[19] ▪️Sempre meglio della storia d'amore di Twilight▪️

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ATTENZIONE: Sì, sono seria lol.
Scene di Forced Lemon, rating arancione. Se non siete appassionate vi conviene saltare il capitolo, in quello dopo farò un innocente riassunto.

...

Non guardatemi così, sono obbligata a dire queste cose.
Ah, nel caso ve lo steste chiedendo no, non arrivano fino in fondo.
Per quello si aspetta ancora un pochino, mie care pervertite ;)

Enjoy~

Naruto ci aveva pensato tanto, durante quel breve lasso di tempo in cui aveva potuto osservare il suo compagno da vicino, e alla fine era giunto a una conclusione: Sasuke Uchiha aveva, definitivamente, conseguito una laurea ad honorem nelle entrate di scena.
Perché proprio mentre la kitsune iniziava ad essere in difficoltà, senza potersi trasformare per riempire i cattivoni di mazzate, ecco che l'Alpha faceva la sua comparsa con un salto da stuntman professionista (o, in quel caso, da licantropo), e con un solo ringhio metteva a cuccia i due lupi.
«Si può sapere che state facendo? Ritrasformatevi e tornate a casa, immediatamente.» Ordinò, in un tono che non concepiva rifiuto.
I lupi emisero un debole grugnito, storcendo il muso in una primitiva smorfia, e senza tornare umani corsero via con la coda tra le gambe.
Sasuke sbuffò sonoramente, dopodiché senza dire una parola prese Naruto per il colletto della t-shirt e lo trascinò dentro casa.
«Prima che tu possa dire qualsiasi cosa,» Esordì la kitsune, «È colpa tua, perché non c'eri.»
«Quale parte di "non uscire" non hai capito, dobe? Devo sprangare porte e finestre per impedirti di fare stronzate?!» Sbraitò il corvino, ignorando il commento d'apertura di Naruto, che trasalì per quello scatto d'ira. «Si può sapere perché diavolo l'hai fatto? Se ti avessero ferito? Se ti fossi trasformato? Riesci a pensarci, razza di Usuratonkachi?»
Il biondo provò l'impulso di chinare la testa, come faceva da bambino quando sua madre gli dava una delle sue memorabili strigliate. Invece, si irrigidì. «Sas'ke... I tuoi occhi...»
L'Uchiha ammutolì, lanciando uno sguardo con la coda dell'occhio allo specchio dell'ingresso, dove si trovavano. Due iridi rosso sangue ricambiarono il suo sguardo, si affrettò a riprendere il controllo di sé con un respiro profondo, ma... Quando riaprì gli occhi, dopo averli chiusi per qualche secondo, la situazione era la stessa.
"Dev'essere un effetto della luna piena... Ma perché solo adesso?" Avrebbe dovuto chiederlo a Kakashi la mattina seguente, ne sapeva molto più di lui sul satellite bianco, aveva dedicato la sua vita a studiarne i segreti.
D'altronde, Sasuke era abbastanza intelligente da intuire che Naruto centrasse qualcosa con quella condizione: in vent'anni di luna piena, quella era in assoluto la prima volta che aveva difficoltà a prevalere sul suo Guerriero dell'Anima.
«Se Bakaruto si è quasi fatto uccidere, è colpa mia che ho portato qui quei lupi.» April si affacciò per metà dall'arco che dava sul salotto, mortificata. I suoi occhi chiari saettavano da una parte all'altra delle pareti, un fatto insolito per una orgogliosa come lei. Un pallore rosato le decorò il viso cosparso di lentiggini, durante la breve confessione.
Sasuke, a quel punto, aggrottò la fronte. «Saresti dovuta venire qui subito. Potevano ucciderti.»
Lei si imbronciò. «Non è stato facile. Vi ho sentiti parlare... Come se non sapessi già quello che si dice in giro su di me. Non dovete nascondermelo, non... Non mi importa.»
Il suo tono lasciava intendere tutt'altro: "mi importa eccome, ma ormai sentirlo davanti o dietro di me non fa differenza".
