella voce doveva essere di Klaus. Soffocai una risata quando finché non udì dei passi alle mie spalle.
Cinque era appoggiato allo stipite della porta. Per un attimo mi limitai a guardarlo ...era così bello, con quei capelli spettinati e gli zigomi illuminati dalla luce fioca del grande lampadario. Le sue labbra s'incresparono in un mezzo sorriso e io...mi sentì avampare, non ero ancora abituata va bene.
Continuavo a fissarlo senza parole, sarei corsa da lui per abbracciarlo ma la sua famiglia si presentò in sala da pranzo per guardarmi, l'ultima volta che ci siamo visti, bhe non è stata una bella chiacchierata.
<<Emh..ciao.>> ciao, sul serio, non sapevo che dire, ero in imbarazzo.
Per fortuna Allison piombò su di me abbracciandomi, grazie a Dio, non volevo essere in lite con lei, è stata l'unica che mi era stata affianco e amica.
<<Volevo scusarmi con tutti voi , per il mio giudizio troppo affrettato, non dovevo scusate..>> sentivo lo sguardo di tutti rivolto su di me, ma soprattutto quello di Cinque che mi guardava come solo lui sapeva fare.
<<Non preoccuparti bimba.>> Disse klaus abbracciandomi al ché Cinque gli rivolse un sguardo infastidito, era geloso sicuro.
<<Si, anchio volevo scusarmi..>> disse Luther.
<<Non preoccuparti, e nemmeno voi, davvero è tutto apposto ora.>> rivolgo un sorriso a Cinque ma lo distolgo subito, chissà se gli avrà accennato a gli altri di noi, che poi non so nemmeno io cosa siamo, siamo fidanzati? Quel bacio che c'è stato tra di noi, è stato bellissimo, veloce devo ammettere ma intenso, non sono molto brava a baciare, d'altronde non ho mai fatto pratica perciò... chissà se gli sarà piaciuto, ha avuto molte ragazze ha detto, so che mi ha detto che ama me, ma non posso farne a meno ho questa costante paura che qualcuno possa abbandonarmi di nuovo, proprio come ha fatto il mio ex migliore amico , Daniel era importante per me, ma ieri... Trattenni le lacrime ma purtroppo i miei occhi mi tradirono, è proprio vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, in un modo o nell'altro riescono a far capire l'altra persona che cosa stai provando in quell'istante. Una cosa che odio, purtroppo.
Cinque mi guardò apprensivo e si avvicinò a me , sussurandomi all'orecchio un: <<tutto bene, piccola?>> Dio, tremai come una foglia. La sua voce come un sussurro all'orecchio era indescrivibile. <<Sto bene , tranquillo.>> Dissi cercando di essere più che convincente.
<<Ragazzi, ora che lei sa di noi, e che sa dei suoi poteri, dobbiamo trovare una soluzione.>> Disse Cinque.
<<E come?>>chiese Diego che per tutto il tempo era rimasto seduto a fissare i suoi coltelli. Devo ammettere che ancora mi sento a disagio a stare qua con loro, voglio dire e tutto così nuovo per me, io che ho dei poteri tutta la faccenda della commissione. È troppo da digerire, dopo io e Cinque dovremmo parlare.

<<Non lo so Diego, perché non fornisci tu ogni tanto qualche soluzione..>> disse rivolgendogli un sorriso.

<<Forse, per cominciare, non dovevi portare all'accademia questa ragazzina, che tra l'altro , sarà lei a causare la fine del mondo, Cristo Cinque dovevi proprio innamorati di lei eh..>> rimasi sbigottita da quella risposta, tutti ora fissavano Cinque.
<<Ragazzi, non è il momento di litigare, l'apocalisse è fra cinque giorni.>>disse Allison per calmare le acque ma in quel momento Cinque era una tempesta, si vedeva dal suo sguardo che voleva spaccare la faccia di Diego, gli presi la mano sperando che lo calmasse il mio tocco e per mia fortuna lo fece.
