Capitolo Sei. L'amore Come Un Tuono.

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Venni svegliata dai cani, in qualche modo avevo dormito durante quasi tutta la mattina, e quando me ne resi conto salta giù dal letto e corsi al piano inferiore. E se Tom si fosse scordato di portare a scuola Gunther? E se l’avesse portato ma non gli avesse preparato il pranzo?

“Oh mio Dio! Mi dispiace così tanto, perché non mi hai svegliata?” corsi in cucina dove Tom sedeva con Lena sulle ginocchia mentre l’aiutava a bere del succo di mela.

“Buongiorno anche a te…” disse, ed io mi guardai intorno. “L’ho accompagnato a scuola due ora fa, Jo. Va tutto bene” sospirai e guardai lui e lena, la bambina sembrava stare molto meglio rispetto alla settimana scorsa.

“Gli hai preparato il pranzo?” lui annuì. “Hai incluso anche il suo latte al cioccolato?” annuì un’altra volta e tolse il bicchiere a Lena prima di approcciarmi.

“Ho fatto tutto, so come funziona. Avevi bisogno di dormire” alzai lo sguardo su di lui e poi su Lena, la quale mi stava fissando.

“Che c’è, tesoro?” le domandai facendole il solletico e facendola ridacchiare fra le braccia di Tom. “Che c’è tesoro!” mi feci avanti e le accarezzai la guancia con il naso mentre lei continuava a ridacchiare. “Oh, sei così carina! Si, sei così carina!” lei dissi in tono di voce squillante. “Sei stupenda!” le diedi un bacio sulla guancia e poi scorsi l’espressione di Tom.

“Sei così dolce a volte…e poi cerchi di fare il capo con me e rovini tutto…” disse Tom prima che gli sottrassi la bambina dalle braccia, il che non andò bene. “Hey, hey, è solo Jo!” le disse quando la bimba si attaccò a lui, quindi mi ritrassi e sentii la voce di Tom tranquillizzarla.

“Non è stato carino, tesoro!” le dissi accarezzandole i morbidi capelli biondi con le dita. “E grazie, ero un po’ stanca…dall’essere una mamma pessima” aggiunsi gettandomi su una delle sedie.

“Oh, non sei una mamma pessima, sei fantastica!” disse Tom. “Stiamo ancora imparando; voglio dire…stamattina Gunther mi ha detto che gli mancava la sua nonna ed io gli ho chiesto “quale?” e lui ha risposto “esattamente”, così!” ridacchiai. “E poi è corso al piano superiore” sorrisi a Tom nonostante mi sentissi ancora in colpa per il raffreddore di lena. “Amo che ti preoccupi, ma a volte ci ammaliamo…bambini inclusi!”

Misi il broncio ed abbandonai le braccia lungo i fianchi. “Mi vado a fare una doccia, poi mi dici tutto sulla Florida, okay?” Tom sorrise e mi voltai per andarmene.

“Hey, Bill si ferma a pranzo!” mi disse. “Forse porta qualcuno…” aggiunse, ed io mi fermai e mi voltai.

“Cosa?” Tom fece spallucce e poi si voltò a propria volta.

Salii al piano superiore, mi feci una doccia veloce prima di sistemarmi i capelli e farmi il trucco in modo naturale. Quando uscii dal bagno trovai Tom seduto sul letto che guardava il telefono mentre Lena sedeva fra le sue gambe con in mano il suo caro orsetto di peluche al quale stava blaterando qualcosa.

Tutto ciò che indossavo era l’intimo e l’accappatoio, quindi attraversai la stanza per dirigermi all’armadio.

3. Can You Hear Me Calling? |ITA|Where stories live. Discover now