[3] ▪️L'Alpha è tornato, puttane▪️

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Sasuke aveva un brutto presentimento. Lo aveva da quando era entrato nei confini del branco, da quando Kiba e la sua squadra lo avevano avvisato di aver trovato tre cadaveri e un ferito vicino alla Sorgente. E aveva continuato ad averlo anche all'entrata del villaggio, dove era stato salutato con calore dalle guardie.
«Allegro come sempre, eh Sasuke?» Lo canzonò il suo compagno Suigetsu, con una gomitata e un ghigno che mostrava i denti più affilati del normale, anche per un guerriero lupo.
«Non rompere le palle come al solito!» Si intromise subito Karin, una rossa con gli occhiali, fulminando l'albino con lo sguardo. «Lascialo perdere, Sasuke-kun!» Aggiunse poi, con voce orribilmente smielata.
Sasuke non riusciva a credere che, a distanza di anni, la ragazza pensasse ancora di essere la sua compagna. Era davvero fastidiosa, ma non poteva farci nulla: faceva parte dei Taka, ovvero i suoi secondi in comando, e non poteva essere sostituita in alcun modo. Si limitò a non prestarle troppa attenzione, come al solito, e a proseguire.
Mentre attraversava il villaggio però, uno strano odore gli giunse sotto il naso. Era nuovo, come un profumo che spiccava tra gli altri, costatò incuriosito: era la prima volta che lo sentiva, eppure non lo insospettiva né altro. Sembrava... Buono. Sapeva di alberi e fiori, ma in modo diverso rispetto a come Sasuke era abituato a sentirli.
«C'è uno strano odore nell'aria.» Commentò alla fine, arricciando il naso.
L'unico dei Taka che ancora non aveva aperto bocca, Juugo, gli rispose con il suo solito tono pacato. «Io non sento nulla di diverso. Suigetsu, Karin?»
I due, intenti a bisticciare in coda al gruppo, si voltarono scocciati. «Che c'è?» Lo dissero nel medesimo momento e con il medesimo tono, ciò li portò a guardarsi male e ringhiarsi contro per l'ennesima volta.
«Sentite un qualche particolare odore?»
I due scossero la testa, e per sicurezza fiutarono l'aria. «No, non mi pare. Perché lo vuoi sapere?» Chiese l'albino, curioso.
«Perché non ti lavi da mesi, e cominciava a chiedersi se la puzza di uova marce fosse la tua!» Gli rise dietro Karin. Partì, in quel modo, la prima rissa della giornata, la prima di una lunga serie che si sarebbe protratta fino a tarda notte, come al solito.
Sasuke sospirò, massaggiandosi l'appendice del naso, e si sistemò il mantello nero che lo avvolgeva. «Grazie comunque per averci provato con quelle teste bacate, Juugo.»
Il ragazzo accennò un mezzo sorriso. «Di niente. Forse te lo sei immaginato.»
Il moro tornò a guardare dritto davanti a sé, salutando distrattamente con la mano Ino, la fioraia. «Già... Può darsi.» E invece, anche se l'aveva detto, non lo pensava affatto. Quel profumo enigmatico era sempre lì nell'aria, e lo stava come stordendo, invitandolo a capire chi ne fosse il proprietario.
Quella cosa era pericolosa, ma Sasuke ancora non aveva idea di quanto lo fosse.

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Molte volte nel corso della sua vita, Naruto si era sentito dire che era pazzo: da Kurama principalmente. La sua volpe interiore non perdeva tempo a ricordarglielo se faceva qualche cazzata, mettendoci anche dentro insulti e battutine grondanti di sarcasmo; con il tempo, il biondo ci aveva fatto l'abitudine, perciò il fatto che ora l'altro stesse in silenzio gli dava non poco fastidio.
Ed era appena saltato dalla finestra di una casa nel bel mezzo di un centro cittadino, riuscendo miracolosamente a non attirare l'attenzione e a nascondersi in un vicolo vicino, per capire dove fosse l'uscita del villaggio.
"Kurama." Lo chiamò quindi.
Che vuoi?
"Ho appena fatto una cazzata stratosferica, in cui ho rischiato di essere beccato e catturato, e tu non dici niente? Si può sapere che ti prendi, brutto sacco di pulci spiritico?" Sbottò mentalmente Naruto, incrociando le braccia al petto. Seguirono attimi di silenzio, prima di una risposta così seria da allarmare il mittente.
Percepisco qualcosa di strano. È nel villaggio.
"L'Alpha è tornato?" Chiese subito il biondo, preoccupato, e sbirciò fuori dal vicolo. Le strade erano quasi sgombre, i pochi passanti parlavano in modo concitato ed euforico, ma non riusciva a capire cosa stessero dicendo.
Anche se fosse, non credo sia questo il punto. Non ho mai sentito un odore come quello che sto fiutando ora, è... Anormale. Ma non pericoloso.
D'istinto, Naruto prese ad annusare l'aria, alla ricerca di una qualche aroma in particolare: dopo qualche ricerca, sentì una traccia. La testa prese a girargli, davanti a quel profumo di muschio così intenso, si abbandonò al muro e reclinò il capo, così che fosse appoggiato sulla sua superficie insieme al resto del corpo.
Passò circa cinque minuti con gli occhi chiusi, a respirare il meno possibile e a scacciare il mal di testa, che non scomparve ma si attenuò.
"Cazzo, Kurama, che diavolo mi hai fatto annusare? Mi sembra di essere sotto un effetto di qualche droga."
È la stessa cosa che sto provando io. Ti disorienta, non è vero? È dannatamente preoccupante, mi vengono in mente solo due possibilità.
"Ovvero?" Chiese l'altro, avido di sapere.
Ci fu una pausa, presumibilmente ad effetto. O hai fumato qualcosa di pesante e ora hai delle allucinazioni olfattive, che creano fragranze inesistenti, oppure...
«L'Alpha è tornato!» Gridò qualcuno festosamente, interrompendo il dialogo interiore tra volpe e ragazzo. Naruto si voltò di scatto, sforzandosi di rimanere nascosto, ma un'altra fitta alla testa lo aggredì, quando l'aroma di muschio si fece più forte e vicino. Merda.
«Questo odore...» Mormorò il biondo, la testa tra le mani. «Non può essere. Il capobranco ha un profumo del genere?»

[Sasunaru] ᎪNᏆᎷᎪ ᏩᏌᎬᎡᎡᏆᎬᎡᎪWhere stories live. Discover now