«Ho sentito due mocciose parlarti dietro.» Disse Naruto a un tratto, imprecando poi a denti stretti per la gomitata che gli diede Sasuke. «E le ho mandate a fanculo. Non ti sto dicendo di farlo sempre, ma a volte rispondere è l'unico modo per toglierti di dosso gli scocciatori.»
Oppure per prenderle fino a non vederci più, dipende.
«Bell'insegnamento, dobe.» Sbuffò il corvino, rincarando la dose.
«Cosa credi, qualche volta lo faccio... Però spesso non finisce bene.» Mormorò lei, prima di sbadigliare sonoramente e stropicciarsi un occhio.
"Mio Dio, Kurama dimmi che l'hai vista anche tu. È l'emblema della tenerezza." Pensò Naruto. "Il mio cuore è cioccolata calda."
Ti avevo detto di comprare una videocamera, finocchio che non sei altro, Rispose la volpe.
"Sì, per farci dei porno. Ancora ti stupisci del fatto che non ascolti le tue idee?"
Avremmo fatto bei soldi.
«Vai nel mio studio, ti faccio dormire sul divano.» Sospirò a quel punto Sasuke, durante il breve dialogo tra bestia e uomo c'era stato silenzio.
April annuì, negli occhi un muto ringraziamento, e corse di sopra saltando gli scalini a due a due.
Rimasti soli, i due ragazzi tacquero per un po'.
«I tuoi occhi sono ancora rossi.» Commentò Naruto a un tratto, con le mani in tasca. Ammetteva almeno a se stesso che gli davano un'aria più affascinante del solito.
E ti si drizza solo per questo? Appena scoperete dovrai mettere il cazzo su una sedia a rotelle, allora.
«Lo so.» Rispose Sasuke, scuotendo le spalle. «Ma finché ho il controllo, non importa.»
Quel finché non piacque per nulla alla kitsune: se nemmeno il corvino sapeva cosa gli stava succedendo, la situazione era piuttosto grave.
Potrebbe essere colpa tua, Disse Kurama, con nonchalance.
"Mmh? Perché?"
Sei il suo compagno, idiota. Forse il fatto che non abbiate ancora fatto sesso c'entra qualcosa, Spiegò sbadigliando, Oh, ma che importa. Io mi faccio un pisolino, tu fai il cazzo che ti pare.
La mancata eleganza della Volpe non era certo una novità, nondimeno Naruto rimase interdetto per qualche secondo, a causa di quella liquidazione frettolosa. Kurama sembrava più scocciato del solito.
«Dobe, mi stai ascoltando?»
«Eh?»
«Presumo di no. Smettila di parlare con il cane a nove code e vieni a letto, muoviti.»
MA TUA MADRE.
«Sì, arrivo.» Borbottò Naruto, massaggiandosi le tempie per la sfuriata di Kurama. "Non dovevi dormire?"
Prima che venissi ingiustamente denigrato. Ora mi ritiro in via ufficiale, in caso di apocalisse contatta sto' cazzo e non sperare nel mio aiuto.
Naruto salì rapidamente le scale, alzando gli occhi al cielo contro il mestruo a comando che Kurama aveva il potere di indursi, e seguì il suo compagno in camera da letto.
Ultimamente, per loro era diventato normale condividere quell'ammasso di coperte, lenzuola e materasso, cosa che il biondo aveva inizialmente escluso a causa del loro litigio: solo a pensarci, gli sembrava di essere tornato indietro di secoli. Ad ogni modo, dopo la sua trasformazione nella foresta era consuetudine che dormisse con Sasuke, benché entrambi si tenessero a debita distanza l'uno dall'altro, per qualche strano motivo: sempre nel bosco si erano scambiati un bacio, e nient'altro.
La cosa appariva aliena a un tipo come Naruto, abituato nove volte su dieci al sesso al primo appuntamento, con la restante percentuale che lo prevedeva al secondo. E per qualche motivo, non faticava a credere che Sasuke avesse un approccio romantico disastroso almeno quanto il suo.
