Capitolo 7

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Dopo quell'evento Jungkook fu isolato e Yoongi spostato con Jimin ed Hosek.
Hoseok provava in tutti i modi a creare un rapporto col maggiore, ma tutto pareva inutile e non perché Yoongi fosse freddo o scontroso, ma perché era silenzioso e scosso dopo ciò che era successo.
Era preoccupato per il minore, molto preoccupato, gli avevano separati senza preavviso ed in modo brusco, Yoongi non avrebbe mai dimenticato il modo in cui supplicava di aiutarlo.
Jimin e Hoseok alla fine decisero di lasciare al maggiore spazio, non gli domandarono più nulla e né provarono a dirgli qualsiasi cosa.

«Devo salvarlo...» proferì il dio del fuoco diverse ore dopo. Jimin sollevò lo sguardo per osservarlo e gli disse «Vogliamo aiutarlo anche noi, ma non sappiamo come fare.»
Yoongi guardò il minore meglio e si ricordò dell'evento nel negozio di musica «Oi, tu sei quell'imbecille del negozio di musica, quello che ha bruciato il piano!» Jimin udendo tali parole si fece piccolo piccolo, Yoongi si avvicinò pericolosamente a lui e lo afferrò dal colletto «È colpa tua se sono qui! Solo colpa tua!» Hoseok provò con parole gentili a calmare il dio del fuoco e fortunatamente poco a poco le sue parole ebbero effetto, ciò lo fece sorridere dolcemente.
«Ormai nella merda siamo finiti tutti e due.» Yoongi si guardó attorno furtivamente «Dobbiamo farlo evadere.» Hoseok udendo ciò sgranò gli occhi «È impossibile farlo!» Yoongi fece un mezzo sorriso e disse «In questa stanza ci sono tre mutanti. Due possiedono l'abilità del fuoco, uno invece può assorbire questa qualità. Hoseok assorbi il mio potete.» il ragazzo sgranò ancora una volta le labbra preoccupato «Sei pazzo? No no, cosa vuoi fare?»
«Combinare tre fiamme distinte. Incendiare e far esplodere in aria tutto. Non ci lascerebbero morire così. Tutti si concentreranno su di noi. Diremo che tu, Hoseok, mi hai toccato erroneamente e non hai saputo controllare il mio potere.» Hoseok si morse un labbro sospirando «Vuoi darmi la colpa?! Mì potrebbero uccidere ed io non... » Yoongi poggiò una mano sulla spalla del ragazzo e con sguardo privo di emozioni disse «Hoseok. Tu hai l'abilità di assorbire le capacità altrui. Sei una fonte preziosa per il loro piano, non ti ucciderebbero mai.» detto ciò il ragazzo provò ad attirare l'attenzione di Namjoon in modo tale da comunicare telepaticamente.

«Ci sarà da divertirsi.» disse Taehyung non appena appreso il piano d'azione.

«Si può sapere che sta succedendo?!» domandò la dottoressa Smith correndo dagli altri colleghi «Signora, c'è un incendio d-» «MIN YOONGI!» strillò la dottoressa correndo verso la stanza dei tre mutanti. Nel corridoio era scattato l'allarme, il fumo era tanto, la dottoressa tossì e si fece strada, notò come il fuoco si stava espandendo sempre di più «Merda!» corse verso Taehyung e Namjoon spalancando la loro stanza, li vide impanicati e disse loro di fuggire con  Seokjin che era arrivato con lei «Namjoon so che di te posso fidarmi, va con lui, per favore!» Namjoon sgranò gli occhi e preso Tae dal polso corse via verso il maggiore che si trovava all'inizio del corridoio confuso e stupito.
«Dov'é Jungkook?» chiese Taehyung guardando l'amico «Non riesco a connettermi con lui, andiamo Tae, di Seokjin possiamo fidarci, lo sai!»

