Capitolo 43

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Taehyung guardò imbronciato il divino, abbassò le candide ali emettendo poi un sospiro «Ma io voglio andare sulla Terra! Ti prego!» l'angelo iniziò a battere i piedi per terra come un bimbo capriccioso, il divino sospiró rinunciando ad educare quel ragazzo. Taehyung era l'angelo più bello che vi era in quel luogo, pian piano grazie al suo carattere allegro, quasi da bambino, l'entità suprema decise di preservare un posto speciale per quel magnifico angelo, divenne praticamente il suo favorito.

L'angelo volò nel cielo azzurro sorridendo e ridendo, amava quel senso di libertà, il vento che batteva sulla sua pelle, i capelli che svolazzavano, il rumore del battito delle sue forti e possenti ali...
Non fece ritorno a casa per due lunghi anni.
Un giorno, mentre stava camminando nel bosco, il ragazzo udì dei rumori che lo fecero rabbrividire, iniziò a correre spaventato con i piedi nudi che si sporcavano sempre più di terra. Sentendosi inseguito sgranó gli occhi terrorizzato, era sempre stato solo in quel luogo, cosa stava succedendo?!
«Chi va là!?» domandò aprendo le ali per sentirsi protetto, nessuna risposta giunse, ma il rumore di passi continuó. Taehyung iniziò a respirare lentamente seguendo il suono con i suoi grandi occhi azzurri «Ti prego...se c'è qualcuno voglio saperlo, mi sento così solo...»
Ancora una volta non arrivò alcuna risposta, ma il biondo potette giurare di aver visto una figura nera allontanarsi.

Passò diverso tempo da quel giorno, il ragazzo stava sfrecciando nel cielo non curante dell'evento passato, canticchió contento danzando in aria, poi nel suo percorso intravide una creatura che attirò la sua attenzione: era un volatile fiammeggiante con una lunga coda, cantava mentre svolazzava solo nel cielo, il ragazzo si avvicinò a lui unendosi al nuovo essere.
«E tu che creatura saresti?» l'uccello di fuoco volò canticchiando attorno all'angelo, gli beccò i capelli e poi il naso. Taehyung assunse un'espressione buffa «Da oggi ti chiamerai Fenice, ti piace?»
La fenice canticchiò felice strofinando poi il suo muso contro la guancia soffice del ragazzo.

Taehyung stava accarezzando il volto delicato della sua fenice «Sei la creatura più bella che il divino possa aver creato...» mormorò con voce roca il biondo rivoglendosi al corvino, che sorrise dolcemente portando le dita tra i capelli del compagno «No, la creatura più bella sei tu Taehyung...»

Se solo Taehyung l'avesse saputo... Se solo lo avesse saputo, quel giorno non si sarebbe spinto oltre. Non avrebbe commesso quel gran peccato.
Lucifero e la fenice divennero una cosa sola.

Poco più in là qualcuno li stava osservando, gli occhi fiammeggianti erano lucidi per le lacrime che minacciavano di uscire, il suo corpo iniziò a tremare appena, mormorò «Taehyung... Ma cosa...? Che è successo? Perché...?»
L'osseratore si strofinó un occhio singhiozzando appena, indirettamente emise un canto disperato che attirò l'attenzione di Taehyung e delle fenice.
«Lo hai sentito anche tu?» domandò l'angelo, la fenice guardò il ragazzo col cuore che batteva all'impazzata.
Taehyung iniziò a correre verso il canto che aveva udito, si guardò attorno alla ricerca di quella creatura, voleva sapere a tutti i costi chi fosse stato ad emettere quella dolce e disperata melodia. «Chiunque tu sia non scappare e mostrati!

"Non posso commettere questo errore! Non posso! Non deve succedere!" pensò la misteriosa creatura mentre correva il più lontano possibile.

Taehyung si fermò di colpo sospirando tristemente, poco dopo la fenice lo raggiunse «Taehyung... Evidentemente era qualche volatile di poco conto...» il biondo guardò l'altro e animatamente rispose «No! Stava cantando, era triste o meglio disperato! Forse è una creatura simile a te!»

Presente.

Yoongi si avvicinò al suo ragazzo accarezzandogli dolcemente le spalle «Jungkook, come stai?» il minore emise un lungo sospiro portando le mani sul volto «Non lo so... Io volevo vivere una vita normale, ma pare che questo non sia possibile per me...anzi per tutti noi...» il piromane fece schioccare la lingua sul palato e strinse in modo protettivo il suo amato «Prima o poi vedremo la felicità, dobbiamo solo aver pazienza. Insieme, tutti noi, vedremo un meraviglioso arcobaleno che segnerà la fine della tempesta.»
Il telepate sospirò, si strinse maggiormente nel petto del suo amato serrando gli occhi «Ho paura di non poterla controllare...» Yoongi sospiró «Ci riuscirai. Tu e la fenice dovreste essere un'unica cosa, ma non devi mai permetterle che si impossessi di te.» Jungkook annuì mormorando «Lo so...»
Emise un lungo sospiro continuando a star stretto tra le braccia del dio delle fiamme «Ho bisogno di Taehyung in questo momento, sento come se fosse l'unico a potermi aiutare concretamente adesso...» Yoongi accarezzò dolcemente i capelli del ragazzo rassicurandolo «Ehy, piano piano capirai ogni cosa.»
Ma Taehyung non abbandonó in alcun modo i pensieri del piccolo telepate, lo vedeva, sentiva la sua voce roca e sinistra, gli pareva così vicino, ma allo stesso tempo così lontano.

La luce scattò di colpo, i due ragazzi sobbalzarono per quell'avvenimento non previsto. Yoongi aprì il proprio palmo della mano creando una piccola fiamma per illuminare l'abitazione «Deve esserci un blackout...» «Ma non mi dire...» ribatté il maggiore. Nell'abitazione rieccheggió uno strano suono, pareva che vi fosse un grosso e vecchio pendolo, Jungkook sgranó gli occhi sentendo il proprio cuore aumentare i battiti. Una vocina bassa e inquietante iniziò a parlare andando a tempo con il pendolo «Tick and tock, tick and tock...» una risatina. Il minore si strinse forte tra le braccia di un Yoongi terrorizzato «È un cazzo di fantasma!» urlarono iniziando a correre verso l'uscita, ma la porta era bloccata e le chiavi sparite. Una figura in un mantello nero con un cappuccio si avvicinò ai due ragazzi lentamente, allungó verso di loro una mano mostrando delle piume nere che lasciò poi cadere al suolo.
«Chi sei tu?» domandò Jungkook dopo aver preso coraggio, la figura si abbassò lentamente il cappuccio mostrando il volto di Taehyung con i capelli di un castano scurissimo così come i suoi occhi, l'espressione sul suo volto era indecifrabile, pareva priva di emozioni. Jungkook a tale visione schiuse le labbra precipitandosi dal maggiore che abbracció forte, Taehyung non ricambiò, anzi guardó dritto nella direzione di Yoongi che proferí «Non è il Taehyung che conosciamo...»

L'angelo giaceva inerme nel lago, su tutto il suo corpo vi erano dei grandi lividi provocati dalle strette catene.
Delle bollicine d'aria fuoriuscirono dalla bocca peccaminosa del biondo ragazzo, pareva ormai morto definitivamente, ma ciò non poteva essere possibile, poiché era un angelo ed essi sono creature eterne benedette dal Signore.

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Angolo autrice: Buonasera a tutti! Come va? Vi sta piacendo questo arco? La storia man mano diventerà sempre più incasinata, tenete a mente TUTTI gli avvenimenti, ogni minimo dettaglio è importante.
Mi raccomando, leggete il capitolo 42 se non lo avete ancora fatto, entra in scena un personaggio che avrà un ruolo "importante" in futuro. Spero che il trailer sia stato di vostro gradimento, onestamente a me stessa (che l'ho fatto) fa venire l'ansia ahahah.

Vi amo tanto, voi non avete idea di quanto lavoro ci sia dietro tutto questo, grazie per il supporto e le quasi 5k letture 💜

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