[11] ▪️Indovina chi viene a cena? ▪️

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«Ti sto dicendo che non è possibile!» Esclamò April.
Naruto alzò gli occhi al cielo. «E invece sì! Sono sicuro al 100%!»
«Ma se in un intervista hanno dichiarato di essere umani!» Rispose lei, e si mise in bocca un pugno di patatine con rabbia.
In tutti i modi in cui Naruto aveva immaginato si potesse evolvere la mattinata, litigare con una bambina sconosciuta davanti alla tv non era tra quelli: la suddetta April, dopo aver asserito di non volersene andare (nemmeno la scusa della scuola aveva funzionato, era domenica), si era appropriata della costosa televisione in salotto, e aveva iniziato a guardare uno di quei terribili programmi per preadolescenti.
Il programma in questione riguardava dei ragazzini irritanti e un loro show online, qualcosa del genere, e fin da subito si erano messi a litigare per chi del cast, secondo loro, fosse un licantropo.
«Ti dico di sì! La bionda è chiaramente un lupo.» Borbottò Naruto, lanciando un'occhiata all'attrice in questione, che era intenta a far roteare un calzino con del burro al suo interno. Quella serie era totalmente insensata.

(Se mi indovinate a quale serie Naruto si riferisce vi do un biscotto. I partecipanti del gruppo telegram non valgono, a loro l'ho spoilerato tempo fa XD)

«Impossibile!» Si impuntò April. «E poi che ne sai tu? Non hai mai visto nemmeno un episodio.»
«Ne so abbastanza per accorgermi che almeno uno di loro non è umano, cosetta.»
«E non chiamarmi cosetta!»
«E non chiamarmi cosetta!» La scimmiottò, sghignazzando.
«Ti odio.»
«Io invece mi amo.»
E via dicendo, fu un esasperante botta e risposta tra due teste calde, le cui lingue lunghe non ne volevano sapere di starsene al loro posto. Dopo un po', tuttavia, April se ne uscì con una domanda seria, contro ogni previsione.
«Dì un po', Bakaruto.» Era il suo nuovo nomignolo. «Sei davvero il compagno dell'Alpha?»
Naruto alzò un sopracciglio biondo, prendendo altre patatine. «A quanto pare. So che non sono all'altezza, non c'è bisogno che me lo ricordi sfottendomi.» Disse, sarcastico.
«No, in realtà...» Mormorò lei, senza sarcasmo né ironia nella voce. Questa serietà catturò l'attenzione del più grande, che si sporse per guardarla negli occhi chiari. «Penso che tu sia il meno peggio, nel branco. Sono tutti così noiosi, qui, nessuno scherza mai.»
«Oh.» Fece Naruto, improvvisamente imbarazzato da quella confessione. Una strana sensazione si fece largo nel suo petto, quella bambina era molto familiare. «Be', se può consolarti, non sono mai stato una persona seria. Perciò, finché non morirò a causa di qualche stronzata che ho fatto in passato, terrò lontana la noia, cosetta.»
April arrossì, abbassando lo sguardo, e per un po' non dissero più niente. Alla fine, quando il silenzio divenne insopportabile, Naruto si alzò in piedi e spense la televisione, stiracchiandosi.
«Ehi, perché hai-» Si oppose subito April, anche se nessuno dei due stava più seguendo la puntata.
«Ho un'idea per vedere chi di noi due ha ragione, in merito alla tizia con il calzino di burro.» Annunciò, correndo a mettersi le scarpe. La ragazzina lo seguì a ruota, dato che quelle parole avevano catturato la sua attenzione.
«Ah sì? E quale? Sospetto sia stupida.»
Sospetti bene, Commentò Kurama, che aveva già sbirciato il filo dei pensieri di Naruto, sospetti dannatamente bene. Quel Sasuke ti ucciderà, lo sai vero?
«Invece è geniale!» Ribattè il biondo, zittendo entrambi. «Andremo dall'Alpha, sicuramente lui sarà in grado di riconoscere se quella tizia è un lupo oppure no!»
April si bloccò per qualche secondo, a bocca aperta, poi scosse la testa. «Lo sapevo, tu sei un pazzo.»
«Che c'è che non va nel mio piano?» Chiese il ragazzo, aggrottando la fronte.
«Che c'è che non va? Che c'è che non va?! L'Alpha probabilmente ti farà fuori! Oggi sono venuti degli ospiti importanti per discutere di robe da adulti, e tu vorresti interromperlo per chiedergli se un'attrice di un telefilm scadente sia un licantropo?!» Esclamò lei, la voce più alta di un ottava.
Naruto alzò gli occhi al cielo. «E allora? Non può ucciderci. Io sono il suo compagno e tu sei una bambina.» Fece in tono ovvio, poi sfoderò un sorriso a trentadue denti. «Non preoccuparti, cosetta! Quel teme del tuo Alpha non ci farà niente!»
«Vuoi morire, non è vero?» Mormorò, non riuscendo a concepire la tranquillità dell'altro.
No, è solo un coglione. Ma capisco i tuoi dubbi, spesso le due cose si equivalgono.
Naruto, in tutta risposta, aprì la porta e si chinò. «Avanti, salta su.»
«Eh?»
«Salimi sulla schiena, faremo più in fretta. L'episodio sta per finire, no?»
April deglutì, parve pensarci qualche secondo. Il ragazzo ridacchiò.
«Perché esiti? Guarda che sono gay, non ti faccio niente.»
Lei arrossì. «Baka!» E fra le risate di Naruto si arrampicò sulla sua schiena.
La kitsune la sorresse da sotto le ginocchia, e la ragazzina gli mise le braccia intorno al collo, imbronciata.
«Per curiosità, quanto vai veloce?» Domandò, mentre l'altro si chiuse la porta alle spalle con un calcio.
Naruto ghignò, ma lei non poteva vederlo. Alzò lo sguardo, guardando attentamente il centro del villaggio, visibile dalla posizione strategica della casa dell'Alpha. «Abbastanza.» Rispose, divertito.
Dopodiché, spiccò un balzo all'improvviso che fece gridare la ragazzina, atterrò su un tetto vicino e iniziò a correre di casa in casa, ridendo come un bambino mentre si premurava di fiutare l'odore del suo compagno.

