5 novembre

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Sebbene novembre fosse appena incominciato, a Daegu faceva già freddo e forse fu anche a causa delle temperature poco favorevoli che i due ragazzi, dopo aver pranzato in un piccolo locale che Jin aveva consigliato a Yoongi, si diressero verso la casa del ragazzo dai capelli bianchi.

I suoi genitori non c'erano, di nuovo via per un viaggio di lavoro, e i due non ne erano affatto dispiaciuti. Soprattutto Hoseok: aveva compreso in fretta come l'assenza dei due adulti fosse un peso in meno sulle spalle del suo Suga, un motivo in più per fargli salire alle labbra quel tanto tenero sorriso pieno di felicità che arrivava, a volte, a far intravedere le gengive e a causa del quale ogni volta il minore perdeva un battito.

«Vuoi un the?» domandò Yoongi, diretto in cucina, mentre Hoseok si buttava sul divano e accendeva la tv alla ricerca di qualcosa di carino da guardare.

«No, grazie. Il mio gattino preferito invece si scalda del latte?»

La trovava la più tenera delle abitudini di Yoongi, quella di bere latte al cioccolato a qualsiasi ora della giornata.

«Sì. Problemi?» pensò che il maggiore avesse gonfiato le guance e sporto in avanti il labbro inferiore, assumendo una tenera espressione imbronciata che Hoseok avrebbe tanto voluto avere a pochi centimetri di distanza solo per baciarla.

Ma non si alzò. Attese che Yoongi si sedesse sul divano accanto a lui, posando la verde tazza fumante sul tavolino di vetro lì accanto, prima di spalancare le braccia nella sua direzione e accoglierlo contro il suo petto non appena decise di rifugiarvisi.

Il primo bacio che gli diede fu sui capelli. Gli sembrava così piccolo, il suo hyung, non solo a causa dell'evidente differenza di costituzione fisica, ma anche per la timidezza di Yoongi, per quel timore di essere abbandonato che lo faceva davvero agire come un gatto bisognoso di attenzioni.

«Ehi piccolino, abbiamo ancora tutto il pomeriggio.» gli disse con dolcezza e sorrise nel sentire il ragazzo annuire contro il suo petto.

«Cosa vuoi fare?» chiese Yoongi tirando su il volto.

Hoseok ne approfittò per far congiungere le loro labbra. Quelle del maggiore erano sottili e fredde, ma al ragazzo non dispiacque e sorrise nel sentire Yoongi rilassarsi a quel tocco e schiudere leggermente le labbra, lasciando che fosse Hoseok, come era già accaduto in tutte quelle poche volte che si erano baciati, a condurre il gioco.

Quei baci non cambiarono, rimasero un susseguirsi di contatti dolci, l'ultimo che chiedeva con necessità che ce ne fosse un altro a seguirlo, senza permettere che le loro labbra si separassero.

Il più piccolo strinse la presa attorno al suo hyung, le sue dita si infilarono sotto il maglioncino nero che Yoongi aveva addosso e gli accarezzarono la pelle pallida, coperta di brividi causati dal suo tocco. Chissà se anche quello fosse un segnale del fatto che il maggiore volesse di più. Hoseok non lo sapeva, non ne era affatto certo, era certo di solo due cose: di quanto quei baci facessero bene ad entrambi e di quanto fosse ancora disposto ad aspettare fino a quando non sarebbe stato Yoongi stesso a chiedergli di andare avanti. Non voleva che il suo carattere impulsivo rovinasse quel rapporto tanto puro che stava costruendo.

Rimasero sul divano a baciarsi per tutto il pomeriggio, fin quando non arrivò l'ora di accompagnare il minore in stazione.

Si alzarono di malavoglia, abbandonarono il loro piccolo nido d'amore nascente in silenzio e con le mani intrecciate, atteggiamento che non cambiò mentre percorrevano le trafficate strade di Daegu.

«Ci vediamo la prossima settimana?» la voce di Hoseok era piena di speranza, i suoi occhi brillavano. Erano giunti al binario ed erano uno di fronte all'altro, gli sguardi incatenati, le mani strette, i corpi vicini per bearsi ancora un po' del reciproco calore.

Yoongi annuì. «Certo piccolo. Chiamami quando sei a casa.»

«Va bene Yoon.» il ragazzo non sapeva se baciarlo o meno. Aveva imparato a conoscere la sua timidezza, e sapeva che non si sentiva a suo agio con le dimostrazioni d'affetto in mezzo alla gente.

Però il ragazzo con i capelli bianchi lo stupì, facendo congiungere nuovamente le loro labbra.

Era la prima volta che Yoongi prendeva l'iniziativa di baciarlo, per di più in un luogo pubblico, e Hoseok non poté ignorare i salti che il suo cuore stava facendo.

E si separarono in silenzio, si salutarono senza più una parola perché i loro occhi, i loro cuori si erano scambiati quelle sufficienti, e aggiungerne altre non sarebbe servito.









oddio, grazie per le più di 300 letture e le 100 stelline, you make me so happy...
comunque, cosa ne pensate del capitolo? sinceramente credo sia il mio preferito

la canzone di Jimin. è così bella, quel ragazzo si merita il mondo 💜

I like your hair - {Yoonseok}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora