Capitolo 36

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Taehyung e Taemin stavano combattendo in cielo creando varie onde d'urto, i due si ritrovarono con le mani premute contro quelle dell'altro in modo feroce, con i denti dirignati «Pare che tu abbia tutti i poteri del mondo, ma non mi fai paura Taemin.» «Tu invece sembri molto limitato e non mi fai paura, Taehyung.» l'angelo liberò le proprie mani da quelle dell'altro mutante facendo una capriola all'indietro. «Tuttavia Taehyung, in te c'è qualcosa che mi affascina e non vedo l'ora di impossessarmi del tuo corpo!»
L'angelo scoppiò a ridere «Tu non farai proprio un bel niente!» detto ciò la battaglia continuò più violenta che mai.

Yoongi stava piangendo copiosamente sul petto del ragazzo «JUNGKOOK PERCHÉ MI HAI ABBANDONATO?! JUNGKOOK! TI AVEVO DETTO CHE AVEVO BISOGNO DI TE, IDIOTA!» il piromane strinse il corpo del minore contro il proprio petto, continuando a piangere disperatamente mentre gli accarezzava i capelli con cura. «Jungkook torna da me, ti prego ti prego... Jungkook non puoi essere morto... Jungkook... Io ti amo Jungkook» il ragazzo continuò a singhiozzare mentre cullava il corpicino freddo del suo amico, in quel momento il dio del fuoco sentiva il mondo crollargli tutto addosso. Si sentiva vuoto, nel suo cuore regnava soltanto il dolore e la disperazione.
Min Yoongi amava Jeon Jungkook, non sapeva esattamente quando tutto questo fosse successo, tutto quello che contava era che lo amasse e basta. In quel momento il ragazzo si stava odiando come non mai per non aver mai rivelato i suoi veri sentimenti nei confronti del più piccolo; in realtà avrebbe tanto voluto dichiararsi, ma la presenza di Taehyung lo bloccava ogni volta poiché era certo che anche l'angelo amasse il piccolo telepate.
Ed ora eccolo lì, pieno di rimorsi mentre stringeva Jungkook. Aveva avuto paura di lui fin troppe volte, ma lo amava in ogni sfumatura, anche quando improvvisamente cambiava personalità diventando più rude.
Min Yoongi piangendo poggiò le proprie labbra su quelle di Jeon Jungkook.

Seokjin si guardò attorno udendo le urla disperate di Yoongi, Namjoon sospirò rassegnato più che disperato «Seokjin...Jungkook è morto, non possiamo vincere capisci? Taehyung dice che quel ragazzo è un falso dio, ma io non ne sono certo.» il maggiore portò lo sguardo su Taehyung assottigliando gli occhi per guardare con più attenzione lo scontro. «Taehyung non sta usando nemmeno il 50% della sua forza, le sue ali sono rovinate...» Seokjin allungò una mano verso l'angelo facendo uscire dal suo palmo qualcosa simile ad una leggera polverina, che arrivò direttamente sul corpo di Taehyung avvolgendolo, l'angelo sorpreso guardò di colpo Seokjin notando successivamente che lo stava curando. Sorrise sentendosi di colpo più forte di prima «Bene bene Taemin, ora che mi sento guarito posso scatenarmi sul serio!»il corvino sorrise di lato rispondendo «Non vedo davvero l'ora!»

La dottoressa bruna sfrecciava per le strade distrutte nella sua auto, il suo cuore martellava a mille e come unico pensiero fisso aveva Hoseok. Guardò il sedile accanto a sé dove vi era uno zaino che conteneva delle fiale con un liquido che potenziava le abilità in modo esponenziale; la medesima sostanza era stata somministrata a Taemin e le quattro ragazze.
«Hobi... Perdonami per averti abbandonato.»

