writer | taekook [traduzione italiana]

tre.

Non molto tempo dopo tutti tornarono a fare le loro cose. Kaesi giocava ai videogiochi, facendo a turni con Hoseok e Taehyung. Namjoon e Seokjin si stavano coccolando su un lato del divano mentre sull'altro lato Yoongi era addormentato vicino a Jimin.

Mentre tutti erano occupati a fare cose diverse, il bruno andò in cucina - che era vicino al soggiorno. Aprì il frigorifero e afferrò la bottiglia di succo d'arancia, solo per vedere che non c'era il succo d'arancia dentro. Jungkook sospirò, già capendo che il gruppo di sette l'avesse finito. Chiuse il frigorifero e andò verso uno degli armadietti per prendere un bicchiere di vetro e metterci dell'acqua.

"Sai che avrei potuto farti un thè o qualcosa del genere, giusto?"

Jungkook guardò su e notò il ragazzo dai capelli argentati appoggiato ad un mobile con un sopracciglio alzato. Il bruno in risposta si strinse semplicemente nelle spalle e andò oltre al lavandino per riempirsi il bicchiere. Girò il rubinetto e aspettò che l'acqua diventasse più fredda.

"Non è difficile dire che non ti fidi ancora completamente di noi, Jungkook-ah," disse Jimin rimanendo nel suo posto, appoggiato al mobile. "Sono sicuro che sia difficile capire tutto in breve tempo, ma siamo veramente noi. Siamo qui per aiutarti a finire la storia."

Jungkook stava parzialmente prestando attenzione a Jimin, la sua testa faceva troppo male a causa di tutte quelle informazioni.

"Va bene se non ti fidi ancora di noi, ma sappi che noi siamo qui per te" Jimin guardò fuori nel soggiorno, guardando tutti i suoi amici. "Non è frustrante solo per te scrivere una storia d'amore, ma è frustrante anche per quei due quando uno già piace all'altro, ma l'altro non prova lo stesso."

Jungkook sollevò un sopracciglio a quelle parole non appena finì di riempire il suo bicchiere con l'acqua fredda, chiudendo il rubinetto dopo. "Questo cosa significa, Jimin?" chiese, portando il bicchiere alle sue labbra per prendere un sorso di quel liquido freddo.

Jimin si girò a guardare il giovane ragazzo con un triste sorriso sulle sue  labbra. "Non è difficile capire che a uno dei due piace l'altro, ma è difficile per loro quando l'altro non prova lo stesso" disse semplicemente il ragazzo dai capelli color argento. "È per questo che siamo qui per aiutarti, ma..." il resto della frase di Jimin fu detta così a bassa voce che il ragazzo più giovane non la riuscì a sentire.

"Che hai detto alla fine? Non ti ho sentito" chiese il bruno bevendo un altro sorso di acqua.

Jimin spalancò gli occhi per vari secondi prima di tornare normale, il triste sorriso fu sostituito da uno autentico. "Nulla, Jungkook-ah. Concentrati solo sul finire la tua storia d'amore, vabene? Siamo tutti qui ad aiutarti." Detto questo,il ragazzo dai capelli color argento se me andò, lasciando il bruno confuso e curioso riguardo a quello che il maggiore avesse detto.

"Tutto ciò mi sta facendo venire il mal di testa" il bruno gemette. Posò il bicchiere d'acqua e andò nel soggiorno. Tutti stavano facendo ciò che stavano facendo prima che il bruno andasse in cucina, quindi decise di non interromperli e andò a prepararsi per andare a visitare Yugyeom al lavoro.

Jungkook andò nella sua camera da letto e chiuse la porta dietro di sè. Camminò verso il suo armadio per guardare i vestiti che aveva, in ricerca di un outfit semplice.

Prese una maglia a strisce blu e bianche e un paio di jeans neri. Non era molto, ma stava solo andando a trovare Yugyeom quindi non gli importava come appariva - non gli importava mai, sinceramente. Jungkook afferrò l'orlo della sua maglietta e l'alzò oltre la sua testa prima di girarsi per raggiungere la maglia nuova posta sul letto.

In quel momento, Taehyung piombò nella stanza del bruno.

Gli occhi di Taehyung si spalancarono non appena notò di essere entrato nel momento sbagliato. Le sue guance si accaldarono, facendole diventare rosse. "S-scusa, Jungkookie!" esclamò il biondo, inchinandosi come per chiedergli scusa e uscendo dalla stanza del bruno.