<<Non ho ho voglia di parlarne questa sera.>> Disse lui prendendomi la mano e con il suo potere ci teletrasportammo in quella che dovrebbe essere la sua cameretta, era ancora arredata con giochi che probabilmente erano di quando era piccolo, al dire la verità sembrava che non ci dormiva da molto in quella stanza. Giusto, ieri sera mi aveva raccontato che era stato...nel futuro. Suona sempre strano dire queste cose, per una come me che era abituata a una vita normale. Mi guardai attorno facendo scorrere lentamente la mano sui vari oggetti, la caccio d'impulso timidamente. Mi volto vedendo che si è seduto sul letto scrutandomi con attenzione, chissà a cosa sta pensando, vorrei tanto sapere cosa gli frulla quella testa. Timidamente mi avvicino a lui e in tutta risposta lui mi cinge forte i fianchi e lieve gemito fuoriesce dalle mie labbra.
Mi siedo sulle sue gambe, anche se mi sento terribilmente in imbarazzo. <<Vuoi sederti sul letto?>> Lo aveva capito, per fortuna. <<Si.>> Dissi sedendomi. Lui mi accarezza il viso dolcemente e mi guarda, Dio quei occhi verdi, e dal primo momento che li ho visti che avrei voluto stare li ore e ore a fissarli, improvvisamente mi tornò in mente la domanda principale che avrei tanto voluto fargli da tempo, raccolsi tutto il mio coraggio e gli chiesi. <<Cinque...io, cosa sono per te?>> Lui smise di accarezzarmi e mi guardò attentamente. <<Ti prego, io devo saperlo..>> aggiunsi.
<<Non è facile per me dirlo lo sai Ginny?>> Io lo guardai. <<Lo so Cinque.>> Misi una mano nei suoi capelli, e dalle sue labbra scappò un gemito. Non pensavo di provocargli tanto piacere, mi rende felice.
<<Ginevra Clark, voglio che tu sia la mia ragazza.>> Disse velocemente, era in imbarazzo , che carino, da un lato mi faceva morire dal ridere. Cinque Hargrevees che è in imbarazzo non l'ho mai visto. Sento nuovamente quell'elettricità tra di noi, la stessa che sentii quella mattina dell'incidente con la macchina, quando mi afferrò la mano per alzarmi dal sedile, sentii la stessa elettricità. Succede sempre quando sono con lui, ma perché? Sento che noi due siamo destinati a stare insieme, sembra sciocco da parte mia, ma forse è proprio questo l'amore. Decido di non pensarci troppo e gli getto le braccia al collo.
<<Che vuoi fare piccola...>>
Sussura passandomi l'indice tra le mie labbra.
<<Non saprei..>> dico sinceramente.
Lui mi guarda le labbra e inizia a baciarmi con passione. Mi piaceva da morire quella sensazione che provavo. Mi fermai e mi allontanai leggermente da lui per guardarlo meglio.<<che c'è?vuoi che smetta?>> Mi sento sciogliere quando mi parla dolcemente, al ché è strano, lui era sempre stato stronzo, penso che lo sia solo per proteggersi ma in fondo è dolce e non lo vuole dimostrare.
La luce della luna illuminavano i suoi occhi verdi. <<No emh... dobbiamo parlare prima.>>
<<Ok.>> Dice sistemandosi meglio sul letto.
<<Non che sono affari miei ma, tu ora hai detto che sono la tua ragazza e mi hai detto anche che mi ami quindi..>>
<<Vai avanti Ginny...>> Mi incoraggia lui.
<<Chi era la bionda del bar..>> abbassò lo sguardo sapendo che ero già rossa. Lui scoppia a ridere. Che ho detto di strano.
<<Non c'è nulla da ridere.>>
<<Ma come no ahahah, sei ancora gelosa di quella li?>> Io lo guardai offesa, lui si ricompose e proseguì. <<Era una amica di tempo fa'..>>
<<La verità Cinque, non voglio stare con uno che mi racconta bugie, non farlo anche tu ti prego, ti amo troppo per lasciarti andare.>> L'ho detto per la seconda volta ad alta voce. wow.
Lui si fiondò sulle mie labbra baciandomi con foga. <<Piccola mi fai morire..>> mi accarezzò le coscie, gesto che mi fece impazzire, il suo tocco aveva uno strano effetto sul mio corpo. <<Quello che ho detto è vero piccola, era una che avevo conosciuto tanto tempo fa' e che è innamorata ancora di me...e so che ora sarai ancora più gelosa , ma lei per me non vale niente.>> Dice freddamente. <<Ti credo Cinque.>> Ripresi a baciarlo.
<<Lo sai che ora sei mia vero?>> Mi posò alcuni baci sotto la mandibola e io annuisco incapace di parlare. Ora le sue labbra si posarono appena sotto il mio orecchio e su quel punto inizia a succhiarlo lievemente. <<Oh, cinque.>>mormoro e lo stringo ancora più forte, lui mi posò delicatamente sul letto. <<Dio ginevra, amo quando pronunci il mio nome. Detto da te è ancora più bello.>>
Lo stavo eccitando si vedeva. Io però ero tanto nervosa, non avevo mai fatto questo tipo di cose, ne tantomeno sapevo come ci si doveva comportare.
<<Sei a disagio piccola?>> Riesce sempre a capirmi , lo posso amare più di così. <<No tranquillo.>> Gli accarezzò i capelli. Un semplice bacio sul collo e sento già che sto per esplodere. Le sue labbra sono così...soffici , piene, e quando si posano sul mio corpo è la sensazione più bella del mondo, giuro. Vorrei che restassimo così per ore.
<<Vorrei farti gridare il mio nome piccola...>> Dice lasciandomi un altro bacio umido sul mio collo abbassando leggermente la maglietta e lasciandomene un'altro sul seno. Sono così agitata per quella situazione, io sotto e lui sopra di me che mi stava guardando il reggiseno, nessuno me lo aveva mai visto.
<<C-cinque io...non l'ho mai fatto...>> Dissi quasi in un soffio sapendo che ero già di un bel colorito , lui mi guardò sbalordito, perché doveva guardarmi in quel modo, mi faceva sentire a disagio per non averlo mai fatto. Mi cinse più forte i fianchi. <<Meglio piccola, non sai quanto questo mi renda felice, sarò il primo a toccare il tuo fiore..>> disse mentre fece scivolare giù la gonna, io arrossì violentemente a quelle parole, nella mia testa avevo immaginato molte volte questo momento su come sarebbe stato, ma ora che sono veramente qui, bhe... è tutt'altra cosa.
<<Dio piccola, sei così bella...il tuo corpo è così...>> Mi baciò l'interno coscia e non potei fare a meno di gemere. <<Il suono dei tuoi gemiti...mi piace anche questo... sarà la mia canzone preferita Ginny>> mi levò delicatamente le mutandine e io mi coprì d'impulso, ero troppo timida e mostrarmi a lui era difficile, e se non fossi abbastanza per lui? Se non fossi come le altre con cui è stato?
Lui mi prende i polsi e li appoggia sul mio fianco. <<Non devi mai coprirti con me, mai piccola, sei bellissima...>>
Io lo guardai ancora poco convinta. <<Ma tu avrai visto mille ragazze nude Cinque..>>
<<Ma nessuno era come te Ginevra.>> Nella sua voce si poteva leggere tutta la sincerità, e per fortuna mi tranquillizzai. Capì che lo volevo a tutti i costi so che era la prima volta e avrebbe fatto male ma volevo provare almeno. <<T-ti voglio Cinque.>> Dico cercando di non essere così impacciata ma purtroppo lo sono.