"È come se ci fosse un muro tra di noi." Riflettè, sfilandosi la maglietta e mettendosi quella che solitamente usava per dormire. Lanciò uno sguardo a Sasuke, pensando di trovarlo a fare lo stesso, ma si sbagliava: il corvino osservava stralunato fuori dalla finestra, gli occhi di rubino vagamente sgranati.
«Teme? Ti sei incantato?» Fece Naruto, esitante, mentre si metteva i pantaloni della tuta.
Sasuke non rispose, ma deglutì sonoramente e aprì gli occhi ancor più di prima, avendoli quasi completamente sbarrati: una strana sensazione causò diversi brividi lungo la schiena della kitsune, brividi ghiacciati. «Sas'ke... Che ti prende? I tuoi occhi luccicano...»
Ancora nessuna risposta da parte del ragazzo, il suo sguardo sembrava quasi ipnotizzato verso, si rese conto Naruto avvicinandosi, quella che era la luna; il satellite si era liberato delle nuvole grigie che lo oscuravano parzialmente, e stava brillando di una luce biancastra poco rassicurante.
Una luce che si proiettava come un riflesso sul volto diafano di Sasuke, il quale sembrava estraneo a qualsiasi emozione.
Naruto gli poggiò una mano sulla spalla con l'intento di scuoterlo, ma non dovette fare assolutamente nulla, perché quel misero contatto ebbe il potere di destare il corvino dal suo stato di trance. Con un basso ringhio, distese le dita lunghe e affusolate, le cui unghie dopo uno scricchiolio si allungarono e affilarono.
«Ma che diavolo-» Non riuscì nemmeno a finire la frase, che si ritrovò sbattuto al muro con una brutalità tale da spezzargli il respiro, e intontirlo a causa di un colpo alla testa.
Ripreso il controllo di sé, Naruto si rese conto con sgomento che Sasuke lo stava baciando voracemente, facendo scorrere le mani lungo il suo corpo come serpi curiose.
Il biondo gemette, socchiudendo la bocca d'istinto e lasciando che la lingua del compagno si infilasse nella sua cavità orale e iniziasse ad esplorarla: trovata la sua gemella, l'umido muscolo la coinvolse in una danza che rasentava l'erotico, arrotolandola e succhiandola in modo più che sporco.
Le mani dell'Uchiha percorsero il corpo atletico e scattante del compagno, anche se non particolarmente massiccio, e si soffermarono sulle natiche, che il lupo strinse in una morsa possessiva.
A quel contatto, a cui seguì una selvaggia frizione dei loro bacini, Naruto riconobbe due cose: numero uno, si stava eccitando, numero due, qualcosa non andava.
«Mmh, Sas'ke-» Ansò, ma le sue parole si persero nel buio quando, lasciandogli una scia di baci bollenti lungo la mascella, le labbra peccaminose del corvino si socchiusero per dare spazio ai denti, affilati dalla semi trasformazione.
Il cuore di Naruto era fuori controllo, martellava come un pazzo.
Percepì i robusti canini di Sasuke sfiorare la curvatura del suo collo, prima di affondarvi senza alcun preavviso; gridò, più per la sorpresa che il dolore, quando gli incisivi di un Alpha praticamente adulto si fecero strada in una delle sue carni più sensibili.
«Che cazzo fai-ah! Teme...» Ringhiò, con gli occhi lucidi, e sobbalzò quando Sasuke estrasse i denti dal morso senza delicatezza, e si dedicò a leccare il sangue che sgorgava dalla ferita. Tornò a stringergli il sedere, strusciandosi su di lui come una sorta di animale, e quando infilò la mano nei suoi pantaloni, Naruto capì che ne aveva fottutamente abbastanza.
Coinvolse Sasuke in un bacio profondo, ma solo per lasciare le sue labbra e tirargli una sonora testata in piena fronte, così forte da fargli perdere l'equilibrio: il corvino finì a terra, mentre il biondo teneva una mano sul collo ferito e la sentiva impregnarsi di sangue come una spugna.
Stava tremando come una foglia, un'estranea paura lo aveva colto e se ne rendeva conto solo adesso.
La luna in cielo venne coperta da una nube di passaggio, e qualche secondo dopo un intontito Sasuke ritornò cosciente e con gli occhi del consueto nero profondo. Un rivolo di sangue gli colò dalla fronte, dovuto alla testata.
Tornato in sé, l'Alpha alzò lo sguardo e poté osservare uno spettacolo che aveva dell'agghiacciante: Naruto, in piedi davanti a lui, che tutto un tremito e gli occhi appena lucidi lo guardava spaventato, un terribile morso all'altezza del collo.
Sasuke divenne funereo, quando passandosi la lingua sulle labbra percepì il sapore metallico del un sangue non suo.
"Sono stato io." Non era una domanda, era ben chiaro cosa fosse successo.
Per la prima volta nella sua vita, Sasuke Uchiha aveva perso il controllo durante la luna piena, e aveva aggredito il suo compagno.
L'aveva quasi stuprato, dio.
Naruto intanto, aveva cominciato a respirare in modo più regolare, anche vedendo che Sasuke sembrava essere tornato in sé: ciò lo tranquillizzò, tuttavia quando questi fece un esitante passo avanti, lui ne fece istintivamente uno indietro, riprendendo a tremare appena.
Un infinito dolore misto a senso di colpa attraversò le iridi di ossidiana dell'Alpha, mentre le gemme diamantine della kitsune interruppero il contatto visivo, e non lo ripresero più.
«È meglio se dormo sul divano.» Sussurrò, flebile, e lasciò la stanza tenendosi il collo ferito.
Sasuke abbassò la mano tesa appena verso di lui, e subito dopo la testa, in segno di terribile sconsolazione.
Lo sguardo impaurito che Naruto gli aveva rivolto, quando aveva provato ad avvicinarsi a lui, lo avrebbe perseguitato per molte notti avvenire.
Intanto, la kitsune si chiuse la porta della stanza dietro di sé, appoggiandovisi in cerca di un appiglio.
Il suo cuore non la voleva smettere di battere, faceva male e non sapeva come fermarlo. Per un momento, gli mancò il respiro.
«Ti ha... Ti ha morso?» Una voce terrorizzata e balbettante gli fece alzare lentamente lo sguardo, fino a quel momento fermo a terra: April sostava in mezzo al corridoio, reggendosi con una mano alla parete e con uno sguardo di puro terrore visibile aldilà delle ciocche caramello che le sostavano sugli occhi.
Naruto provò a sorridere rassicurante, ma gli uscì solo una smorfia orribile. Ogni piccolo movimento del collo gli causava dolore. «Non preoccuparti, cosetta. Va' a dormire.»
«Eri tu a gridare, vero?» Ribattè lei, la voce le tremava ma non sembrava si stesse sforzando di nasconderlo.
Non le giunse risposta, e quella conversazione si perse nell'oscurità.
In quel momento, Kurama aprì lentamente gli occhi, digrignando i denti affilati, e ringhiò.
I lupi sono tutti uguali.










Zona Autrice:

Ohayo, minna-san!

Bentornati, scusate la lunga assenza ma ho pensato parecchio a come sviluppare questa parte.

È la prima lemon (no okay, su questo apriamo una parentesi: nel mio gergo, LEMON equivale al pomiciare, SMUT al servizio completo, non so se mi spiego) che pubblico, ma non la prima che scrivo lol-

Forse devo allenarmi un po'... Oh, vi avviso che da questo punto in poi la Sasunaru sarà più frequente, in quanto la seconda parte della storia è conclusa.

Forse dovrei segnare i capitoli che concludono una parte or something... Nah.

Comunque ho superato le 2000 parole, So proud of me.

Il prossimo capitolo sarà lunghissimo e importantissimo, non ho la minima intenzione di dividerlo in due quindi ve lo beccherete tutto d'un fiato.

Bene, resta solo da scriverlo XD

Sayonara!

- C_Andy

[Sasunaru] ᎪNᏆᎷᎪ ᏩᏌᎬᎡᎡᏆᎬᎡᎪTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang