Capitolo Uno. Ci Risiamo.

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Ero stata impegnata tutta la mattina; Tom si stava preparando per partire per Miami la mattina successiva con Bill per incontrarsi con Georg e Gustav allo Studio, erano molto ispirati, e dalla quantità di tempo che Tom aveva trascorso a lavorare sull'album e sul suo piccolo progetto da DJ, non sapevo come avrebbe fatto funzionare le cose con la band, ma ero felice che lui fosse felice.

Gun non si svegliava mai da solo, bisognava prelevarlo dal letto in modo che facesse colazione e si preparasse per il kindergarten. Gli piaceva molto giocare con gli altri bambini, era abbastanza socievole ed io mi ero già fatta amica con un paio di mamme dei suoi amichetti.

Mi svegliai verso le sette, mentre Tom era spaparanzato a letto con un braccio attorno alla mia vita. Dovetti farmi forza per non accoccolarmi a lui, poiché se non mi fossi alzata e non mi fossi fatta una doccia non ci sarebbe stata nessuna colazione per Gunther ed avremmo fatto tardi a scuola. Casa nostra era a quindici minuti di auto da quella di Bill, ma era più spaziosa per i bambini, la stanza di Gunther era di fronte alla nostra, mentre quella di Lena era la porta accanto. Avevamo comunque una camera libera, in caso avessimo dovuto ospitare i nostri genitori.

Una volta terminata la doccia mi vestii silenziosamente prima di controllare Lena, dei due era sempre la prima a svegliarsi, ma per qualche ragione preferiva vedere Tom appena sveglia. La bambina era ancora addormentata, quindi decisi di scendere le scale e preparare la colazione per Gunther prima di svegliare lui e suo padre.

Al piano inferiore avevamo un piccolo studio, Tom lo utilizzava per fare musica mentre io ci dipingevo. A volte Gun sedeva a terra e dipingeva con le dita chiedendomi che colori usare, era adorabile. In altre occasioni invece bussava alla porta dello studio esclamando "Mammina, mammina!" e non potevo lasciarlo all'esterno, ma con i delicati strumenti elettronici usati da Tom ero sempre combattuta se farlo entrare.

Scesi per preparare la solita colazione, caffè per me e Tom, latte al cioccolato per Gunther, insieme a toast e frutta. Dopo aver dato una sistemata in giro ed aver raccolto alcuni giocattoli di Gunther li portai al piano superiore prima di entrare nella sua stanza senza fare troppo rumore.

"Hey, bellissimo..." sedetti sul bordo del letto riponendo i giocattoli nella scatola accanto alla sua scrivania. Gli accarezzai i lunghi capelli biondo cenere e lo vidi voltarsi dall'altro lato. "Amor, è ora di svegliarsi". Gli toccai la spalla prima di accarezzargli il viso dolcemente e posare un bacio sulla sua fronte. "Tesoro, è ora". Gun si mosse e quando si voltò verso di me aprì gli occhi. "Eccoci!" gli sorrisi. "Buon giorno bellissimo! Allora, che cos'hai sognato?" era sempre così, gli piaceva raccontarmi le stranezze che sognava.

"Mammina, c'era un uccello rosa, era bellissimo!" disse mettendosi a sedere ed appoggiandosi a me. "Perché mi hai svegliato?"

Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, come faceva tutte le mattine.

"Beh, si chiamano fenicotteri, Gun. E mi dispiace" dissi stringendolo per un secondo. Lo aiutai ad alzarsi e gli preparai i vestiti. "Ti vanno bene per oggi, dolcezza?" lui si mise un dito sul mento e ci rifletté sopra prima di dirigersi verso l'armadio ed estrarre una maglietta diversa, che mi mostrò sorridendo.

"Questa qui" disse.

"D'accordo, adesso ti lavi e poi ti cambi, capito?" lui annuì entusiasticamente. Aveva iniziato a cambiarsi autonomamente e stava provando a fare la pipì in piedi, ma aveva solo quattro anni ed aveva una pessima mira. "Ok, ritorno fra venti minuti"

"Si, mammina" corse fuori dalla stanza ed io lo seguii, guardandolo chiudere la porta del bagno.

Ridacchiai tornando nella nostra camera, Tom era nella stessa posizione di quando ero sfuggita alla sua presa. Mi coricai nuovamente accanto a lui e gli accarezzai il viso. Svegliare Tom era un po' come svegliare Gun, nonostante la sua prima reazione non fosse voltarsi dall'altra parte.

3. Can You Hear Me Calling? |ITA|Where stories live. Discover now