Capitolo 26

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«Kim Taehyung ha nella sua mente molti ricordi. Ricordi di epoche a noi antiche, illuminismo, le guerre mondiali... Forse addirittura ricordi dalla creazione del mondo. Ho sempre provato a scoprire il passato di Taehyung tramite la sua mente, ma mi è sempre risultato difficile. È possibile sapere che vi sono questi ricordi, ma cosa realmente essi contengano è impossibile saperlo con esattezza a meno che non decida lui stesso di aprirsi. Sono convinto che Kim Taehyung abbia avuto molteplici vite e non una continua ed immortale.»
«Perché mi parli delle ali bianche?»
«Perché tutti gli angeli, prima di cadere, le hanno avute così. Taehyung non è semplicemente un mutante secondo me.»

Yoongi camminò a passo lento verso Jungkook guardandolo dritto negli occhi, poggiò poi una mano sotto il mento del minore avvicinandolo maggiormente a sé mettendo succesivamente la stessa mano dietro la sua nuca, Jungkook iniziò a sudare freddo a causa di quel contatto così ravvicinato.
Il maggiore gli accarezzò lentamente le guance poggiando poi la punta del naso su una di esse mormorando il suo nome, il minore rabbrividí nell'udire la sua voce «Yoon...» poggiò le mani ai lati del volto del piromane per sollevargli il capo e guardarlo negli occhi.

«Perché hai bisogno di me?» Yoongi ridacchiò «Sei un cazzo di telepate, scoprilo da solo...» il minore sospirò allontanandosi dal ragazzo con una mano in tasca «Dovremmo tornare da Taehyung e gli altri.» il mutante del fuoco si strofinò un occhio «Sono grandi, Jungkook.»
Jungkook guardò il ragazzo a lungo, quest'ultimo si avvicinò nuovamente a lui proferendo «Ho bisogno di te Jungkook, ho bisogno di te e basta e non intendo nella battaglia. Ho bisogno di te al mio fianco.» Jungkook si mordicchiò un labbro sconvolto da quella dichiarazione «Non avevi bisogno della fenice?!» Yoongi sollevò le spalle «Sì... Ho bisogno di lei e di te.»

Taehyung sedeva su una roccia con aria irritata, aveva il volto poggiato su una mano, ogni tanto sbuffava e sbatteva le ali per terra facendo volare in aria nere piume. L'angelo stava aspettando impaziente il ritorno di Jungkook e Yoongi, ci stavani mettendo davvero troppo, il ragazzo era certo che stesse accadendo qualcosa.
Si alzò dalla roccia cominciando a camminare avanti e indietro trascinando come uno strascico le sue ali di tenebra.

Attese un'altra lunga ora.

Yoongi si trovava seduto su Jungkook, entrambi i giovani mutanti erano sul letto e si stavano osservando negli occhi a lungo senza proferir alcuna parola. Il maggiore gli accarezzò lentamente le guance «Mi spiace per averti urlato contro impaurito, mi dispiace per molte altre cose sbagliate che ho fatto nei tuoi confronti.»
Il telepate osservò il suo compagno allungando poi una mano verso la sua guancia accarezzandogliela, negli occhi aveva una strana luce, parevano essere quasi infuocati.

Il minore ribaltò la situazione mettendosi con tutto il suo peso sul corpo del maggiore «Così hai bisogno di me, Min Yoongi?» il piccolo iniziò a leccare il collo del maggiore socchiudendo gli occhi, Yoongi serrò le labbra per trattenere i mugolii, era rimasto davvero molto colpito da questo cambiamento improvviso.
Jungkook gli morse il lobo dell'orecchio mormorando «Hai bisogno di me? Del mio fuoco? Della mia vita, Min Yoongi?» il ragazzo più piccolo continuò a torturare il maggiore che provava a resistere con scarsi risultati, infatti ben presto i suoi mugolii riempirono la stanza.

«J-Jungkook ti prego... stai buono...» Min Yoongi non era mai parso così vulnerabile, Jungkook assottigliò gli occhi, le sue iridi erano sempre più luminose «Stai buono?! Sono forse un cane?!» Yoongi fece un lungo respiro «Sei tu che hai detto che hai bisogno di me, che hai bisogno di me al tuo fianco. » proseguí il minore guardando il piromane con aria calda, ma gelida allo stesso tempo.

Di nuovo, di nuovo quella dannata sensazione... Yoongi voleva davvero sapere cosa frullasse nella testa del ragazzino, gli pareva un folle ai suoi occhi.

«Pensi che io sia pazzo?! Questo mi ferisce Min Yoongi... Dopo tutto quello che ho fatto per te!»
Cosa aveva fatto lui per Yoongi?

Taehyung piombò nella stanza irritato come non mai, vedendo i due ragazzi sgranò gli occhi «Che state combinando?! Se dovevate fottervi potevate pure avvisare!»
«Perché volevi unirti Taehyung?» domandò Jungkook sorridendo di lato.
Okay, pian piano Yoongi aveva iniziato ad aver sempre più paura.

Lui non era Jungkook, non era il ragazzo che aveva conosciuto.
Chi diavolo era lui?

«Non sei divertente.» ribattè l'angelo ribelle portando le mani sui fianchi «Mi spiace interrompervi, ma dovete tornare subito.»
Jungkook si avvicinò con un balzo al ragazzo ridacchiando «Oi oi oi, sento aria di gelosia....» Taehyung fece una smorfia disgustato, non si era minimamente accorto del cambiamento di Jungkook, per lui pareva normale.

Yoongi si mise seduto, aveva addirittura timore a pensare, quel bastardo poteva fottutamente leggere i suoi pensieri!

«Jungkook, sei mio hai capito? Tu dipendi da me e soltanto me!»
Il piromane guardò l'angelo estrefatto, che succedeva tra quei due? 
Cosa era successo durante la sua forzata assenza?

I tre ragazzi tornarono nella caverna, Taehyung era avanti agli altri due, camminava con autorità, gli altri mutanti li guardarono con occhi grandi, alcuni mormorarono cose tra loro.
Namjoon si fece avanti lieto di vederli finalmente tornare «Finalmente, dove vi eravate cacciati?» Yoongi portò le mani in tasca rispondendo quasi annoiato «Perlustrazioni...»
Jungkook si guardò attorno con occhi grandi e curiosi, in quel momento pareva il solito ragazzino.

Nessuno lo sapeva, ma da quando i poteri del minore si erano manifestati stava combattendo contro se stesso più e più volte. Nemmeno Jungkook si capiva, non sapeva più nemmeno chi fosse realmente.
C'erano momenti in cui si sentiva quasi malvagio, momenti in cui diceva cose che non avrebbe mai pensato di dire.
Ogni giorno era sempre in contrastro con se stesso, con cosa volesse fare realmente.

Jungkook afferrò Yoongi per un polso portandolo lontano da tutti, abbassò il capo sospirando veramente dispiaciuto «Voglio chiederti scusa per quello che è successo prima, non ero letteralmente in me...» Yoongi strinse le braccia al petto scuotendo il capo «Non fa niente Jungkook» gli rivolse mezzo sorriso proseguendo «Mi hai solo colto impreparato.» Yoongi provò ad ignorare il fatto che nella sua casa aveva visto un Jungkook diverso, folle... Provò a trovargli una giustificazione, forse era l'euforia del momento, oppure il vedere Taehyung parlare con loro in quel modo...possessivo.
"Jungkook tu sei mio", Yoongi fece una smorfia ricordandosi di quella frase e di getto domandò «Cosa c'è tra te e Taehyung?!» Jungkook sgranò gli occhi meravigliato per quella domanda improvvisa.

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