Lisa creò due lance fatte di diamanti «È inutile che continui a correre Hoseok, non ti salverà questo!» il ragazzo guardò la mutante col cuore a mille ed il fiato corto, quel giorno aveva usato fin troppo la sua supervelocità sfrecciando ovunque, sentiva infatti le sue gambe andare in fiamme. Hoseok avrebbe tanto voluto assorbire delle abilità, ma non aveva la minima idea di quale fosse la migliore! Il suo controllo della gravità in quel momento constatò essere inutile. Era nei guai fino al collo, non poteva nemmeno contare su qualche aiuto: Seokjin non era un mutante da combattimento, Namjoon non era nel pieno delle forze essendo ferito, Taehyung stava combattendo contro Taemin, Jimin era già occupato ed infine... Yoongi, che era quello più rigenerato di tutti, piangeva disperatamente in una pozza di sangue stringendo Jungkook, morto.
Era la fine.

Lisa si guardò attorno notando dei civili scappare «Ohoh interessante!  Meglio non lasciarseli sfuggire!» Hoseok guardò immediamente nella direzione dei civili, che scappavano via, col cuore in gola pregò la mutante di fermarsi provando anche ad attaccarla, ella lo spinse lontano muovendo l'aria. Il mutante sollevandosi sentì tutto il corpo tremare come una foglia «LASCIA PERDERE DEGLI INNOCENTI! COMBATTI CONTRO DI NOI!» Lisa ignorò le urla disperate del ragazzo e a grande velocità si precipitò contro i cittadini, arrivata ad una certa distanza caricò la lancia per poi scagliarla verso l'obbiettivo.
Hoseok sgranò gli occhi iniziando a vedere il mondo a rallentatore, osservò con occhi grandi i cittadini notando un volto a lui familiare.

«Mostro!»
«Demonio!»
«Figlio di Satana!»

«Mamma...?» mormorò il ragazzo iniziando a correre, con le poche forze e il cuore a mille, verso i cittadini, con la speranza di fermare la lancia. Hoseok era vicinissimo a compiere la sua impresa, quando le sue gambe smisero di correre facendolo rallentare sempre di più, urlò vari no in preda alla disperazione, non riusciva più ad utilizzare alcun potere sfinito com'era, per questo con le ultime forze corse normalmente buttandosi poi avanti al gruppo di cittadini.
Al posto di fermare la lancia, Hoseok prese la lancia dritto nel petto sgranando gli occhi all'impatto, gemendo di dolore mentre si accasciava lentamente al suolo, si sfilò l'arma dal petto sotto lo sguardo terrorrizzato e confuso di una madre che non aveva riconosciuto il proprio figlio.
«Mamma...» mormorò lui con le lacrime agli occhi «Sono... Hoseok... tuo figlio...» la donna udendo quel nome sgranò gli occhi e mormorò più e più volte il nome del bambino che aveva rinnegato, avvicinandosi a lui «Hobi... Sei proprio tu...!» la donna congiunse le mani scoppiando a piangere mentre si accasciava accanto al figlio «Hobi...» pianse di più. Il bambino guardò la madre con occhi socchiusi mentre il petto si tingeva di rosso, allungò lentamente e tremante una mano verso la donna accarezzandole poi il volto con le lacrime «Mamma...» la donna chiamata Eva pianse implorando il figlio di non sprecare fiato, lui con un filo di voce disse «Voglio sentire solo una cosa e poi potrò morire in pace.» Eva guardò il figlio tenendolo tra le sue braccia come la Madonna reggeva Cristo nella pietà di Michelangelo, tirò sù il naso ascoltando con attenzione il figlio morente. «Sei orgogliosa di me adesso?» la donna sgranò gli occhi stupita e pianse ancor di più «Hobi, mi dispiace per quello che ti ho fatto. Sono stata una stupida. Vorrei tanto non aver commesso quel peccato. Tu non sei un mostro, non sei un demone... Sei mio figlio e avrei dovuto amarti sin da subito per come sei. Ti amo Hobi, la mamma è fiera di te...» Hoseok sorrise con le lacrime agli occhi, poi ansimò forte emettendo l'ultimo respiro.
«HOBIIIIII!!!» urlò Maria al Cristo morto tenendolo tra le sue braccia.

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