PRESENTAZIONE

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Pov. Gioia

Solo una cosa rimbombava nella mia testa da circa tre ore: "Per me la sfida la vincono Umberto e Gioia." Cosi il giudice della scuola di Amici aveva decretato il vincitore della sfida che vedeva il ballerino latinista Samuel contro me ed Umberto. Per un attimo tutto si bloccò, non capivo più niente. L'ho solo abbracciato fortissimo ed insieme siamo andati a prendere la tuta bordeaux. Da quel momento in poi sarebbe iniziata una nuova avventura. Da un lato tutto mi faceva paura, dalle cose più semplici come orari, lezioni, i rapporti con i compagni, alle cose più importanti come le interrogazioni, sfide, giudizi dei professori. Ma dall'altro sapevo di non essere sola, sapevo di avere al mio fianco una persona speciale, una persona con cui condividere quest'altro percorso, il quale si aggiunge al puzzle della nostra vita. Io ed Umberto ci conosciamo da quando siamo nati. I nostri genitori sono amici e, per ironia della sorte, le nostre madri erano incinte nello stesso periodo difatti abbiamo solo cinque mesi di differenza. Abbiamo festeggiato compleanni e festività sempre insieme. Non sono mancate le gite in barca, i week-end nei villaggi turistici o semplici sabati sera in qualche pizzeria. Il tutto fino ad ora che abbiamo 25 anni. Tra me ed Umberto non è mai mancata la complicità a scuola tra compiti in classe e gruppo dei pari, nè tantomeno a Danza. Lui è sempre stato il mio partner e c'è sempre stata molta sintonia. Insomma, siamo due famiglie che ne costituiscono una, tutto magico, una vita perfetta, tranne per quel piccolo particolare che mi logora l'anima. Piccolo, che poi tanto piccolo non è: sono innamorata di Umberto da sempre ma per lui non sono altro che la sua migliore amica. Ho provato a dirglielo ma ogni volta le parole mi morivano in gola finendo tutte le volte per rinunciare. Me ne sono accorta durante l'adolescenza, quando all'età di 11 anni si posano le Barbie e capisci che il tuo cuore non batte più perchè una di loro si è rotta e temi che papà si arrabbi. Crescendo il sentimento è aumentato sempre di più, dalle scuole medie alle scuole superiori, rendendomi conto che forse era meglio stare male per una Barbie rotta che per un cuore fracassato da frasi come: "Gioia, tu sei la mia migliore amica, sei come una sorella per me, ma sei anche una donna. Mi saprai dire se qualche ragazza potesse ferirmi vero? Il sesto senso femminile non sbaglia mai!" Cosa potevo fare a quel punto se non abbracciarlo e cercare di reprimere il pianto? "Ma certo, guai se qualche gatta morta ti farà soffrire" dicevo solamente. Abbiamo venticinque anni, so che ho una vita davanti ma io non mi sono innamorata più di nessuno che non fosse lui, pur sforzandomi. Poche persone sapevano il mio segreto: solo le amiche più strette e mia mamma. A lei l'ho raccontato ma le ho fatto giurare di non dire nulla. Anche se faceva male, preferivo stare così.

UN AMORE SEGRETOWhere stories live. Discover now