43. Il ragazzo alto un metro e uno sputo

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Tyler pov's
Oggi Allison non è venuta a scuola, mi ha lasciato tutto il giorno con il pensiero che le fosse successo qualcosa ieri sera quando l'ho lasciata davanti all'ospedale. Ma sta mattina ho visto Christian e mi è sembrato tranquillissimo, segno che Allison sta bene e che non sa nulla della nostra discussione.
Devo parlarle anche se sono sempre più convinto di avere ragione io. Lei è troppo buona, ma non capisce che non tutti si meritano la sua gentilezza, non tutti meritano lei. I miei pensieri svaniscono quando mi ritrovo col culo per terra. Merda.
<<Tyler!>>, urla il coach. Sbatto un pugno contro al pavimento della palestra. Alexander mi viene incontro e mi porge una mano per aiutarmi ad alzare che accetto volentieri. <<Che c'è la tua fidanzatina si è già stufata di te?>>. Ashton si prendere beffa di me pensando che la cosa sia divertente. <<Cosa hai detto?>>, chiedo raggiungendolo dall'altra parte del campo, ovviamente senza aver preso bene quella sua battutina del cazzo. Alexander mi mette una mano sul petto e mi fa fare dei passi indietro. <<Oh lascialo stare, sai com'è fatto.>>, dice. Gli sposto la mano. <<E tu sai come sono fatto io.>>, rispondo. Lo sorpasso e vado verso Ashton.
Il coach urla di stare al mio posto mentre Alexander dopo avermi raggiunto, mi tiene per la maglietta. <<Ho detto che sei un coglione e che le tipe si stufano di te.>>, sussurra ad un millimetro dal mio viso. Alexander mi blocca il pugno che gli sto per tirare e si mette in mezzo a noi due, mentre altri due compagni portano via Ashton, per evitare che succeda il peggio. <<Vuoi farti sospendere?>>, chiede a denti stretti il mio migliore amico. Quest'ultimo lancia un'occhiata verso di coach. Faccio un respiro profondo e guardo Alexander. Aspetto che il coach smetta di urlarmi addosso. <<Sei sospeso Miller.>>, sbotta il coach. Sgrano gli occhi e mi giro verso di lui sbattendo le mani sulle mie cosce. <<Cosa? No!>>, urlo di rimando. Vado verso di lui coi pugni serrati ma Alexander mi posa una mano sulla spalla in modo da far incrociare i nostri occhi e fa cenno di calmarmi. <<Vai via. Ci penso io.>>, dice spingendomi verso le porte della palestra.
Sussurro un vaffanculo mentre esco dalla palestra. Davvero voleva sospendere il capitano della squadra?
Accendo il telefono e faccio uno squillo ad Allison, ma parte dubito la segreteria telefonica. Starà dormendo, sono le undici di sera, come biasimarla. Entro nello spogliatoio e tiro un pugno al muro talmente forte che il rumore rimbomba all'interno dello spogliatoio, le mi nocche diventano quasi subito rosse, ma del dolore poco me ne importa. Ashton non deve neanche pensare ad Allison. Mi cambio velocemente e infilo tutto dentro al borsone. Sono costretto a tornare col pullman visto che Alexander questo pomeriggio è passato a prendermi.
Dopo neanche cinque minuti passa il pullman, quasi vuoto. Sono più avanti del centro, infondo al pullman c'è gente da cui è meglio stare lontani. A quest'ora i pullman sono pieni di barboni o drogati, ma c'è anche gente con la testa a posto nei posti avanti.
Sento ridere tra di loro le persone dietro e allungo l'occhio per vedere cosa sta succedendo. Una serie di insulti sono rivolti ad una povera ragazza rivolta di spalle verso di me, che al posto di andarsene li affronta e si beffa di loro. Mi alzo per assicurarmi che non succeda nulla di grave, già il fatto che la stanno insultando mi fa ribollire il sangue nelle vene.
Credo che un uomo debba avere rispetto soprattutto per le donne, non importa come sei cresciuto, per le donne massimo rispetto e sei un coglione se credi che siano inferiori a te. Sono cresciuto con una madre che mi odiava, ma non mi è mai passato per la testa di insultare così una donna.
<<Ti martello fin quando non scendi.>>, dice uno spingendola per la spalla, lei si scosta quasi schifata. Prendo il mio borsone e mi avvicino alla ragazza girata di spalle. <<Che ne dite se la smettiamo?>>, chiedo ai tre coglioni di fronte alla ragazza. Quest'ultima si gira e il volto di Allison mi compare davanti con occhi terrorizzati.
Che cazzo ci fa lei qui?
Prendo un bel respiro per calmarmi e per non ammazzare subito questi tre rincoglioniti che hanno rivolto svariati insulti pesanti alla mia ragazza.
<<Andiamo.>>, dico ad Allison prendendole dolcemente il polso, la faccio passare avanti e le cammino dietro quando va nei posti verso l'autista. Ma i ragazzi abbastanza lucidi continuano ingenuamente a provocare sia me che lei. Mi giro di scatto e vado verso di loro mantenendo comunque una certa distanza. <<Potresti smetterla di prendertela con persone che non sono della tua taglia?>>, chiedo digrignando i denti. Allison è nettamente di un livello più alto del suo.
E' alto un metro e uno sputo senza un minimo di muscoli, se non avesse avuto i suoi due amici alti accanto non avrebbe fatto tanto il gradasso, almeno non con me.
<<Perché?>>, ride. Non rispondo, lo prendo in giro con il sorrisetto beffardo che mi compare sul viso. Mi giro per raggiungere Allison che si è fermata e stava guardando la scena. <<Ti piace quella puttanella?>>, mi urla dietro. Lascio il borsone cadere per terra e nel giro di un secondo tiro un cazzotto a quella sottospecie di umano che mi arriva alla caviglia. Spingo i suoi due amici via e mi avvicino a lui pronto a mettergli le mani al collo. <<No coglione è la mia ragazza. E non ti ammazzo solo perché lei sta guardando. Ma ti giuro davanti a Dio che se ti becco da qualche parte tua madre ti rivede in orizzontale.>>, sibilo a denti stretti. Mi allontano da lui tirandogli uno spintone.
Quando mi giro Allison è davanti a me. Ha il mio borsone in spalla e mi guarda con preoccupazione. <<Andiamocene.>>, sussurra. Mi afferra la mano e mi trascina fuori dal pullman prima che chiuda le porte. Guardo il pullman andarsene e intravedo quei due ragazzi che cercano di mettere in sesto quel buffone del loro amico.
Prendo il mio borsone e resto fermo davanti a lei. <<Mi dispiace.>>, dice in un sussurro. Le prendo le mani e le bacio. <<E di cosa?>>, chiedo.Sorrido mentre la guardo. È bellissima. <<Non è stata colpa tua, Allison. Quello si meritava un pugno in faccia.>>, dico. Lascio una sola mano e ci incamminiamo verso casa sua.

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SPAZI AUTRICE

Hello!

Tutto bene? Spero proprio di si. Io venerdì sono andata al concerto! E giovedì ho finito anche la scuola!

Voi quando la finite la scuola?

Siete pronti per un altro capitolo?
Scusate per gli errori.
By, M

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Where stories live. Discover now