Jungkook scosse la testa, mettendosi rapidamente la maglia. Poi si cambiò rapidamente i pantaloni - non volendo che il biondò entrasse senza preavviso per la seconda volta e che vedesse qualcosa che non doveva vedere. Una volta che il bruno fu completamente vestito, uscì dalla sua camera, e andó verso il bagno per lavarsi i denti.

Dopo che Jungkook fu completamente pronto, andò in soggiorno per uscire di casa. Si mise rapidamente le scarpe - che erano un paio di timberland- poi prese la sua giacca in caso il tempo non fosse buono e facesse troppo freddo. Prese le chiavi, pronto a lasciare casa inosservato, quando fu fermato da un certo biondo.

"Jungkookie, dove stai andando?" chiese Taehyung, piegando la testa di lato. Era seduto per terra, aspettando il suo turno per giocare al videogioco quando notò il bruno uscire fuori dalla porta senza dire nulla a nessuno.

Tutti gli occhi furono allora concentrati sul bruno - escludendo Kaesi che stava giocando ed era troppo concentrata sul videogioco. Anche Yoongi si era svegliato, sebbene tornò subito a dormire perché il ragazzo dai capelli color argento stava giocando con i suoi capelli. Ci fu un breve silenzio nel quale tutti si concentrarono sul bruno, aspettando una risposta alla domanda del biondo.

"Sto soltanto andando a trovare un mio amico" Jungkook incrociò le braccia al petto. "Perché mi state tutti guardando in questo modo? Mi state mettendo a disagio."

"Possiamo venire con te, Jungkook-ah?" chiese Hoseok emozionato, rimbalzando leggermente al pensiero di andare da qualche parte fuori dalla casa del bruno.

Il bruno guardò il ragazzo dai capelli arancioni come se fosse pazzo. L'ultima cosa che Jungkook voleva fare era portare il gruppo di sette fuori in pubblico, particolarmente se essi erano i suoi personaggi.

"per favore possiamo venire?" chiese Seokjin, con occhi brillanti.

Jungkook sospirò, non sapendo cosa fare. Da un lato poteva semplicemente dirgli di no, ma dall'altro lato, poteva portarli con lui, ma la sua macchina non era grande abbastanza da portare otto persone.

"Anche se vi dicessi di sì, non tutti entrerebbero nella macchina" rispose il bruno, alzando le spalle. "E non sarebbe giusto se portassi una sola persona con me, giusto?"

Il gruppo di sette si calmò - tranne Kaesi che stava ancora giocando al videogioco - non sapendo cosa dire o fare. Non sarebbe stato giusto far andare una sola persona con il bruno, lo sapevano. Seokjin fece una smorfia, premendo sul suo mento con un dito pensando. Allora lui si ricordò qualcosa.

"Aspetta!" urlò il rosa, guadagnando l'attenzione di tutti. "Perché non prendiamo il mio furgoncino? Quello che tu mi hai dato nella storia? Ora sta fuori!"

Jungkook alzò un sopracciglio confuso non appena aprì la porta principale, guardando fuori per vedere di cosa stesse parlando il rosa. Nel suo parcheggio c'era un furgoncino marrone che il bruno non possedeva.

"Vedi! Ora possiamo venire con te? Io preferisco guidare perché sono il più grande, ma possiamo andare?" Seokjin era molto eccitato all'idea di andare fuori e vedere più del mondo in cui Jungkook viveva. Era curioso di sapere se fosse diverso dal suo e com'era. E a questo punto il bruno non poteva dirgli di no.

"Va bene."

Emozionati, tutti iniziarono ad uscire fuori dalla casa del bruno e ad entrare nel furgoncino del rosa - che era più stravagante di come l'aveva scritto. Il personaggio di Seokjin era piuttosto ricco nella storia quindi lui avrebbe dovuto aspettarsi qualcosa così- sebbene ancora non si fidasse completamente del gruppo di sette.

"Guido io" disse Seokjin andando dal lato del conducente. Jungkook sospirò, andando a sedersi nel sedile posteriore dato che Namjoon era già seduto al lato del passeggero.

Il bruno era seduto vicino a Kaesi, che era improvvisamente silenziosa. Tutti sembravano parlare, ma non la ragazza. Lei mantenne un'espressione fredda sulla sua faccia mentre guardava avanti, nessuna parola uscì dalla sua bocca. Jungkook sospirò, non ricordando di aver creato la ragazza così silenziosa - lei era molto più vivace. Ma essendo in una nuova situazione, lui non poteva incolpare la ragazza.

"Bene, è tempo di andare!"