Lui mi guardò e nel suo sguardo si poteva leggere tutta l'elettricità , l'adrenalina che provava nel guardare il mio corpo. <<Oh Ginny, anch'io ti voglio non sai quanto , da quanto tempo aspetto questo momento , da quanto tempo il mio corpo desidera stare a contatto con il tuo, fonderci l'una nell'altro, ma...>> Disse fermandosi e accarezzandomi le guance. <<Ma..?>> Chiesi esasperata..lo sapevo non gli piaccio abbastanza. Feci per andarmene ma lui mi fermò e mi fece sdraiare nuovamente. <<Dove pensi di andare piccola?>> Poi capì. <<Pensi che non mi piaci, Ginny non voglio farti male, e che la tua prima volta...>>
<<Sono pronta Cinque, davvero, voglio farlo.>>
<<Aspettiamo ancora un po' piccola, non voglio metterti fretta ok. Questo non vuol dire che non possiamo fare qualcos'altro..>> Annui e lui mi prese a baciare nuovamente mentre con la mano scese nelle mie mutandine iniziandomi a toccare, all'improvviso sentì un brivido di piacere. Nessuno mi aveva mai toccata lì,era una sensazione strana, ma allo stesso tempo piacevole, sentire la sua mano dentro di me, non di chiunque ma la sua, era ancora più bello EMI faceva sentire maledettamente bene cazzo.  <<Cavolo Ginny, sei così bellissima.. è incredibile che non hai ancora perso la verginità...>>
<<Cinque...ti prego mi sento a disagio.>> Dissi mentre mi scappò un altro gemito, mi stava piacendo da impazzire, chissà se pure a lui.
<<Non devi Ginevra è una tua scelta. Non c'è un età giusta per farlo, c'è solo la persona giusta, e io lo sono ...>> Dice facendo uno dei suoi soliti sorrisetti.
<<E tu perché hai deciso di farlo con quelle...?>>
Lui alzò lo sguardo verso di me. <<Ginny te l'ho detto, non lo facevo per amore...era sesso, con te no. Con te non lo è affatto giuro, vedere cosa ti provocò solo toccandoti non sai quanto mi renda felice e orgoglioso di essere finalmente tuo...>> mi accarezza delicatamente il seno destro e mi scappa un gemito e anche lui, gli piace vedermi in questa situazione questo è chiaro. Chiudo gli occhi e mi iniziono a tremare le gambe.
<<Brava piccola, vieni per me.>> Mi sussura e io sento che sto per perdere il controllo. <<Guardami Ginny..>> alzo lo sguardo e lo guardo ,la vista di lui che mi bacia i seni mi fa perdere il controllo. <<Cinque!!>> Lo ripeto più volte il suo nome e a quanto pare, dal rossore delle sue guance piaceva pure lui, cinque era arrostito cavolo. Riporto la respirazione alla normalità e lo guardo. <<Ti...ti è piaciuto piccola?>> Mi chiede titubante. <<Molto... perché sei così titubante sulla mia risposta?>>
<<È la prima volta che mi importa gin, e volevo che ti piacesse , ti amo tantissimo cerbiatta mia.>> Mi diede un leggero bacio sulle labbra. Non so perché ma mi piace che mi chiama così. Io lo stringo forte a me e tra l'incavo del suo collo sussurro. <<Anch'io ti amo Cinque Hargrevees.>> Lui mi guardò negli occhi e giuro che per un'istante anche i suoi occhi si illuminanarono a quelle parole.




















Angolo autrice:
Bheeeee? Che Ve ne pare??😏😏
Dio spero vi sia piaciuto ciò messo anima e corpo giuro a farlo venire perfetto😂 ho cercato di renderlo dolce ma anche SMUT , tranquilli che poi nei prossimi capitoli lo faranno dai...😂 Fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuto così o devo cambiare. Baci baci 😘😘

'Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te' ☂️💗 [T.U.A🤍] 1° LibroKde žijí příběhy. Začni objevovat