Yoongi era l'unico al quale le fiamme non stavano facendo quasi nulla. Hoseok era svenuto per terra, mentre Jimin era troppo agitato. Avvicinarsi ai tre mutanti era l'impresa più ardua del mondo, c'era l'inferno! Non molto tempo quelle fiamme anche se con grandi difficoltà furono completamente estinte con gravi danni. La donna bruna e minuta si precipitò dai ragazzi chiamando il nome di Hoseok allarmata.

Seokjin strinse i pugni non appena i tre giunsero nel suo studio «Quel Yoongi è un folle!» il maggiore colpì la superficie della sua scrivania con entrambi i pugni «Adesso si ritroverà nei casini fino al collo ed in più...il fuoco fa male! Accidenti a lui!»
«Seokjin se dovesse succedere qualcosa tu puoi aiutarli, non è questo il tuo potere? Curare?» Seokjim guardò Namjoon con la coda dell'occhio e mormorò «Questa è una delle mie abilità. Posso mutare la materia.» Taehyung fissò il maggiore con occhi sottili e affilati domandando poi di Jungkook, il maggiore sospiró passandosi una mano tra i capelli «Jungkook...ha causato vari problemi. È vero ci ha aiutati trovandovi tutti e permettendo la vostra cattura prevedendo il futuro, ma ha qualcosa di oscuro in lui e pericoloso che non possiamo controllare. Taehyung, tu eri morto e sei ancora quí. Non ce lo spieghiamo ma siamo certi che Jungkook centri qualcosa.» l'angelo caduto schiuse le labbra, poi si leccó appena quello inferiore serrandole infine totalmente
«Cosa vogliono fargli?» il maggiore sospirò sedendosi sulla poltrona «Non lo so...al momento stanno avvenendo vari esperimenti. Sulle sue cellulare, dna, ogni cosa...vogliono controllarlo completamente e in caso di esito negativo abbatterlo. So che il termine "abbattere" è orrendo, ma qui vi vedono solo come bestie, errori da eliminare.»
Namjoon guardò fuori dalla finestra «Vogliono uccidere anche Yoongi, lo ritengono inutile, uno che causa solo guai.»
Taehyung sgranò gli occhi «Non possiamo abbandonarlo Nam! Ormai è un nostro compagno!»

«Aiutami Naaam!! Ma dove stai andando?! Aiutami! Pensavo di essere un fratello per te, non puoi abbandonarmi!»

Namjoon guardò l'amico negli occhi e sospirò, desiderando di non voler rifare il medesimo errore: abbandonare qualcuno nel momento del bisogno.
«Oggi nessuno morirà, oggi sopravviveremo.» disse deciso l'angelo caduto prendendo l'amico dal polso.
Seokjin guardò ì due e poi si avvicinò ad un fiore chiuso in una campana di vetro e metallo, aveva sei petali; lo guardò a lungo pensieroso sapendo che molto probabilmente Namjoon avrebbe invaso la sua privacy.
«So dove si trova Jungkook.» annunciò il dio dei metalli «Sta provando a connettersi con me.»

Yoongi si risvegliò in una stanza bianca seduto ad una sedia e totalmente immobilizzato, si guardò attorno provando a ricordare qualcosa, ma alla sua mente non tornava nulla. Sentiva dolori lancinanti al petto e alle braccia, era confuso, totalmente confuso.
"Che cosa ci faccio qui? Che è successo?» poi la solita melodia fece il suo ingresso nella testa del giovane, subito dopo velocemente diverse scene si presentarono dinanzi agli occhi del piromane, una dopo l'altra avanzavano velocemente, sempre di più.
«Ora ricordo...Jimin, Hoseok, gli incendi... » "Chissà se Namjoon e Taehyung sono usciti fuori...chissà dove sono ora."
Yoongi ridacchió appena poi udì una voce proveniente da un'autoparlante che lo fece zittire subito.
«Min Yoongi. Conosci la storia della fenice?»
Il ragazzo guardò dinanzi a sé con gli occhi grandi.
Cosa sapevano loro di lei che stava cercando?

"Però ho ugualmente bisogno di lei.
Ho bisogno della fenice."
[Tratto da: "First Love"

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