Capitolo 24: Discussioni nascoste [R]

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15 Febbraio 2018

Aeron

Forse un giorno andrà meglio, non so come, né quando né perché, ma andrà meglio. Dopotutto, questo periodo non può durare per sempre.

15 Marzo 2018

Francesca

La cosa peggiore è che, quando pensi di averlo superato, il dolore ritorna.

Gli esami del primo semestre sono terminati due settimane fa. Oggi ho ricevuto i risultati: superati tutti con una media tra il ventotto e il trenta. Sono sovrappensiero, mentre Christian continua a parlare. << Quindi?>>

<<Come, scusa?>> Ritorno alla realtà

<<Non mi stavi ascoltando>>, borbotta incrociando le braccia al petto, arrabbiato.

<<No, scusa>>.

<<Stai bene?>>

<< Sì, sono solo un po' stanca>>. E preoccupata, perché sono siamo tornati da due mesi e non ho ancora incrociato Aeron.

<<Come dovrei chiedere a Giada di venire al ballo di primavera? Ho solo cinque giorni. Devo sbrigarmi>>.

<<Conosci Giada: fa' una cosa in grande. Portala in mongolfiera, fa' scrivere la proposta su un campo e, quando sarete a un'altezza adeguata, lei vedrà la scritta>>.

<<Ti adoro>>. Mi bacia la fronte e mi saluta.

Non voglio continuare a dire ai miei amici che sto male: solo Concetta e Christian sanno la verità nuda e cruda, ma non posso continuare a stare così.

Gli amici servono. Soprattutto se la tua vita non sta andando nel migliore dei modi. Mi faccio coraggio ed esco dalla mensa.

Ho una borsa pesantissima. I capelli, ormai di nuovo lunghi, mi scendono davanti agli occhi e ho in mano alcuni libri di testo, così vado a sbattere contro il petto di qualcuno.

Cado immediatamente, rovesciando tutto per terra.

Alzo lo sguardo ed eccolo lì.

Aeron.

Sono andata a sbattere contro Aeron.

Di fianco a lui c'è Erika che mi fissa incredula, ma non faccio caso a lei, perché i miei occhi sono incollati a quelli di Aeron.

Aeron

Si trova esattamente davanti a me, per terra. Mi fissa e io non riesco a distogliere il mio sguardo dal suo. Erika mi strattona il braccio e sussurra a denti stretti vicino al mio orecchio: <<Andiamo>>.

Mi stacco dal suo braccio e mi inginocchio. La aiuto a raccogliere i libri e gli oggetti sparsi per terra. Mentre la aiuto, afferro il foglio con i risultati degli esami. Li ha superati tutti e anche molto bene. Non potrei essere più fiero di lei. Le raccolgo l'ultimo libro, mi alzo con lei e glielo restituisco.

<<Grazie>>, accenna abbassando subito lo sguardo.

Grazie.

La prima parola da ... (giorni da settembre)

20 maggio 2018

Francesca

Pensavo che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Apro l'invito e lo leggo attentamente.

Erika Williams

e

Aeron Le Blanc

Cercando di Trovare me stessaWhere stories live. Discover now