[28] ▪️Il topo e la leonessa▪️

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Il sole splende, gli uccellini cinguettano, Naruto puzza di sperma... La giornata si preannuncia magnifica.
Ecco, fu con queste parole che Naruto si svegliò il giorno seguente, con il culo dolorante e un mal di testa da sbronza colossale.
Si mise a sedere tastando il materasso in cerca di un appiglio (tipo gli addominali di Sasuke, così per dire), e realizzando di essere solo sbuffò scocciato e si passò una mano tra i capelli in disordine.
Allora? Com'è andata? Chiese Kurama, gentile in modo preoccupante.
«Si può sapere dov'eri finito? Non ti ho sentito tutta la notte, è stato inquietante.» Commentò il biondo in risposta, grattandosi la schiena mentre cercava dei boxer con lo sguardo.
Non è una di quelle cose a cui tengo partecipare, sai com'è, ribattè sarcastico, piuttosto, rispetto a Gaara?
«In confronto gli fa uno smalto, volpaccia.» Sghignazzò Naruto, mettendosi anche dei pantaloni. «Voto dieci, il top. È stato incredibile, cazzo.»
Kurama sogghignò. L'Uchiha sarà felice di saperlo, probabilmente.
«Oh, ma non glielo dirò mai. Figurati se mi sputtano in questo modo.»
Non ce ne sarà bisogno, fidati.
Naruto aggrottò la fronte, confuso. In pochi istanti i suoi occhi iniziarono a sgranarsi per il terrore, fino a diventare sbarrati: una blasfemia che avrebbe fatto scendere sulla terra gli dei in persona lasciò le sue labbra, mentre si fiondava fuori dalla stanza con le risate di Kurama in sottofondo.
«VOLPE DI MERDA!» Ruggì, fuori di sé, e poco ci mancò che si facesse tutte le scale con un salto; arrancando sul pavimento scivoloso e rischiando di spezzarsi il collo, si lanciò letteralmente sul tavolo della cucina, dove Sasuke stava facendo colazione con tutta la tranquillità del mondo.
«Dimmi che non stavi ascoltando, o passo direttamente alla cinquantesima sfida della Blue Whale.» Annaspò il biondo, già senza fiato.
Il lupo inizialmente non batté ciglio alle sue parole, continuando a sorseggiare il suo caffè nero con rara eleganza e intingendovi un biscotto: mandò giù il boccone, bevve un sorso e con una leggiadria senza pari sogghignò malignamente.
«Dirò a Gaara che dovrà imparare a farti lo smalto, Usuratonkachi.»
Era fatta. Naruto arrossì, dando il via a una serie di insulti mentali contro la sua persona per essersi dimenticato di una cosa tanto importante come il Contatto: il teme non poteva sentire i suoi pensieri, per fortuna, ma quelli di Kurama sì.
Se poi era stato tanto stupido da parlare ad alta voce, non sarebbe potuta andare peggio di così.
«Sì, be', crogiolati pure nella tua soddisfazione. Io farò lo stesso, mi sembra che ti sia piaciuto.» Borbottò con un broncio stizzito.
Sasuke alzò le spalle, e il biondo si rese conto in quel momento che era già vestito e pettinato di tutto punto: di conseguenza, era soltanto lui quello mezzo nudo e che puzzava come un bastardo. Bene. «Non l'ho mai negato. Fin dall'inizio della pubertà hanno inculcato a tutti i lupi della mia generazione quanto il rapporto tra compagni sia appagante.»
Naruto prese a mangiare manciate di biscotti dal pacchetto come fossero patatine. «Quindi ti aspettavi davvero che fosse così intenso?»
«Per niente.» Ammise il corvino, senza nessuna fatica. Sembrava essersi lavato via ogni tensione, la sua fronte era distesa e la sua postura un po' più rilassata del solito. «Non ho mai provato niente del genere.»
Il compagno abbozzò dunque un sorriso, sollevato per non essere l'unico ad aver provato quelle sensazioni travolgenti e distruttive.
«A proposito, non è oggi il giorno della partenza?» Realizzò. «Quand'è il ritrovo con Shikamaru?»
Sasuke non si scomodò nemmeno a guardare l'ora. «Tra cinque minuti, più o meno. Vedi di sbrigarti, dobe.»
A quelle parole, Naruto continuò a strillare finché non uscì di casa, otto minuti più tardi, con i capelli bagnati e le mutande sopra i pantaloni.
E Kurama glielo fece notare solo perché esasperato da quel gridare, che gli aveva causato una grave emicrania. Cristo santo, a te basta respirare per abbassare il quoziente intellettivo degli altri.
Miracolosamente riuscirono quindi a raggiungere Shikamaru all'ingresso del villaggio: aveva le mani in tasca, indossava abiti comodi e portava sulle spalle uno zaino da viaggio.
«Ce ne avete messo di tempo. Da quando l'Alpha è in ritardo?» Biascicò a mo' di buongiorno. I suoi occhi a mandorla si assottigliarono appena e il naso si arricciò, dopodiché emise uno sbuffo. «Che rottura...»
"Dici che capisce quello che abbiamo fatto ieri notte dall'odore?" Pensò Naruto, appena imbarazzato.
No guarda, secoli di evoluzione olfattiva che hanno portato ai licantropi di oggi sono serviti solo a sentire quante volte caghi.
Sasuke emise uno strano grugnito, per poi lanciare uno sguardo di sfuggita al biondo accanto a lui.
Che problemi ha questa volpe? Usò il contatto mentale, era quasi sicuro che Shikamaru non avesse sentito l'ultima affermazione di Kurama.
D'altro canto Naruto non poteva rispondere senza parlare ad alta voce, e questa fu la rovina definitiva per la sua dignità.
Voglio vedere te, vent'anni dentro uno che beve il sapone credendo di poter diventare uno sparabolle, alzò gli occhi al cielo, Per lo meno le mie battute sono divertenti. L'unico momento in cui Naruto lo è, è quando sta zitto perché sta succhiando ca-
«Sarà lungo il viaggio, Shikamaru?» Proruppe il suddetto a voce molto alta, digrignando i denti con forza.
«Dovremo correre parecchio, e arriveremo comunque dopo il tramonto.»
«Serve un solo giorno di viaggio?»
Il ragazzo con i capelli raccolti fece un sorriso sghembo, le mani in tasca con fare tranquillo, e fece un leggero cenno affermativo con il capo. «Abbiamo un passaggio a metà strada.»

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⏰ Last updated: Sep 03, 2019 ⏰

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[Sasunaru] ᎪNᏆᎷᎪ ᏩᏌᎬᎡᎡᏆᎬᎡᎪWhere stories live. Discover now