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«Vampiri.» Disse l'Alpha del Sud, le braccia incrociate. Era in piedi, appoggiato al muro della sala riunioni, in quel momento quasi completamente vuota, e il suo sguardo era più cupo del solito. «Sono stati loro ad attaccarci, mentre venivamo qui.»
«Quelle sanguisughe non sono mai state un problema per noi.» Commentò Sasuke, che invece era seduto, e aveva ragione: non erano mai stati abbastanza forti per competere con dei licantropi, la loro differenza di potere stava principalmente nel Guerriero Animale che i secondi si portavano dentro. Nulla a che vedere i succhiasangue, che soccombevano in fretta negli scontri; era incredibile come, nonostante ciò, a distanza di millenni avessero mantenuto la loro aria superiore, forse accentuata dall'immortalità che invece ai lupi mancava.
«Questo è il pensiero comune.» Rispose il rosso, scocciato. «Ma quando ci hanno attaccati, abbiamo percepito subito la differenza. Era forti, molto forti, e troppo veloci: li abbiamo sconfitti, eppure sono riusciti a ferirmi.» Sollevò la camicia blu notte che portava, all'altezza dello stomaco troneggiava un lungo taglio biancastro, non molto spesso ma dall'aria più che profonda. «Ci ha messo una settimana a cicatrizzarsi, non sono ancora guarito del tutto.»
Sasuke tamburellò con le dita sul tavolo, assorto. «Hai notato altri cambiamenti? Potrebbero essere una nuova specie. Stando alle informazioni in nostro possesso, anno già provato a fondersi con i Ghoul, qualche secolo fa.»
«Abbiamo escluso subito la possibilità.» Si fece avanti uno dei due accompagnatori del Demone, una donna dai capelli biondo cenere e lo sguardo truce. «A capo del gruppo c'era la tua brutta copia, Alpha.»
Sasuke non ebbe bisogno di pensare chi potesse essere quel tale, strinse i denti. «Sai... Allora è ancora vivo.»
«E non solo lui. Anche i suoi amichetti sono vivi e vegeti.» Ringhiò il rosso, per poi riprendere subito il controllo di sé scuotendo appena la testa. «Non lo avevi ucciso tempo fa, Uchiha?»
«Infatti l'ho fatto fuori, sicuro che fosse lui?»
«Impossibile sbagliarsi.» Fu la risposta, seccata, del Demone della Sabbia. «Ad ogni modo, la situazione è grave. Se quelle sanguisughe hanno trovato il modo di tornare in vita, allora potrebbero scatenare una-»
In quel momento, la porta dell'ufficio si spalancò, rivelando un trafelato Neji sull'uscio. Sembrava arrabbiato, i suoi occhi corsero subito a Sasuke.
«Quando impari a bussare ti stringo la mano, Hyuuga.» Sbottò quest'ultimo. «Che problema c'è?»
«Questo dovrei chiedertelo io.» Ribatté il castano, passandosi una mano tra i capelli lunghi. «Il tuo compagno è arrivato qui dicendo di dover parlare con te di una questione della massima importanza.» E già a quel punto, Sasuke stava imprecando a denti stretti. «Gli ho detto che eri in riunione, lui se n'è andato ma poi è entrato dalla finestra sul retro e sta venendo qui. C'è April, con lui.»
"Quell'idiota..." Pensò il corvino, massaggiandosi l'appendice del naso già esasperato.
«Non sapevo avessi un compagno, Uchiha.» Commentò il rosso, divertito.
Sasuke grugnì. «A volte mi viene da pensare che sarebbe stato meglio non incontrarlo.»
«Non parlarmi alle spalle, teme! Fatevi da parte e stendete il tappeto rosso, il Messia sta arrivando.» La voce di Naruto anticipò il suo stesso ingresso nella stanza, con i capelli sparati ovunque e una terrorizzata April sulle spalle.
La ragazzina, senza smettere di tremare, scese dalla schiena del ragazzo e si appoggiò al muro più vicino, con un respiro profondo. «Alpha, il tuo compagno è completamente pazzo.» Balbettò, tentando di dare un senso alla sua capigliatura, messa anche peggio di quella del biondino, ma invano.
«Dimmi qualcosa che non so.» Rispose Sasuke, stancamente, e fece per rivolgersi all'altro Capobranco, ma si fermò.
Questi era letteralmente a bocca aperta, e fissava Naruto con puro stupore; anche il ragazzo in questione ne aveva un po', però nel suo caso predominava una paura bruciante, che doveva essere molto forte, visto che rabbrividì da capo a piedi e iniziò a tremare.
«Naruto?»
«Gaara?»
ADORO quando le cose si mettono male. Commentò Kurama, guardandosi le unghie come una ragazzina, Tu no, April-chan?











Zona Autrice:

Ohayo, minna-san!

Le bozze sono finite e non è un buon segno, ma niente panico! Sono a buon punto con il prossimo capitolo XD

Il disagio aumenta con il trash... E anche i disagiati aumentano! Siamo a 800 letture, di già?! URFDO non andava così veloce, e questa storia l'ho pubblicata perché mi annoiavo... Le ingiustizie quelle vere Ahaha

Insomma! A quanto pare Naruto e Gaara si conoscono, la domanda è: come? E soprattutto, perché? Le risposte a tempo debito, nel prossimo capitolo!

Sayonara!

- C_Andy

[Sasunaru] ᎪNᏆᎷᎪ ᏩᏌᎬᎡᎡᏆᎬᎡᎪDove le storie prendono vita. Scoprilo ora