Capitolo 28

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«Cosa c'è tra te e Taehyung?»
[Capitolo 26 ]
Nulla, tra Jungkook e Taehyung non c'era assolutamente nulla, non era mai successo nulla.
Jungkook desiderava Yoongi, così come Yoongi desiderava Jungkook, ma Taehyung...anche Taehyung desiderava Jungkook, ma in un modo malato ed insano agli occhi di chi non sapeva chi diamine fosse Kim Taehyung realmente.

Come predetto da Jungkook quel giorno d'inverno furono gli umani ad attaccarli per primi.
Scoperto il loro covo fecero irruzzione con mezzi di attacco e difesa sempre più all'avaganguardia.

Prima dell'attacco Namjoon pregò Seokjin di scappare il più lontano possibile il più presto possibile.
Il maggiore diede ascolto al compagno e senza essere visto dagli altri scappò senza alcun intoppo andando alla ricerca di Jimin e Hoseok, il maggiore sapeva benissimo che non lo avrebbero rifiutato.

Namjoon invece decise di restare lì accanto a Kim Taehyung.
Lui aveva ancora fiducia nel suo amico, l'avrebbe salvato, doveva farlo.
Era solo colpa sua se era diventato così, lo aveva abbandonato durante la sbocciatura del suo peccato.
Le sue urla, le sue richieste d'aiuto erano vive nella mente del signore dei metalli.
Non avrebbe mai dimenticato la visione delle ali nascere per la prima volta sulla spoglia schiena di Kim Taehyung. Mai.

La battaglie fu feroce, ben presto venne spostata all'esterno, Yoongi non si dava limiti, bruciava tutto e tutti senza alcuna pietà.
Vi furono grosse perdite da entrambe le parti.

Seokjin giunse da Hoseok e Jimin, i due ragazzi restarono stupiti nel vedere il loro caro vecchi amico, gli chiesero di raccontar loro cosa diamine stesse realmente accadendo.
Seokjin lo fece, parlò di come Jungkook pareva impossessato, di come Taehyung fosse diventato silenzioso, ma spietato e possessivo.
Parlò anche di come Yoongi aveva abbandonato l'idea di cercare la fenice.

Jimin portò le mani nelle proprie tasche guardando il soffitto della loro casa «È successo sicuramente qualcosa al loro essere. Non ci voglio credere che siano cambiati a tal punto! Seokjin necessitano di essere salvati da loro stessi... Ormai la situazione sembra ingestibile! Io voglio bene a loro nonostante tutto, dannazione! Abbiamo condiviso cose orrende in quel dannato laboratorio che continua a perseguiterci. La loro guerra è una guerra fasulla, non stanno combattendo l'umanità, ma quelli che ci hanno rinchiuso, solo loro. Forse non se ne rendono conto o lo hanno dimenticato. Il nemico non è l'umanità!»
Hoseok restò a lungo in silenzio in piena riflessione «Jimin...» esordì «so che può sembrar brutto, ma dobbiamo andare da loro. Tornare a formare una squadra. Dobbiamo salvarli noi...»
Seokjin guardò a lungo i due per poi scuotere il capo «No, non dovete fare nulla adesso. Fidatevi di me, non è il momento, c'è forse ancora una piccola speranza...aspettiamo, solo un altro po'. Piuttosto è meglio se perlustriamo la città, non si sa mai che attacchino anche quì... Dio mi sto mettendo contro il mio stesso padre, sempre se...è ancora vivo. Data la mia prolungata assenza quei bastardi possono aver pensato qualsiasi cosa, liberarsi di mio padre uccidendolo è sicuramente stata una valida opzione. Onestamente preferirei che lo avessero ucciso piuttosto che essere consapevole di combattere contro di lui...non ho mai voluto farlo.»

La lotta per la libertà continuò sempre più violentemente, in prima linea Yoongi e Taehyung non si tiravano mai indietro.
Jungkook non combatteva mai in prima persona, riteneva di non avere poteri da combattimento ed infatti era vero, preferiva utilizzare i suoi poteri diversamente magari in difesa grazie alla telecinesi.

