Capitolo 19: Erika Williams [R]

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Francesca

Mancano due giorni all'inizio del semestre: ho parlato con il sig. Le Blanc e mi ha autorizzato a rimanere in biblioteca.  Sono cosi emozionata: sarà l'inizio di una nuova avventura. In questi giorni mi sono allenata molto con Aeron e siamo persino riusciti a farci una foto, che naturalmente ho stampato. È la nostra prima foto. La osservo: lui mi abbraccia da dietro e sorridiamo entrambi. Sembriamo felici. Sembro felice. La giro e leggo la frase che mi ha dedicato: Non potevo immaginare che un cuore spento come il mio potesse riaccendersi, tutto grazie a te.

Sono così felice. Non pensavo di potermi sentire così.

Ho appuntamento con Aeron alle 14:00 nel giardino della scuola, perciò prendo lo zaino ed esco.

<<Cosa ci fai qui?>>, chiedo a Teresa davanti al cancello della scuola.

<<Niente>>, sembra nervosa. Molto nervosa.

<<Cosa succede? C'entra Alessandro?>> Mi avvicino a lei.

<<Non puoi entrare qui dentro>>.

<<Perché?>>

<<Perché non puoi. Lo dico per il tuo bene>>. Mi si piazza davanti, ma io la evito e corro.

Sento delle voci in lontananza: è Aeron insieme a una voce femminile.

<<Non dovresti essere qui>>, ringhia lui.

<<Sono qui perché me lo hanno ordinato, tanto quanto te>>.

<<Io non ti amo>>.

<<Lo so bene e la cosa è reciproca, fidati>>.

Mi avvicino e vedo Aeron con un'altra ragazza.

<<Lei si chiama Erika Williams>>, mi bisbiglia Teresa nell'orecchio, facendomi sobbalzare.

Osservo la ragazza accanto ad Aeron da dietro il cespuglio: è alta quasi quanto lui, ha gambe slanciate, gli occhi e i capelli neri, come i suoi. Indossa un top blu cobalto a forma di cuore e una gonna nera, tutto contornato da accessori abbinati. Ha le braccia incrociate al petto e osserva Aeron dalla testa ai piedi. Lui è vestito al suo solito: jeans neri, una camicia e una giacca nera.

<<Non. Lo. Farò>>, ringhia Aeron.

<<Devi. Dobbiamo>>. Lei gli si avvicina minacciosa.

<<Non ti sposerò>>.

Non ti sposerò.

Teresa mi trascina via.

Cosa significa quello che ho sentito? Sposare? Ordinato?

Mi libero dalla sua presa ferrea. <<Cosa significa?>>

<<I nonni di Aeron hanno scelto la sua compagna: colei che dovrà sposare>>, sussurra Teresa.

<<Sposare...?>>, ripeto bisbigliando e lei annuisce.

<<Il fatto è, Francesca, che loro si conoscono da quando erano piccoli: andavamo in vacanza sempre insieme. Lui ha sempre avuto una cotta segreta per lei, ma non l'ha mai rivelata. Lei è stata l'unica, oltre a me e te, a cui non rispondeva male>>.

Quindi a lui piace. A lui piace.

Faccio un respiro profondo. Forse me ne serve un altro. Non riesco a respirare. Non riesco a ragionare.

<<Potresti non dire ad Aeron che io ho visto quello che è successo, per favore?>> Balbetto, mi volto e torno a casa.

Cosa dovrei fare ora? Lasciarlo?

Sì, lo lascerò io prima, così magari non farò la figura dell'imbecille. Devo solo recitare. Sarà facile. Così lui tornerà a essere un estraneo, anche se abbiamo fuso le nostre vite in una sola. Saremo solo due estranei che si conoscono meglio di chiunque altro e le cui vite non si incroceranno mai più.

Decido di scrivere una lettera, di porre fine a tutto così come è iniziato: scrivendo.

Caro Aeron,

Non dimenticherò la prima volta in cui ci siamo parlati, in cui ho pensato che saresti l'ultima persona con cui mi sarei messa. Non dimenticherò la prima volta in cui mi hai fatto cambiare idea, la prima volta in cui ti ho guardato e ho deciso che potevi restare nei miei giorni, tra i miei casini, tra le mie speranze. Non dimenticherò le notti passate a sognarti. Non dimenticherò niente, ma non può andare avanti. Ho bisogno di trovare me stessa e tu mi sei solo d'intralcio. Ma non dimenticherò quanto ti ho amato. È stato meraviglioso, ma devo andare avanti senza di te.

Francesca

Dopo dieci bozze, questa è l'originale. Ho impiegato ore a trovare le parole: doveva essere credibile.

Ora il prossimo passo è dimenticarlo: in fondo non mi è entrato tanto dentro.

Sbuffo. Non ci credo nemmeno io.

Sono le 22:00.

Guardo il cellulare, dopo ore e ore, e ho dieci chiamate perse da Teresa, venti da parte di Aeron e la segreteria piena.

Gli lascerò la lettera al nostro posto: tra gli alberi del campo Etrusco.

Metto la lettera nella borsa ed esco.

Farò la cosa giusta? Non lo saprò mai.

Il fatto è, Francesca, che loro si conoscono da quando erano piccoli: andavamo in vacanza sempre insieme. Lui ha sempre avuto una cotta segreta per lei, ma non l'ha mai rivelata. Lei è stata l'unica, oltre a me e te, a cui non rispondeva male.

La voce di Teresa mi ritorna in mente.

Sì, è la cosa giusta.

Cercando di Trovare me stessaWhere stories live. Discover now