Ci furono stragi di mutanti ed umani, ad ogni uccisione Namjoon si sentiva sempre più impotente.
In quel nomento stava combattendo per se stesso e per salvare Taehyung.
L'angelo non si faceva scrupoli a disintegrare i suoi nemici, pareva divertito mentre li annientava facendoli diventare polvere, Yoongi nonostante i mesi non aveva ancora capito i poteri dell'angelo, ma non gli importavano un granché, ciò che a lui interessava durante le battaglie era che avesse dalla sua parte una creatura potentissima e apparentemente infallibile.

Poi di colpo qualcosa di insolito e strano accadde.
Yoongi stava per difendersi da un attacco nemico quando le sue fiamme sparirono nel nulla colmando la loro esistenza.
La barriera di metallo creata da Namjoon si frantumò, le ombre generate da Taehyung svanirono nel nulla e la mente di Jungkook fu lentamente svuotata da ogni pensiero, quest'ultimo cadde al suolo dopo aver avuto la sensazione di risveglo da un sogno, si sentiva confuso, fuori luogo...

Yoongi urlò frustrato provando e riprovando i suoi attacchi inutilmente.
Il dio del fuoco iniziò ad andare in panico, bestemmiò ad alta voce mentre qualcuno, approfittando della situazione, lo riempì a distanza di scariche elettriche ad alta potenza stordendolo totalmente dopo averlo fatto urlare maggiormente dal dolore.
Jungkook sollevò la testa guardando il suo compagno cadere al suolo inerme, schiuse le labbra provando ad alzarsi per correre da lui. Lo fece, si alzò e corse da lui cadendo ogni tanto come un bambino che metteva i primi passi.

«Yoongi!» il minore toccò le guance del maggiore impanicato «Yoon ti prego apri gli occhi... Sono io...»
Taehyung si guardò le mani per poi spostare lo sgurdo attorno al mondo che lo circondava, notò come tutti i mutanti avevano perso le loro abilità, cosa diamine stava succedendo?
L'angelo caduto spalancò le ali e ad alta velocità si precipitò dagli umani usandole come arma di attacco.
Namjoon urlò il nome del ragazzo allungando una mano verso di lui, pregandolo di non fare cose avventate, ovviamente Taehyung non lo ascoltó.
Jungkook iniziò a scuotere il corpo di Yoongi che non dava alcun segno vitale, era ovviamente vivo, ma svenuto.

A poco a poco tutti i mutanti superstiti capendo la situazione provarono a fuggire venendo però uccisi a primo colpo oppure catturati se ritenuti interessanti.
Si scatenò un panico senza precedenti.
Namjoon si guardò attorno velocemente pregando Seokjin di aiutarlo, ma in quel momento il ragazzo ovviamente era lontano da tutti loro.

Sul campo di battaglia rastarono alla fine solo quattro mutanti: Jungkook, Yoongi, Namjoon e Taehyung che era stato immobilizzato preso dalle ali.
Tutto si fermò. Poco dopo da dentro una grossa macchina uscì un volto molto noto ai quattro: la dottoressa Smith.
Guardò i quattro ragazzi sorridendo felice, si concentrò su Jungkook «Oh certo, morto e le stronzate varie di Seokjin. Arrendetevi. È la fine per la vostra razza. Abbiamo vinto noi.  Sapete perché vi è successo tutto questo? Perché noi abbiamo dalla nostra parte il vostro adorato e temuto dio.»

Yoongi aprì lentamente gli occhi udendo la voce della donna in modo ovattato, Jungkook fece un sospiro di sollievo vedendo gli occhi semi aperti del suo amico ignorando la donna, gli accarezzò le spalle iniziando a parlargli agitato, ma Yoongi non riuscì a capire minimamente nessuna parola pronunciata poiché dalla bocca di Jungkook non uscivano parole, ma una melodia, un canto.
Un canto che solo Yoongi in quel momento riuscì a sentire.

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Angolo Autrice: So che siete parecchio confusi, è normale esserlo. Nessuno (o quasi)  all'interno della storia conosce la verità.
Presto ogni cosa verrà sistemata, il capitolo dedicato alla storia di Taehyung arriverà presto (credo la prossima settimana)  e con quello mi auguro di colmare qualche vostro dubbio.
Nulla è fatto casualmente, anche il trailer stesso, infatti contiene scene molto importanti e voci fuori campo che possono aiutarvi a capire.
Comunque se volete potete sfruttare questo angolo per pormi delle domande e/o avere chiarimenti (risponderò SOLO se non sarà spoiler)

Quanto vi sto viziando con tutti questi aggiornamenti ultimamente?

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